Serie A2 Est – Roseto Sharks
DIARIO DEI PRIMI GIORNI DI RITIRO

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo domenica 19 agosto 2018.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Luned́, 20 Agosto 2018 - Ore 11:00

«Ciao a tutti, sono molto emozionato per questa stagione. Grazie per l’opportunità e ci vediamo al PalaMaggetti!».

Così lo “squalo canterino” Brandon Sherrod, con la voce ancora impastata dal fuso orario da smaltire, nel video confezionato per i tifosi appena arrivato al ritiro di Roccaporena. Il “centro bonsai”, che molto bene ha fatto nella sua stagione da matricola a Roseto nel campionato 2016/2017, è arrivato e si è subito messo al lavoro insieme al resto della truppa, che adesso attende l’altro straniero, Person, e i due giovani nazionali Penè e Panopio.

Dopo i primi allenamenti nelle gambe, questo il punto del veterano Simone Pierich: «Sono il più anziano in un gruppo con tantissimi ragazzi pieni di voglia di lavorare. Sono certo che sarà una esperienza molto stimolante, in una piazza storica come Roseto». L’obiettivo dell’ala è semplice: «Fare bene in un posto importante come Roseto, all’interno di una squadra completamente nuova, avendo la responsabilità in campo e fuori che ho sempre amato prendermi».

Dopo le prime sessioni, fra atletica e pallacanestro, dice la sua anche il capo allenatore, Germano D’Arcangeli: «Sono un innamorato del basket e quindi non posso che essere innamorato della squadra che ho costruito. Ho sensazioni molto particolari, perché tante squadre di divertono allenandosi, ma questa è splendida nel suo mettere grande serietà e professionalità mentre si lavora, per poi magari scoppiare in fragorose risate al primo momento di pausa».

Il coach prosegue: «Tutto il gruppo, soprattutto i giovani, è rimasto molto colpito dalla presenza della dirigenza al primo giorno di allenamento: questo li motiva e responsabilizza ulteriormente». Circa la particolare composizione del gruppo, il tecnico chiosa: «Pierich e Bushati, i due veterani, sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene e dovrebbero quasi lamentarsi vista la giovanissima età dei loro compagni che li circondano, invece no».

Infine, una piccola nota da “sergente della truppa”, per raccontare i primi giorni di raduno nel verde di Roccaporena, immersi nell’Umbria: «Siamo in un posto in cui non si può fare nient’altro che giocare a basket, è vero, ma devo dire che vedo tutti molto concentrati. Anche perché siamo all’inizio e ancora deve subentrare il fattore noia, oltre al problema delle gerarchie. Comunque, tutti si allenano con grande sforzo e mangiano come cannibali, per poi andare a letto presto. Dal punto di vista tecnico abbiamo molto da lavorare, dal punto di vista mentale siamo già a buon punto».







Stampato il 05-05-2024 06:04:28 su www.roseto.com