Iwan Bisson, “Italia Basket Hall Of Fame” dal 2015 e vincitore a Varese di 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe dei Campioni, 5 Scudetti e 2 Coppe Italia, dice la sua sulla stagione del Roseto appena conclusa: «Intanto, va detto che è stato un campionato fantastico per merito di questi ragazzi che hanno giocato con una intensità ammirevole e che già dal precampionato mi colpirono».

In effetti, Bisson affermò a inizio torneo che gli Squali avrebbero fatto divertire i propri tifosi, quando era più lo scetticismo. Il campione, che con l’Italia ha vinto 2 Medaglie di Bronzo agli Europei e partecipato a 2 Olimpiadi, si schermisce: «È vero, ero fiducioso, ma certo non avrei pensato addirittura ai playoff. Questo aumenta i meriti della squadra e dello staff tecnico».

Bisson, che nella stagione appena conclusa ha commentato le partite casalinghe in telecronaca, guarda già al futuro: «Ovviamente, i più bravi se ne andranno, come logico in una squadra che ha quasi per missione quella di lanciare nuove leve. Spero che arrivino altri giocatori interessanti, come lo è stato ad esempio Akele quest’anno, per rimpiazzare chi partirà e spero che capitan Pierich possa restare a fungere da preziosa chioccia e anche da regista aggiunto, perché quando lui era in campo la differenza si vedeva chiaramente».

L’ex lungo di Varese e della Nazionale scommette su un nome per il prossimo anno: «A me piace Jordan Bayehe, che è un lungo che può migliorare tanto e spero che il prossimo torneo, a Roseto, sia quello della sua consacrazione, così come spero che Lazar Nikolic possa migliorare il suo tiro e implementare la sua visione di gioco, per il bene della sua carriera e del Roseto».

Ieri, Bisson è stato ospite al Premio Nazionale Prisco, svoltosi al Teatro Marrucino di Chieti, dove ha rivisto dopo 43 anni Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter. L’ex giocatore ha chiosato: «Marotta iniziò nel Varese di Serie B di cui divenni presidente, nell’ultimo anno da giocatore di basket a Varese. Aveva 19 anni, faceva i lavori più umili ed era sempre aggiornatissimo su tutto. Si vedeva dalle piccole cose che sarebbe diventato un leader».

Bisson ha pure incontrato Giovanni Galeone, amante del basket, che implementò la difesa a zona nel calcio ispirandosi al basket e che a Udine seguiva gli allenamenti dello stesso Bisson quando giocava nella squadra friulana.

ROSETO.com > Archivio
15 aprile 2017
Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
TUTTI I COLORI DEL BIANCONERO
Un pomeriggio dalle parti della Juventus, fra Max Allegri e il disco di Brandon Sherrod, il libro sul Roseto Sharks e Beppe Marotta che ritrova Iwan Bisson.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16140