Serie A2 Est – Roseto Sharks
BRANDON SHERROD: «CI STIAMO PRENDENDO GUSTO»

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo venerd́ 8 febbraio 2019.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 09 Febbraio 2019 - Ore 09:19

«Ci stiamo prendendo gusto».

Parla e sorride Brandon Sherrod, lo squalo canterino tornato a giocare per il Lido delle Rose dopo l’esordio da rookie in maglia Sharks, due stagioni fa, e un anno in doppia doppia di media a Scafati.

Lo statunitense del Connecticut sta giocando a livelli molto buoni anche quest’anno: vice cannoniere della squadra dietro Person a 14,4 punti di media, miglior rimbalzista a 8,8 di media e miglior assist man di squadra (dopo la partenza di Bushati) a 2,8 di media.

Il centro bonsai, già cantante dei Whiffenpoofs di Yale (il più antico coro a cappella degli Stati Uniti, fondato nel 1909), è molto soddisfatto della sua prima parte di carriera da giocatore di basket professionistico, finora tutta sviluppata in Italia: «Qui si sta benissimo. Il tempo è buono, il cibo eccezionale, la gente affettuosa. Non potrei chiedere di meglio».

Sherrod ha importato nella natia Bridgeport la dieta mediterranea, non facendo alcuna fatica a farla accettare alla sua famiglia (genitori e tre sorelle): «Scoprire il vostro olio extra vergine mi ha cambiato il modo di alimentarmi. Anche la mia famiglia ne va pazza. Purtroppo, in America il problema è trovare prodotti italiani di alta qualità, come invece è facile fare in Abruzzo. Sto seriamente pensando, a fine carriera, di mettere su una piattaforma di importazione per far conoscere il vostro olio e lo splendido Montepulciano d’Abruzzo anche nelle mie terre».

Detto delle delizie per il palato, eccoci alle cose buone fatte in campo: «La squadra sta crescendo, giocarci è divertente e siamo tutti molto uniti. La gioventù può essere un problema o una forza. Noi abbiamo avuto il girone di andata per lavorare sui difetti della gioventù e in questa prima fase del girone di ritorno siamo riusciti a trasformare la nostra energia in vittorie. Andiamo avanti così e penso che ci salveremo, togliendoci magari qualche altra soddisfazione».

Sherrod – nonostante i 27 anni – è il secondo più “vecchio” della squadra dopo il veterano e capitano Simone Pierich. Sulla questione, lo statunitense ride e chiosa: «E chi se lo aspettava, di tornare al college! Scherzi a parte, c’è una bella atmosfera e per me è motivo di orgoglio e responsabilità provare a essere un punto di riferimento per tanti compagni di squadra giovani e pieni di talento, che vogliono migliorare».



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