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Cinema
‘SPEAK ITALIANO’: IL BARBIERE DI MONTORIO CHE TAGLIA I PREGIUDIZI.
AMICI
Ivan D’Antonio, a sinistra, e Bruno Marcozzi.


IVAN
Ivan D’Antonio.


IVAN
Ivan D’Antonio.


Chiacchierata con Ivan D’Antonio, a margine del suo corto con Bruno Marcozzi protagonista.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 13 Marzo 2011 - Ore 17:00

Ivan D’Antonio, il tuo barbiere, innanzitutto, taglia i pregiudizi?
“L'intento è proprio quello di dare un taglio netto a pregiudizi e chiusure mentali ma purtroppo, nel nostro Paese come in quasi tutto il Mondo, questi crescono in continuazione proprio come i capelli! Ecco perchè non basta mai una sola azione per combattere quel tipo di mentalità. Bisogna ricordare ogni giorno che siamo un popolo unico con le più belle differenze di costume, cultura e religione che la fantasia del pianeta Terra (qualcuno la chiama Dio, altri Buddha, etc.) potesse creare! Forse ci sarebbe bisogno dell'arrivo degli alieni per farci sentire tutti fratelli terrestri!”
 
Come nasce il soggetto del tuo corto?
“Il soggetto nasce dopo una piccola serie di esperimenti video fatti per studiare la regia, la fotografia ed il montaggio. Essendo – io e Bruno Marcozzi – autodidatti nel campo cinematografico abbiamo dovuto prendere confidenza con questa materia e per farlo abbiamo usato i mezzi che avevamo a disposizione: una telecamera, due luci, un cavalletto e le varie imitazioni di personaggi di Montorio che aveva sviluppato Bruno negli anni! Sono nati così i "SAFARI Sketches" una piccola serie di imitazioni improvvisate con un taglio di regia ed una fotografia curati quasi come in un film. Forse il bel contrasto tra soggetto divertente e impatto visivo artistico ha portato al piccolo successo sulla rete e grazie a questo ho capito che forse era il momento di provare a scrivere e a dirigere un vero e proprio corto sul personaggio apprezzato dalla maggior parte degli spettatori: il Barbiere di Montorio!”
 
Perchè Bruno Marcozzi?
“La risposta è semplice: dove non arrivano le mie braccia arrivano quelle di Bruno e dove non arrivano le sue arrivano le mie. In sintesi, siamo una di quelle rarissime fusioni artistiche e umane che la casualità genera. Questa unione è cominciata a fine anni '80 quando io avevo cinque anni e Bruno otto. Passavamo le giornate a suonare "ddu botte" e "bonghetti" in giro per il quartiere. Tempo dopo io mi sono trasferito a Firenze e per qualche anno ci siamo visti di rado ma appena rimesso piede in "patria" siamo tornati una persona sola. La cosa bella è che questo momento ha una data ben precisa: 25 Dicembre 2006.”
 
Come nasce la contaminazione balcanica?
“Ho scelto un personaggio kosovaro per il corto perché è una popolazione che ha trovato una nuova casa qui a Montorio e in molti paesi dell'entroterra abruzzese dopo la guerra. Purtroppo però ho visto che poco è stato fatto per integrare queste persone a livello culturale. Hanno una tradizione molto interessante che meriterebbe di essere approfondita e che potrebbe dare alla nostra cultura in declino ormai da anni una nuova ondata di creatività! Proprio come accadde a fine 1800 a Parigi quando l'arte era ad un punto morto e l'arrivo nei musei etnografici dell'arte africana e delle isole del Pacifico (unite sotto il termine di "esotiche") diede nuove intuizioni ed un nuovo "pozzo" dove attingere ispirazione agli artisti europei dell'epoca; basta citare Picasso, Matisse, gli espressionisti tedeschi etc. Per questo ho deciso di produrre nel mio StratoStudios un disco del co-protagonista del corto, Gzim Kodraliu, proprio per far sentire ai nostri conterranei la ricchezza umana che hanno portato qui da noi queste persone.”

Il barbiere taglierà ancora?
“Sarebbe bellissimo poter creare una piccola serie del barbiere. Questo primo episodio è stato fatto in poco più di 3 ore di riprese e scritto in una giornata senza spendere un euro. Ovviamente, questo è stato possibile solo grazie alla disponibilità degli attori (improvvisati, ma grandissimi) e degli amici che hanno sposato il progetto (e che ringrazio infinitamente), ma per dare vita ad una serie vera e propria, con episodi di almeno 20 minuti l'uno, ci vorrebbe un impegno davvero grande e sarebbe difficile coinvolgere per mesi tutte queste persone senza un minimo contributo economico. Poi c'è il fattore tecnico, ho investito tutti i risparmi in una telecamera, un cavalletto e due luci, me per fare una serie di qualità (senza di quella non lavoro)  ci sarebbe bisogno di qualcosa in più: una steadycam, un carrello, qualche altra luce. Tutte cose che potrebbero essere acquistate solo con una produzione. Ovviamente non parlo di milioni. Per creare qualcosa di bello basta qualche migliaio di euro, quello che fa la differenza è il pensiero. Quanti film da milioni di dollari che non avevano né capo né coda abbiamo visto al cinema? Quante serie televisive spazzatura producono in Italia ogni anno? Non voglio diventare critico quindi mi fermo qui. Per concludere, quello che vogliamo creare è un team che possa produrre film, cortometraggi, videoclip e che possa andare a rappresentare in Italia e nel Mondo il nostro territorio. Oggi Bruno taglia i capelli a Gzim, chissà domani a chi li taglierà?”
 
Speak Italiano
 
SOGGETTO E REGIA
Ivan D'Antonio

INTERPRETI
Bruno Marcozzi (il barbiere)
Gzim Kodraliu (il cliente)
Egzon Kodrali (il nipote)
Giacomo Nibid (cliente iniziale)

MUSICHE
Gzim Kodraliu
Ivan D'Antonio

AUDIO
Davide Grotta

RINGRAZIAMENTI
Donatella Di Francesco
Marilisa Speca
Giacomo Nibid
Driton Kodraliu
 

 
Luca Maggitti
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