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STING E I POLICE: IL PUNK E L’ISPIRAZIONE DEL REGGAE.

Un frammento dal libro su Sting, firmato da Paul Carr e pubblicato da Galaad Edizioni.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdě, 05 Aprile 2019 - Ore 18:00

[Pagine 120, 121.]

Probabilmente i Police non ne subirono l’influenza filosofica, ma furono ispirati dal reggae a livello musicale, un relazione in cui le linee di basso di Sting giocavano un ruolo essenziale. A proposito della «connessione fra l’energia del punk e forme musicali più raffinate», Sting rifletteva:

Volevo prenderlo [il punk] e colmare il divario fra le interessanti variazioni accordali e armoniche e questa energia scatenata. Alla fine ci riuscii ascoltando il reggae. Soprattutto Bob Marley. Vedevo una connessione ritmica fra il basso frenetico del punk e i vuoti del reggae. Allora decisi di provare a scrivere canzoni che unissero questi due stili così apparentemente diversi.

IL LIBRO
Figlio del Nordest proletario inglese, Gordon Sumner, alias Sting, manterrà con l’ambiente d’origine rapporti difficili, prima rinnegandolo, poi, ormai famoso, tornandovi per farne costante motivo di ispirazione. Il punto di partenza e di arrivo della sua radiosa parabola è la cittadina operaia di Wallsend, otto chilometri da Newcastle, rete di grigie casette a schiera occupate da minatori e operai di cantieri navali, cui dedicherà The Last Ship, musical del 2013 che rivisita quei luoghi, i loro abitanti, la controversa relazione col padre. Nel lungo intervallo tra queste due sponde c’è tutta la prolifica serie di avventure umane e musicali che compongono il ritratto di una rockstar dall’identità prismatica: socialista multimiliardario, generoso ecologista e alfiere dei diritti umani bersagliato dai critici che intravedono nel suo impegno pubblico clamorose operazioni mediatiche, artista colto, raffinato e insieme popolare. Sting inizia la sua ascesa al successo planetario come bassista di un gruppo jazz-rock di Newcastle, i Last Exit, e quando approda a Londra, in piena temperie punk, inventa con i Police uno stile personalissimo, fondendo sonorità new wave, jazz, punk-rock e ritmi reggae. Paul Carr, in un’opera eclettica, egregiamente documentata, fa luce sui nodi salienti della carriera artistica e della vita privata del suo celebre conterraneo. Ne esplora trionfi, crisi profonde, processi creativi. Sotto il luccichio frastornante del divo emerge il ritratto di un uomo fedele, nonostante tutto, a se stesso, appartato quanto osannato, che in un maturo giorno autunnale si ritrova inaspettatamente nel cuore della propria infanzia, dove a cantare rimangono solo le voci di lontane memorie.

L’AUTORE
Paul Carr è docente di musica popolare presso l’Università del Galles meridionale e si occupa, in particolare, di musicologia, industria della musica e pedagogia musicale. Musicista lui stesso, ha partecipato a tour e registrato con vari artisti, tra i quali The James Taylor Quartet e il sassofonista americano Bob Berg.

Paul Carr
STING
Ritorno ai cieli del nord
Dai Last Exit a The Last Ship

Traduzione di Michele Piumini
Galaad Edizioni – 2018 – 264 Pagine, 17,90 Euro.


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