Gli Sharks sfideranno Treviso in formazione rimaneggiata. Praticamente certi di saltare la partita gli esterni Franko Bushati e Abramo Penè, rispettivamente alle prese con un problema a un polpaccio e la febbre. In dubbio, anche se dovrebbero giocare stringendo i denti, sono invece gli acciaccati Simone Pierich (assente a Piacenza) e Lazar Nikolic.
Gli avversari non hanno certo bisogno di aiuti, visto che sono la seconda forza del campionato dietro la battistrada Fortitudo Bologna e vantano un roster profondo e ricco di talento.
Coach Max Menetti – reduce dalle brillanti sette stagioni a Reggio Emilia con vittoria dell’EuroChallenge Cup, due finali scudetto e semifinale di EuroCup – ha finora guidato i suoi in 9 vittorie e 2 sconfitte (contro Bologna e Cento) e da 6 partite consecutive brinda al successo. Il quintetto trevigiano potrebbe prevedere gli stranieri Wayns e Burnett rispettivamente play e guardia, con Alviti ala piccola e Lombardi e Tessitori lunghi. Dalla panchina, pronto poi praticamente un altro quintetto da A2 con Tomassini, Imbrò, Uglietti, Antonutti e Chillo.
Treviso a domicilio è la bestia nera del Roseto.
Infatti, da quando le due compagini sono tornate, dopo i rovesci societari, nel basket che conta gli Squali hanno sempre perso: nella stagione 2014/2015 per 63-71, nel campionato 2015/2016 per 72-83, nel torneo 2016/2017 per 78-83 e nella scorsa annata per 80-98.
Di contro, il Roseto è stato corsaro nella marca trevigiana nella stagione 2014/2015, quando la squadra allenata da coach Tony Trullo espugnò La Ghirada con il punteggio di 67-81 nell’anticipo del sabato sera, grazie soprattutto alla superlativa prova dell’esterno statunitense Josh Jackson, che in 31 minuti segnò 30 punti, catturò 6 rimbalzi e tirò 10/15 dal campo con 6/8 da 3 punti.
Per ricordare una vittoria del Roseto in casa, peraltro davvero importante, bisogna invece tornare indietro fino al 2002, quando il 13 gennaio il Roseto di coach Bruno Impaloni, subentrato a Demis Cavina, piegò 88-79 il Benetton Treviso di coach Mike D’Antoni che avrebbe poi vinto lo Scudetto battendo 3-0 in Finale la Fortitudo Bologna.
Fu una gara eccezionale, nella quale i rosetani si divisero le opzioni offensive e mandarono a segno Sims (17 punti), Gilmore (15), Boni, Grant e Attruia (13 a testa), con Lockhart guardiano dei tabelloni che concluse con 5 punti e 14 rimbalzi. Il Davide rosetano folgorò il Golia trevigiano che schierava campioni come Edney, Nicola, Garbajosa, Bulleri, Marconato e Pittis.
La speranza dei tifosi rosetani, ovviamente, è di rivivere una domenica da leoni, sovvertendo il pronostico e battendo ancora, dopo 16 anni, Treviso.