Domenica scorsa la matematica conquista dei playout, ieri altra notizia interessantissima per il Roseto, alle prese con la lotta per la salvezza (in campo e fuori).

Stavolta la novità arriva dalla giustizia sportiva. Infatti, ieri pomeriggio il Tribunale Federale della FIP ha inflitto alla Viola Reggio Calabria (A2 Ovest) 34 punti di penalizzazione in classifica, da scontarsi nell’anno sportivo in corso, per irregolarità nella fidejussione. Inoltre, l’organo di giustizia sportiva della Federazione ha inibito per 3 anni il proprietario della società, Giovanni Cesare Mascolino, e per un anno il presidente Raffaele Monastero.

Un vero e proprio terremoto in classifica, dove i reggini hanno 32 punti e una gara da recuperare, occupando – prima della sentenza – il quinto posto. La Viola passa così dalla zona playoff all’ultimo posto, che significherà a fine stagione e cioè fra due gare la retrocessione diretta in Serie B.

La sentenza rilancia l’ultima squadra del girone, già retrocessa da qualche turno e cioè il Napoli. E qui entra in gioco l’interesse del Roseto, che con questo nuovo stato di cose dovrebbe giocare il primo turno di playout avendo il fattore campo a sfavore contro la terzultima del Girone Ovest. In caso di sconfitta, i rosetani incrocerebbero poi – molto probabilmente – il Napoli avendo il fattore campo a favore.

In questo tormentato finale di stagione regolare – a livello regolamentare – c’è spazio per notare anche l’incongruenza della FIP, che ha scritto nelle sue Disposizioni Organizzative Annuale (le DOA) consultabili sul proprio sito che i playout si disputano, così come i playoff, al meglio delle 3 vittorie su 5 gare, elaborando però soltanto le date delle prime tre gare e quindi proponendo, di fatto, una soluzione 2/3 invece che 3/5. Al momento, la Federazione ha comunicato che i playout si giocheranno 2/3, a differenza dello scorso campionato.

In attesa di eventuali conferme o modifiche (è sovrano il Consiglio Federale), il Roseto presterà massima attenzione alla situazione di Reggio Calabria. Infatti, la società reggina presenterà appello per alleggerire la pena. Se però le cose dovessero restare così, per gli Squali si aprirebbe la possibilità di giocare l'eventuale ultimo turno di playout, in cui chi perde retrocede, avendo il fattore campo a favore.

La clamorosa penalizzazione inflitta a Reggio Calabria sottolinea l’importanza, per una società, di far quadrare conti e documenti ancor prima di ottenere buoni risultati sul campo, che – come nel caso del sodalizio reggino – nulla più contano in caso di pronunciamento sfavorevole della giustizia sportiva.