Serie A2 Est – Roseto Sharks
QUANDO CI SONO TUTTI E GLI STRANIERI FANNO GLI AMERICANI...

L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo mercoledì 20 dicembre 2017.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 21 Dicembre 2017 - Ore 00:01

Gli Sharks hanno cambiato marcia, dopo l’inserimento di Matt Carlino.

Pur essendo la pallacanestro un gioco di squadra, a volte basta un innesto per migliorare pure l’insieme.

Certo, in classifica la squadra del Lido delle Rose occupa ancora l’ultimo posto a quota 4 punti, inseguendo Bergamo e Orzinuovi che ne hanno 6 e Forlì che ne ha 8, ma è certo che la qualità di gioco espressa dagli atleti di coach Di Paolantonio è salita e con essa sono arrivate le prime due vittorie casalinghe, contro avversari di fascia medio-alta come Jesi (14 punti) e Ferrara (10).

Cosa ha portato, quindi, Carlino alla squadra? Prima di tutto la leadership. Questo significa assumersi le responsabilità del tiro che può cambiare la partita, rompere i giochi quando le cose in attacco non funzionano, compattare il gruppo per difendere meglio e in modo più deciso nella propria metà campo.

L’acerbo Darell Combs, tagliato per fargli posto, non aveva le qualità essendo una matricola e, soprattutto, non aveva la fiducia dei compagni, che dopo qualche partita lo avevano praticamente scaricato. Così la squadra, sgravata dalle pressioni eccessive che un gruppo giovanissimo come quello rosetano ha dimostrato di non poter gestire prima dell’addizione Carlino, ha ritrovato tranquillità e cominciato a giocare un possesso alla volta senza l’incubo di strafare soprattutto in casa, che è poi garanzia di sicuro naufragio.

Molto importante è stato poi il rientro in quintetto di Roberto Marulli, che si è lasciato alle spalle un infortunio molto condizionante tornando a incidere come può fare.

Infine, dopo qualche gara (forse qualcuna di troppo, ma è stato infortunato) di ambientamento, si è svegliato pure Andy Ogide, che nelle due vittorie contro Jesi e Ferrara è stato protagonista chiudendo in “doppia doppia” sia contro i marchigiani (12 punti e 16 rimbalzi) sia contro gli estensi (19+11).

E se gli stranieri Carlino e Ogide mettono insieme oltre la metà dei punti totali della squadra (il 62% contro Ferrara, era stato il 35% contro Jesi), facendo davvero “gli americani”, allora gli Squali possono guardare al futuro con la fondata speranza di raggiungere una salvezza che quasi certamente – salvo irresistibili rimonte – passerà dai playout.

Carlino, in 3 gare giocate a 24 punti di media, ha portato il Roseto per 2 volte al successo. L’oriundo del Nebraska dovrebbe giocare la sua prima partita in trasferta sabato, contro la quotatissima Fortitudo Bologna che ha già lasciato per strada qualche vittoria.

Poi ci sarà la seconda trasferta consecutiva, ancora su un campo molto difficile come quello di Treviso, prima che il Roseto torni in casa il 7 gennaio 2018 chiudendo il girone di andata contro il Verona dell’ex coach Luca Dalmonte.



Stampato il 04-19-2024 07:31:39 su www.roseto.com