Continua l’accoglienza nella città di Roseto degli sfollati dalle zone interne dell’Abruzzo teramano. Persone che per giorni sono rimaste senza energia elettrica, riscaldamento e acqua. Il loro numero cresce di giorno in giorno, a mano a mano che i soccorsi raggiungono le zone più impervie evacuando abitanti ormai allo stremo.
Alla data di ieri, erano circa 2.000 i cittadini della provincia di Teramo ospitati nelle zone costiere. Per questo, la ASL di Teramo ha istituito un servizio di assistenza di base rivolto a loro che a Roseto è stato dislocato nel Palazzo del Mare, sito a fianco del pontile nel lungomare Trieste in zona sud (telefono 334.32.800.16). Il servizio parte oggi e sarà attivo al mattino dalle ore 9 alle 12 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30, tutti i giorni feriali. Nelle ore notturne e nei giorni festivi, gli assistiti potranno rivolgersi direttamente al servizio di Guardia Medica (telefono 0861.44.06.20).
Mentre si lavora per ottimizzare l’ospitalità degli oltre 600 sfollati, la vita cittadina va avanti, nonostante la paura di nuove scosse di terremoto. Una paura che a Roseto significa anche piena del Vomano, anche se fino a ieri il letto del fiume non destava preoccupazione.
Il dirigente comunale, Marco Scorrano, oltre a vigilare personalmente è in contatto costante con componenti della Protezione Civile dislocati in prossimità della foce e dei ponti stradale e ferroviario, che comunicano il livello delle acque a vista. Inoltre, un sistema automatico di misurazione dei livelli del fiume viene gestito direttamente dalla Protezione Civile. Al momento, quindi, nonostante le cessioni straordinarie di acqua fatte dalla diga a monte, la situazione è sotto controllo.
Infine, i Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo nella chiesa di Santa Maria Assunta, chiusa precauzionalmente dopo la scossa di terremoto del 18 gennaio a causa della caduta di alcuni calcinacci. Non si sono riscontrati danni particolari, ma piccoli problemi all’intonaco delle volte. È stato perciò già disposto l’intervento di una ditta per la messa in sicurezza della chiesa, che dovrebbe essere riaperta a breve.