Serie A2 Est – Roseto Sharks
NICOLA AKELE: ANIMALESCHI COME VOGLIAMO ESSERE.

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 4 dicembre 2018.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 05 Dicembre 2018 - Ore 12:00

«Dovevamo vincere a tutti i costi la partita contro Ravenna. Non era importante batterli di trenta o di un solo punto, era importante tornare a muovere la classifica, interrompendo la striscia di tre sconfitte consecutive. Sono convinto che questa vittoria possa sbloccarci a livello di squadra».

Punta tutto sul gruppo Nicola Akele, nonostante la mostruosa prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 40 di valutazione in 31 minuti giocati.

Il moro di Treviso si schermisce se gli si fanno notare i meriti e torna ad applaudire i suoi compagni: «Certo, contro Ravenna ho fatto qualche canestro in più, ma la mia prestazione è tutto merito della squadra. Sono i miei compagni che, con il loro lavoro, mi hanno permesso di svettare».

L’eccezionale prestazione, che ha mandato in visibilio i tifosi al PalaMaggetti, ha portato l’ala classe 1995 a scalare le statistiche del Roseto. Prima della decima di campionato, infatti, Akele era il terzo realizzatore di squadra, con 11,6 punti, dietro Person (18,2) e Sherrod (14,1). Dopo i 34 contro Ravenna, ha scalato una posizione e oggi vanta 13,8 punti di media, contro i 17,6 di Person che è il cannoniere di squadra e i 13,6 di Sherrod, che adesso lo insegue.

L’ex Rhode Island, tornato in Italia dopo l’esperienza negli Stati Uniti che lo ha visto giocare in NCAA, resta un giocatore di sistema, che guarda solo alla squadra e commenta: «Le partite che avremmo meritato di vincere e che abbiamo perso negli ultimi possessi ci hanno in qualche modo dato una energia pazzesca, unita alla voglia di invertire la rotta. Siamo scesi in campo con le facce giuste e nel primo quarto contro Ravenna siamo stati animaleschi in difesa. Il nostro atteggiamento ha segnato la gara nei primi 10 minuti, poi siamo stati bravi a non deconcentrarci».

La sua poliedricità lo rende un giocatore utilissimo al Roseto, visto che può giocare sia dentro l’area sia fuori. Akele accetta il complimento e chiosa: «Sono nato esterno, ma in America ormai giocavo da centro. Diciamo che in questi anni ho sviluppato una duttilità che mi permette di giocare sia da esterno sia da interno. Più semplicemente: io sono a disposizione della squadra e faccio quel che serve, da prendere un rimbalzo a fare un tiro da tre punti, fino a difendere su un piccolo. O, almeno, ci provo!».

Akele conclude pieno di ottimismo: «Questa vittoria e la nostra concentrazione devono rappresentare un nuovo inizio, per riprenderci qualche punto che abbiamo perso nelle prime dieci partite».



Stampato il 03-29-2024 12:54:41 su www.roseto.com