Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO-FORTITUDO BOLOGNA: LE PAGELLE DEL PROFESSOR LORENZO SETTEPANELLA.

I voti ai giocatori del Roseto, sconfitti dai bolognesi dopo un tempo supplementare.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 06 Gennaio 2019 - Ore 23:00

ROSETO 89
FORTITUDO BOLOGNA 95

Dopo 1 tempo supplementare.
Parziali: 20-19; 21-20 (41-39); 23-23 (64-62); 10-12 (74-74); 15-21 (89-95).
La partita e le foto su ROSETO.com.

http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=17401

WESLEY PERSON Jr. 7
Segna molto e anche con medie elevate, ma si tratta ancora una volta del risultato di giocate estemporanee figlie della classe del giocatore e mai della manovra corale. Non si capisce perché, poi, debba sorbirsi tutti quei minuti da playmaker quando, per le mani che ha, dovrebbe avere la squadra al suo servizio. Comunque, l'ultimo ad arrendersi (26 punti con 8/16 dal campo, 3 rimbalzi, 2 assist ma anche 4 perse in quasi 41 minuti).

YANCARLOS RODRIGUEZ 4
Esitazioni ed errori a ripetizione. Ad una delle peggiori uscite stagionali: 1/8 dal campo in quasi 17, sofferenti, minuti.

LAZAR NIKOLIC 5,5
Difende forte, anzi con fin troppo ardore, tanto da accumulare 3 falli nei primi 7 minuti di gara, mentre in attacco combina nefandezze a ripetizione, specialmente all'inizio. Continua a non pervenire alla voce playmaking. Questo è.

PAUL EBOUA 6
Esaltanti fiammate alternate ad evitabili ingenuità. Cifre alla mano, produce comunque parecchio: 8 punti con 3/7 dal campo in appena 11 minuti. Forse avrebbe meritato di giocare un po' di più, specie contro avversari così.

BRANDON SHERROD 6
Regge tutto sommato l'onda d'urto vicino a canestro, pur commettendo qualche errore di troppo da sotto. È il perno del gioco di D'Arcangeli, che gli fa destinare fin troppi palloni, rendendo monocorde la manovra offensiva degli Sharks. Fa quello che può (15 punti in quasi 43 minuti con 6/13 dal campo ed un brutto 3/7 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 4 assist, 4 perse). Avesse messo qualche libero in più, magari gli Sharks l'avrebbero chiusa senza arrivare al supplementare.

NICOLA AKELE 6
Il consueto grande impegno, ma stavolta molta più fatica del solito a causa della fisicità e della profondità dei lunghi della F. Dignitoso ma non brillante (8 punti con 4/9 dal campo e 4 rimbalzi in 33 minuti abbondanti). A Ferrara sembrò un marziano, questa sera è tornato umano.

FRANKO BUSHATI 4,5
Prima ripudiato e poi, per mancanza di richieste sul mercato, giocoforza riaccolto, combina le uniche cose degne di nota della sua partita nel terzo quarto, in cui produce una penetrazione con fallo, un tre punti da distanza siderale ed un paio di buoni passaggi. Per il resto, se prima tirava ad ogni costo e da qualsiasi distanza, manco l'arancia fosse stata una bomba a mano da sganciare prima possibile, ora vive la fase del "non tiro mai". E la superficialità con la quale approccia il supplementare, fotografata dal pallone sparato, con un vergognoso passaggio no look, verso la quinta fila della tribuna est, appare assolutamente inaccettabile per un giocatore con la sua esperienza ed il suo stipendio.

SIMONE PIERICH 7
Gestisce le proprie energie con grande intelligenza e mestiere, e quando è in campo gli Sharks giocano meglio, guadagnando in ordine e spaziature. Dalle sue mani nascono I fendenti che mettono paura alla F. Sono due tiri pesantissimi, quello del 69-65, al 36', ed il successivo del 74-72, 3 minuti dopo. Due zampate di gran classe cui gli Sharks non riescono a far seguire un'ultima giocata di qualità, che probabilmente avrebbe chiuso la gara. L'unico squalo che davvero gioca a pallacanestro. Meriterebbe un contesto meno caotico.

COACH GERMANO D'ARCANGELI 6
Sfiora sorprendentemente il colpaccio grazie al dinamismo della propria difesa ed al coraggio dei suoi, mai intimoriti dalla fisicità, dalla profondità e dal blasone di una F che, numeri alla mano, sembrava imbattibile. In realtà niente affatto, e con qualche accortezza in più, probabilmente gli Sharks avrebbero potuto chiuderla nei tempi regolamentari. E invece si sciolgono come neve al sole già nei primi istanti di overtime un po' per stanchezza, un po' per superficialità, un po' per la cronica mancanza di idee di una manovra offensiva che non prevede blocchi per far tirare gli esterni, ma unicamente palloni per Sherrod nel cuore dell'area, manco fosse Olajuwon. Letture tanto abusate quanto elementarmente disinnescate dalla difesa della F. E contro un avversario come la Fortitudo, qualche arma tattica in più sarebbe stata auspicabile.



Stampato il 05-02-2024 00:06:56 su www.roseto.com