Serie B, Girone D – Finale Playoff – Gara 2
BUONA LA SECONDA!

Coach Gabri Di Bonaventura racconta Gara 2 di Finale fra Montegranaro e Pescara.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedě, 02 Giugno 2016 - Ore 21:30
Dopo aver sfiorato l’impresa in gara 1, il Pescara di coach Salvemini sbanca (66-69) la Bombonera di Montegranaro, pareggiando la serie e guadagnando la possibilità di archiviare la pratica (venerdì 3 giugno gara 3, domenica 5 giugno gara 4) sul legno amico del PalaElettra, ormai inviolato da più di cinque mesi mesi, esattamente dal 27/12/2015, quando proprio la formazione di coach Steffè espugnò (71-81) la tana biancorossa, infliggendo alla compagine adriatica la quarta sconfitta consecutiva… decisamente altri tempi!
 
In quella che, dopo la rocambolesca vittoria (86-81 dopo 2ts) ottenuta in gara 1, sembrava presentare molti aspetti sulla carta favorevoli alla corazzata marchigiana (fattore campo, carico di energia sensibilmente superiore al team abruzzese in virtù di una rotazione più ampia, pressione psicologica decisamente posizionata sul groppone Amatori, che in caso di nuova sconfitta non avrebbe più avuto margini di errore), il Pescara dimostra attributi esagonali e un cuore che fa provincia, aggiudicandosi meritatamente un match molto ruvido e nel quale le difese, probabilmente anche per un pizzico di stanchezza mentale, hanno avuto il sopravvento sulle trame offensive, portando la contesa su un terreno molto più favorevole alla truppa capitanata dall’inossidabile Rajola (5p + 4r e 5 assist, 9 di valutazione in 39m)…
 
Cosa voglio dire? Semplicissimo, voglio dire che più la partita è “brutta”, cioè a basso punteggio, più, a mio modesto avviso, salgono le possibilità di vittoria della franchigia abruzzese, soprattutto in trasferta… magari le prossime partite mi smentiranno, vedremo.
 
D’altronde, le statistiche complessive registrate nei playoff dalle due squadre fotografano benissimo il concetto appena espresso: Montegranaro ha il miglior attacco (86p di media) e Pescara la miglior difesa (66p subiti di media), quindi affrontare a viso aperto Gatti (12) e gli altri in canotta giallonera pensando di arrivare alla vittoria realizzando un canestro in più (come ricordo faceva in automatico la straordinaria Teramo di coach Gramenzi, che conquistò la massima serie nel 2002/3 grazie ad un attacco formidabile) diventa quantomeno problematico… quindi, avere consapevolezza dei propri limiti, o se preferite delle proprie peculiarità, aumenta l’importanza riservata alla fase difensiva, che ha il compito di negare vantaggi, danneggiare sincronie e spaziature, evitare canestri in contropiede, o da rimbalzi offensivi, accettando tiri aperti da Tizio ma non da Caio, etc etc… perché poi, alla fine della fiera, come dicono in America, l’attacco serve per far vendere biglietti al botteghino, ma per vincere i campionati occorre difendere, le chiacchiere stanno a zero.
 
Tornando alla gara 2 di finale, Pescara ha mostrato fin dalle prime battute di aver metabolizzato positivamente l’amara sconfitta rimediata 48 ore prima, complicando notevolmente i piani offensivi della Poderosa grazie a continui ed efficaci cambi difensivi e chiudendo il primo tempo con un preziosissimo + 5 (36-41)…
 
Dopo la pausa lunga, i marchigiani (Rosignoli 10, Serino 9, Diomede 9, Broglia 7) producevano il massimo sforzo per agguantare il secondo punto della sfida, chiudendo la terza frazione con una lunghezza di vantaggio (55-54)…
 
Ma dopo il canestro di Sanna (8) che valeva il + 3 (57-54), Pescara, trascinato dalle due triple realizzate dall’ottimo Marco Timperi (13p con 3/7 da 2p, 2/3 da dietro l’arco, 1/2 in lunetta, 6r e 2 assist, 13 di valutazione in 36m), confezionava un parziale terrificante (0-9, quindi 57-63 al 33’) che girava sensibilmente l’inerzia del match a favore dei biancorossi…
 
La Poderosa, nonostante percentuali pessime da dietro l’arco (4/21, 19%), ovviamente non si arrendeva (60-65 al 36’, 66-67 al 38’) ma Pepe (13p con 3/9 da 3p, 7r e 5 di valutazione in 33m) e soci controllavano con grande lucidità le battute finali, regalando ai 200 sostenitori di fede Amatori presenti in curva una gioia grandissima per un blitz dal peso specifico incalcolabile…
Mvp, dopo una gara 1 decisamente sottotono, il lungo ex Barcellona Capitanelli (16p con 7/11 da 2p, 4r e 4 stoppate, 16 di valutazione in 28m), tra l’altro estremamente efficace, grazie anche alle sue braccia lunghissime, in diverse giocate difensive… e queste cose, che non necessariamente finiscono poi sulle statistiche, sono però fondamentali per agguantare la parte buona del referto!
 
Ancora una volta, quindi, Di Donato (11p + 9r, 14 di valutazione in 26m) e soci dimostrano grande abilità ad adattarsi perfettamente alla serie iniziata… anzi, ad onor del vero, senza sminuire minimamente i meriti della compagine marchigiana, se adesso Pescara si trovasse in vantaggio 2-0 non credo ci sarebbe da gridare allo scandalo, o sbaglio?
 
Ovviamente, gara 3 (PalaElettra di Pescara, venerdì 3 giugno ore 21) rappresenta la madre di tutte le gare… conquistare il secondo punto e collocarsi ad una sola vittoria dal sogno di Montecatini credo risulterà decisivo per le sorti di questa finale, anche se in tanti anni di passione cestistica abbiamo imparato (vedi ad esempio il recente epilogo della meravigliosa sfida Golden State-Oklahoma) che l’unica regola che esiste è proprio che non esiste regola… il fascino dei playoff, dove tutto può diventare nulla (e viceversa!) nel giro di una notte.
 
I love this game!
 
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Gabri Di Bonaventura
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