Sanità e Diritti Civili
GIANCARLO FALCONI, IL GIORNALISTA ESTREMO.

L’intervista al blogger teramano che con il suo sciopero per la fame ha richiamato l’attenzione sui problemi del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Teramo.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 18 Gennaio 2013 - Ore 19:45
Giancarlo Falconi – giornalista, blogger, scrittore teramano fondatore del sito www.iduepunti.it – sta al giornalista medio di provincia come Rene Higuita sta ad un normale portiere di calcio.
 
Questioni tricologiche a parte, Giancarlo è estremo (che non significa estremista) in ogni cosa che fa. Bianco o nero, mai grigio. Non chiedergli una cosa per cui sarebbe disposto ad uccidere, chiedigli una cosa per cui sarebbe disposto a morire e lui – gesùcristo laico e glabro – ti darà di certo una risposta.
 
La sua ultima battaglia, fatta di articoli sul suo blog e di sensibilizzazione finalizzata a rinforzare lo staff del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Teramo (comprese 40 ore di sciopero della fame, mettendoci il corpo oltre che la penna e la faccia), potete leggerla su www.iduepunti.it. Qui io – che l’ho conosciuto ai tempi del Forum di ROSETO.com litigandoci, ovviamente – ho preferito fargli qualche domanda.
 
Giancarlo Falconi, maledetto rompiscatole di potenti e istituzioni, ficcanaso che non conosci la buona educazione, finirai impiccato o al rogo?
«Finirò a scrivere il mio coccodrillo, due righe veloci per anticipare tutti».
 
Cosa significa fare informazione oggi a Teramo, scrivendo su un blog lettissimo, ma che non ha pubblicità né contributi?
«Significa avere tanti amici e non lettori. Si chiama rete».
 
Cos\'è, nel 2013, la Città di Teramo?
«Teramo è in crisi come tutte, ma lo fa in modo strano e questo ci piace».
 
L\'ultima crociata contro i mulini a vento è stata quella per rinforzare lo staff del Reparto di Oncologia dell\'Ospedale di Teramo. Prima di tutto, cos\'era successo, da spingervi allo sciopero della fame?
«Vi sembra normale che al Day Hospital ci sia per la maggior parte dei turni un solo medico per 20/30 ospiti soggetti a chemioterapia? A noi no. Non ci sembra civile. L\'articolo 32 della Costituzione Italiana recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell\'individuo e interesse della collettività...”. Ecco, Teramo si è scoperta un vero e proprio collettivo civico».
 
Quanto è durata la protesta?
«Oltre 40 ore, nelle quali ho sognato tutta la cucina teramana».
 
Come avete fatto a vincerla?
«Sfruttando il momento elettorale, la paura dei politici, la bugia dei politici e la forza dell\'opinione pubblica. Il segreto, segreto? Il cuore dei malati di cancro. Chi lotta tra la vita e la morte, ha una capacità superiore. Si chiama il senso della vita e fa rima con Coraggio.
Non potevamo deluderli. Fino alla fine».
 
Ce l\'hai un nome di un politico che ti dà speranza per il futuro? E se ce l\'hai, diccelo e spiegaci perché ti dà speranza.
«Voterei mio padre e la sua generazione perchè non vincerebbe mai, ma sarebbe un voto a una persona incapace di tradire i valori etici e morali. Il senso della famiglia».
 


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