Pubblicato su EIDOS, Anno 5, Numero 120, Luglio 2010.
Il Roseto Sharks, dopo il campionato di Serie C Regionale dominato e vinto schierando stranieri come Porzingis, oriundi come Marcario e italiani di serie superiore come Angeli, prosegue il suo progetto in Serie C Dilettanti (la vecchia C1), optando per la politica di un passo alla volta.
Dunque si giocherà nella serie guadagnata sul campo, essendo sfumato il progetto di un titolo di Serie B Dilettanti (si era parlato di Torre de’ Passeri) ed essendo impossibile – visti i chiari di luna dal punto di vista economico – il “sogno di gloria” di acquisire un titolo di Legadue e ripartire direttamente da una lega professionistica. Il progetto comunque va avanti e – dopo le tristemente famose tre morti sportive in tre anni solari – questa è comunque una buona notizia per la pallacanestro rosetana.
La società, che la scorsa stagione aveva salutato in corsa Michele Martinelli, riparte dai vecchi soci. Confermato Ettore Cianchetti alla presidenza, il resto delle quote (e delle incombenze) se lo dividono Daniele Cimorosi e Vincenzo Fidanza. Rimarrà anche Vittorio Fossataro, prezioso tuttofare con un numero di campionati gestiti ormai lunghissimo alle spalle.
A livello di “forza societaria”, Cimorosi e compagnia stanno cercando di coinvolgere grandi e piccoli imprenditori rosetani e dei comuni vicini in un progetto indubbiamente leggero e gestibile, come quello della Serie C Dilettanti. Un modo soft per riprendere a guardare al basket in chiave pluriennale, chiedendo alle imprese un contributo che sia rispettoso della crisi che ancora attanaglia l’economia, ma che possa consentire agli Sharks di pianificare. Il budget per il campionato 2010/2011 è – a sentire la proprietà – risicato. Si dice che sia addirittura meno corposo della scorsa stagione, quando c’erano da pagare giocatori come Porzingis, Marcario e Angeli.
Vaglieremo le cose a organico fatto, ma è certo che la squadra non sarà la schiacciasassi vista in Serie C Regionale. Molto dipenderà dal girone di appartenenza: meglio sarebbe andare verso nord, fra Marche ed Emilia-Romagna, mentre più gravoso sarebbe l’impegno nel girone delle pugliesi e molisane.
Anche se al momento di andare in stampa non ci sono ancora comunicati ufficiali, la società ha inteso ripartire “da zero” per quanto riguarda la squadra. Detto dell’impossibilità a termini di regolamento per gli stranieri Porzingis e Marcario di giocare in Serie C Dilettanti, Cianchetti e soci hanno scelto per la guida tecnica Remo Tempera, che sostituirà coach Antimo Di Biase.
Tempera, classe 1964, proviene dal movimento cestistico di Campli, dove ha ricoperto le funzioni di assistente allenatore dalla Serie C alla Serie B1, con intermezzi anche da coach del sodalizio farnese. Remo ha poi allenato a Silvi per tre stagioni, a Giulianova per una e a Torre de’ Passeri per una in Serie C. A Torre ha guadagnato la promozione in Serie B Dilettanti, dove ha allenato la scorsa stagione, guidando alla salvezza il sodalizio torrese. Sposato con Deborah, padre delle gemelle Giorgia e Greta di 5 anni, Remo Tempera è – fin dai tempi di Campli – quel che si dice un “uomo azienda”. Evidentemente la dirigenza rosetana deve aver scelto lui anche per questo e cioè per la capacità non soltanto di allenare, ma anche di fare mercato (che poi significa risparmiare sul direttore sportivo). Tempera, che quando non allena è collaboratore dell’agenzia di Ernesto Ciafardoni, dovrebbe dunque avere pieni poteri sulla costruzione della squadra, tutta da strutturare. L’idea del tecnico – stante il budget – è quella di una squadra con una ossatura composta di atleti delle zone limitrofe che vogliano sposare il progetto.
Il primo acquisto è di quelli importanti per la C Dilettanti, anche se non ancora ufficializzato: Matteo Maggioni, esterno classe 1976 di 194 cm, la scorsa stagione in Serie B Dilettanti a Martina Franca. Maggioni, già visto in Abruzzo in B1 a Teramo e a Campli, è un giocatore di categoria superiore che avrebbe accettato la destinazione rosetana anche in previsione di un suo futuro lavoro dalle nostre parti, avendo sposato una donna teramana.
Curiosità: Maggioni, scuola Olimpia Milano e con passato nelle squadre di Ragusa, Jesi, Teramo, Castelletto Ticino, Brindisi ed altre ancora, nel 2006 si è laureato presso la Facoltà Scienze Giuridiche Economiche Manageriali dello Sport di Atri (sede distaccata dell’Università di Teramo), discutendo la tesi “Pallacanestro Olimpia Milano, pianificazione ed organizzazione di una stagione agonistica”. Nella stessa sessione conseguì la laurea anche Franco Baldini, già general manager della Roma Calcio e del Real Madrid ed oggi team manager dell’Inghilterra di Fabio Capello.
Tornando agli Sharks, il resto della squadra è da costruire, magari partendo da un rosetano come Vincenzo Recchiuti, già visto nel 2006/2007 in Serie B2 nel Roseto di coach Perazzetti e probabile regista titolare della squadra. Il cambio di Recchiuti potrebbe essere un altro rosetano: Alessio Di Sante. Il reparto esterni, imperniato su Maggioni, potrebbe comprendere un’altra “punta” come il veterano Nicola Elia (classe 1976, la scorsa stagione in B2 a Torre con Tempera) e i rosetani Norman Neri, Vittorio Mancarella e Andrea Tomassetti, interessante 1991 visto in casacca Virtus Roseto, squadra che ha unito le forze con gli Sharks e che fornirà giovani promettenti e molto probabilmente l’assistente a Tempera che dovrebbe essere Ernesto Francani. Altra trattativa, per strutturare un ottimo staff tecnico, quella con Piergiorgio Verrigni – già visto in categorie superiori a Roseto e in Legadue a Brindisi – per il ruolo di preparatore tecnico. Il reparto lunghi è da rifare completamente, visto che oltre a Porzingis dovrebbero andare via anche Pomenti e Nord (che però ha contratto anche per la prossima stagione). Circolano i nomi del veterano Giovanni Angelucci e del giovane rosetano Renato Piccinini, ma serve almeno un altro atleta di qualità superiore.
BATTAGLIERO
SOCIO
RITORNO A CASA?
