Stefano D’Andreagiovanni
TV & BASKET, 4^ PUNTATA. ANNI ’90 (2^ Parte).

Stefano D’Andreagiovanni ci racconta del rapporto fra televisione e pallacanestro. Un curatissimo viaggio a puntate, estrapolato dalla sua tesi di laurea.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdě, 29 Novembre 2013 - Ore 12:30
Nella stagione 1996/1997 fu firmato un triennale con la RAI da 1 miliardo e 250 milioni con la diretta del secondo tempo di una partita collocata alle 19 della domenica su RaiDue. La Tv di Stato siglò poi un accordo di subcessione dei diritti delle coppe europee e della seconda partita di campionato a Tele +. Per tentare di rendere il prodotto più televisivo fu ingaggiata l’attrice e soubrette Brigitte Nielsen come inviata da bordocampo [1]. I numeri Auditel dei match del campionato in questa stagione registrarono circa 770 mila spettatori di media, e ci furono dei casi di sovrapposizione con eventi di altri sport protrattisi più a lungo del previsto, come una partita di Coppa Davis che portò il match inaugurale di campionato in differita notturna e una Parigi-Roubaix che ridusse gara-4 dei quarti di play-off a cinque minuti finali, peraltro a partita decisa. Questi episodi spinsero la Lega Basket a citare in tribunale la RAI per inadempienze contrattuali [2].
 
[Diretta Tele+2 di Gara 5 della Finale Scudetto tra Benetton Treviso e Teamsystem Bologna.]

 
Il ritorno ai vertici della Nazionale risvegliò l’interesse generale, con numeri importanti di ascolti della finale degli Europei 1997 contro la Jugoslavia (2.780.000 con il 15,30 % di share [3], ma nel secondo tempo l’audience si mantenne superiore ai tre milioni), nonostante un trattamento della RAI non adeguato, che trasmise in diretta solo semifinale e finale, confinando in differita le altre partite anche quelle di maggior interesse. Il presidente della Fip Petrucci si lamentava per le promesse non mantenute dai dirigenti della RAI, dichiarando che “Ciò che abbiamo perso in termini di ascolto e promozione nelle partite non trasmesse con Spagna e Jugoslavia, non lo recupereremo mai” [4]. L’ottimo successo di pubblico dimostrava l’errore della Tv di Stato a considerare il basket uno sport con poca attrattiva e penalizzante nel confronto con le concorrenti.
Nel 1997/98 le cifre televisive nelle prime giornate di campionato mostrarono un continuo aumento (966 mila spettatori di media con un punto e mezzo di share in più rispetto alla stagione precedente), dovuto all’inserimento della partita all’interno del programma Domenica Sprint che comportava alla diminuzione dei minuti di trasmissione, cosa che non soddisfaceva gli appassionati ma era capace di trattenere un maggiore numero di spettatori non specializzati [5]. Il mantenimento della fascia domenicale portò il basket ad uno share analogo a quello che aveva la differita di un tempo di una partita della Serie A di calcio negli anni precedenti [6]. I diritti calcistici nella fascia oraria 19-22,30 erano nel frattempo passati a TeleMontecarlo.

Per la stessa stagione Tele+ raggiunse un accordo con la RAI in base al quale la pay-tv avrebbe trasmesso anche i successivi incontri di Eurolega, dopo che aveva deciso di non acquisire i diritti per la seconda partita di Serie A, che rimase invenduta. Una in diretta e un’altra in differita alla settimana. Proprio la finale della competizione continentale Kinder Bologna – Aek Atene andò in onda anche sulla RAI, però in sintesi di venti minuti, mandata in onda dopo le 23. Decisione presa all’ultimo momento solo dopo la certezza che una squadra italiana era arrivata alla sfida decisiva: la RAI, in quanto socia dell’Eurovisione, aveva i diritti sulla partita ma non li aveva esercitati, lasciandoli a Tele+. Era l’ennesima occasione di promozione persa per il movimento, in una stagione in cui la Finale scudetto tutta bolognese tra Virtus e Fortitudo, decisa a gara 5 dalla magia di Danilovic aveva dimostrato al meglio lo spettacolo capace di offrire il basket italiano.
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[La “bella” della storico derby di Finale tra Kinder e Teamsystem.]

 
Per la stagione 1998/99 venne confermata la partita domenicale delle 19, tuttavia non mancarono le polemiche durante la stagione per la battuta fatta dal direttore di RaiDue Freccero verso il Consigliere d’amministrazione Rai Giampiero Gamaleri, “Per favore, può levarmi il basket dal palinsesto della Rete 2?”, mostrando una certa insofferenza verso la collocazione in quell’orario che faceva solo il 5% di share e che a suo avviso “deprimeva” la media – ascolti della rete [7].

I diritti per l’Eurolega vennero acquisiti dalla stessa RAI, che decise di trasmettere una partita delle squadre italiane in diretta ma sul nuovo canale satellitare gratuito Rai Sport Sat [8] a partire dal gennaio 1999, garantendo la differita sui canali “terrestri”. I diritti comprendevano le sole partite casalinghe, con le trasferte acquisibili di volta in volta qualora la RAI l’avesse ritenuto opportuno [9]. Sempre sul fronte delle competizioni Fiba, Canal Plus, l’emittente francese che allora possedeva anche la quota di maggioranza di Tele+, acquisì in esclusiva i diritti dei Mondiali di pallacanestro maschili e femminili, degli Europei maschili e femminili, delle finali dell’Eurolega (Final Four) e di quella della coppa Saporta, dal 1999 al 2004. Fino ad allora i diritti del basket erano sempre stati gestiti dall’Eurovisione.

 

Nell’estate del 1999, il trionfo della Nazionale guidata da Bogdan Tanjević, all’Europeo di Parigi, fu un successo anche televisivo, confermando una grande popolarità del basket. Le uniche due gare trasmesse in diretta dalla RAI, la semifinale contro la Jugoslavia e la finale contro la Spagna, registrarono rispettivamente 2.995.000 (con una punta di 4,6 milioni) e 3.418.000 (con una punta di 5,6 milioni e uno share medio del 37,18 %) spettatori di media. Il tutto a dispetto del fatto che le altre partite degli azzurri fossero state rilegate in differita notturna. Con l’acquisizione dei diritti da parte di Tele+, la Nazionale venne trasmessa anche in pay-tv, che garantiva agli abbonati la copertura in diretta dell’evento.

 
[La splendida semifinale in prima serata degli Europei del 1999 tra Italia e Jugoslavia, commentata da Franco Lauro e Dado Lombardi.]

 
Per la stagione 1999/2000 venne ridiscusso il contratto con la RAI alla cifra di 2 miliardi, in quanto vi fu un compromesso con l’azienda di Stato per fermare l’azione legale della Lega contro le sue innumerevoli inadempienze contrattuali. Era prevista la possibilità di trasmettere una seconda partita sul canale satellitare e aumentare la visibilità. Ci fu anche il primo esperimento (mai più ripetuto) di una prima serata cestistica su RaiTre con la Supercoppa senza però raggiungere un buon risultato: 628.000 spettatori (3,17% di share). Il secondo tempo settimanale tornò al sabato pomeriggio su RaiTre dalle 17.30, mentre il posticipo della domenica (alle 20,30) e una sfida di Eurolega alla settimana venivano trasmesse su Rai Sport Sat. L’audience televisiva con la nuova collocazione aumentò lo share (7.31% contro 4.85%) ma diminuì in numero le medie, 711 mila telespettatori contro i 940 mila della stagione precedente: il cosiddetto preserale domenicale garantiva una platea più vasta.
 
NOTE
1.Flavio Vanetti, Brigitte va a canestro, Corriere della Sera, 22 settembre 1996, pag. 42.
2.Carlo Annese, Lega Rai: la rottura finisce in tribunale, La Gazzetta dello Sport, 15 aprile 1997, pag. 28.
3.Lo share è la percentuale di televisori sintonizzati su una determinata trasmissione.
4.Da Moto e basket, che platee, La Gazzetta dello Sport, 8 luglio 1997, pag. 2.
5.Da Crescono spettatori e ascolti, La Gazzetta dello Sport , 8 novembre 1997.
6.Tra i dati più significativi della stagione 1997/98: Mash Verona – Kinder Bologna: 1.261.000 spettatori. Stefanel Milano – Teamsystem Bologna: 1.382.000 spettatori (6.74 % di share). Kinder Bologna – Teamsystem Bologna: 1.477.000 spettatori (7,13 % di share). Finale scudetto Kinder Bologna – Teamsystem Bologna: 1.178.000 spettatori (10,93 % di share). Finale Eurolega Kinder Bologna – Aek Atene (sintesi): 1.266.000 spettatori (8,68 % di share).
7.Da Basket: Freccero “Levatemi i canestri”, Il Corriere della Sera, 23 ottobre 1998, pag. 44.
8.La trasmissione satellitare di nuovi canali gratuiti e quelli tematici delle due piattaforme pay-tv Tele+ e Stream fu lanciata in quei mesi. Ad inizio 1999 Tele+ aveva superato la cifra di 1 milione e 500 mila abbonamenti. Nello stesso periodo il numero di decoder installati nelle case italiane superava il milione e 100 mila, di cui 500 mila digitali.
9.La Tv regionale emiliana Rete 7 acquisì così le dirette “rifiutate” delle partite esterne di Eurolega della Kinder Bologna: era la prima volta che un’emittente privata a diffusione regionale copriva in diretta un evento sportivo internazionale.
 
IL BASKET DEGLI ANNI ‘90
Alcuni momenti televisivi.
 
Eurolega 1998. Gli ultimi due minuti della Finale.
Kinder Bologna-AEK Atene in diretta su Tele+.


Finale Scudetto 1999 Treviso-Varese Gara 3.
Telecronaca Lauro, Lombardi e Meneghin.
 

Eurobasket 1999, Finale Italia-Spagna.
Commento di Flavio Tranquillo e Dan Peterson.


Eurobasket 1999.
Servizi del TG5 sul trionfo dell’Italia a Parigi.


Predrag Danilovic insieme a “papà” Lucio Dalla.
”C’era un ragazzo” (1999), Rai Uno, con Gianni Morandi.

 
[continua]
 
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