Rosetani buoni per il Mondo
NICOLÒ ORFINI CAMPIONE ITALIANO UNDER 16 DI SCACCHI

L’articolo pubblicato in prima pagina sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 11 luglio 2017.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 12 Luglio 2017 - Ore 19:00

«Non ho un gioco fisso: vario in base all’avversario che ho di fronte».

Il compianto Enzo Bearzot, che vinse il Mondiale di calcio nel 1982 in Spagna, darebbe ragione a Nicolò Orfini di Roseto degli Abruzzi, che domenica 9 luglio a Chianciano, in provincia di Siena, si è laureato Campione italiano Under 16 di scacchi.

Il ragazzino ha soltanto 15 anni, essendo nato nel 2002, ma è già campione d’Abruzzo assoluto e la prossima settimana, a Civitanova Marche, giocherà per il titolo assoluto partendo dalle semifinali.

Minuto, baffo accennato e cappellino con visiera, Nicolò è un ragazzino di talento che in Toscana ha messo in fila 130 concorrenti, concludendo imbattuto un torneo fatto di otto vittorie e un pareggio (7 vittorie e 2 pareggi, visto che nell’ultima gara, in vantaggio e avendo già vinto il titolo italiano con un turno di anticipo, ha concesso “patta” all’avversario, n.d.a.), ottenuti adeguandosi all’avversario, come faceva nel calcio Bearzot a differenza di Sacchi, che invece tendeva sempre ad imporre il proprio gioco.

Tornando agli scacchi, due anni dopo il secondo posto di Montesilvano, Orfini è andato fuori regione a prendersi la gloria e a settembre volerà in Uruguay, per giocare il Campionato Mondiale bissando l’esperienza fatta in Grecia.

Nicolò si gode la vittoria al Lido Azzurra, giocando a scacchi con gli amici e chiosando: «Lo scopo principale di un gioco è divertirsi e io quando gioco a scacchi mi diverto. È una grande passione, che coltivo da quando ero bambino e mi consente di conoscere persone interessanti, stringendo nuove amicizie».

Orfini, che è seguito dall’allenatore Claudio Negrini di Bologna, frequenta il Liceo Saffo e quando ha tempo gioca volentieri pure a basket, sport cittadino rosetano.

Estroso come tutti i quindicenni, dichiara di avere per idolo Michail Tal’, detto “Il Mago di Riga”, ottavo campione del mondo di scacchi scomparso nel 1992, spiegando: «Mi diverte rivedere le sue partite, perché era eccentrico e spericolato».

Il papà di Nicolò, Giorgio, racconta: «Iniziammo a giocare contro a casa e lui, dopo 6 mesi, iniziò a battermi, correggendomi le mosse. Sono felice per lui e per tutti i giovani rosetani che, giocando a scacchi, pensano di più e perdono meno tempo fra smartphone e tablet. Diventeranno di certo cittadini migliori».







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