Il brano che ha vinto il 65° Festival della Canzone Italiana cantato dal Volo, “Grande amore”, è una preghiera.
Parola di Padre Antonio Ghidoni, parroco del Sacro Cuore, che grazie a quel brano è tornato a guardare in TV Sanremo: «Sono sincero, non ricordo da quanti anni non seguivo più il Festival. Mi sono riavvicinato quest’anno, per spirito di partecipazione cittadina, seguendo Gianluca e Il Volo e scoprendo una canzone che è più di una canzone, perché sostituendo alla figura femminile quella di Dio, io trovo che sia una bellissima preghiera».
Conquistato al primo ascolto dal testo, il parroco rosetano (non della parrocchia di Ginoble), ha avuto un’idea per coniugare il tifo per il concittadino alla Festa degli innamorati: «Ho scaricato il testo da internet, l’ho impaginato, stampato e regalato a una sessantina di coppie rosetane sposate di recente o che stanno facendo il corso prematrimoniale da fidanzati. Avevo bisogno di una preghiera e ho scelto quella. La consegna è avvenuta nella messa delle 18 di sabato».
Una scelta che ha portato fortuna al gruppo, che dopo poche ore ha trionfato, quella del prete da sempre al passo con i tempi anche per altre iniziative nella sua Roseto: «Tutti sono stati molto colpiti dal testo e ho avuto ulteriori richieste, così ho dovuto mettere mano alla stampante e farne altre copie. Poi, visto il successo e anche per appoggiare il nostro concittadino, ho incluso il testo nel numero domenica di “Abba Padre”, il foglio che distribuiamo in chiesa, invitando i parrocchiani a sostenere quella canzone».
Padre Ghidoni, che non conosce personalmente Gianluca Ginoble ma si augura di potergli stringere presto la mano, se gli si fa notare che la benedizione ha funzionato si schermisce: «La vittoria è merito loro, perché hanno saputo conquistare tutti. Io credo siano tre giovani meravigliosi che danno un esempio positivo a tutti».
Il parroco, arrivato nel 2010 a Roseto, non sapeva che nel 2007, proprio al Centro Piamarta nell’oratorio del Sacro Cuore, l’allora dodicenne Gianluca Ginoble cantò per la prima volta davanti a una nutrita platea, nel corso di una manifestazione dedicata alla poesia.
E chissà se Ghidoni sarà questa sera alle 20.30 in Piazza del Municipio nell’antico borgo di Montepagano, dove la Pro Loco e gli amici hanno preparato una festa di bentornato a Ginoble, organizzata in poche ore.
Simone Aloisi, fra gli attivisti, chiosa: «Sabato, dopo la vittoria, ci siamo ritrovati spontaneamente in piazza al bar Bere Bene a festeggiare, con Ernesto, l’amatissimo nonno di Gianluca, a guidare la compagnia». Sulla star rosetana, gli amici paganesi sono unanimi: «La sua umiltà e il suo rispetto ci spiazzano. Ogni volta che torna è sempre il primo a salutare, il più educato e disponibile di tutti. Il successo internazionale di cui gode da anni non lo ha cambiato e non lo cambierà la vittoria a Sanremo».
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