Serie A2 Est – Roseto Sharks
LEONARDO CIRIBENI: DA PICCOLO TIFAVO ABDUL-RAUF E MARTINEZ!

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo domenica 23 giugno 2019.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Luned́, 24 Giugno 2019 - Ore 15:30

«Storia, calore e passione».

Queste sono le prime tre parole associate a Roseto da parte di Leonardo Ciribeni, esterno di 190 cm e 27 anni: secondo veterano della squadra dopo capitan Simone Pierich.

Marchigiano di Porto Sant’Elpidio, Ciribeni era di casa al PalaMaggetti da ragazzino, seguendo gli Sharks di Serie A. Tanto che ricorda: «Venivo spesso a vedere le partite e due giocatori mi impressionarono clamorosamente: Mahmoud Abdul-Rauf e Jack Martinez. Rauf mi ha letteralmente ipnotizzato e mi rimarrà sempre impressa la semplicità con cui tirava da 3 punti con la mano in faccia: eccezionale!».

E un tiro galattico, come quello del “Califfo del Lido delle Rose”, di certo gioverebbe a Ciribeni, che è più giocatore da alte percentuali nel tiro da 2 punti, visto che a Caserta, lo scorso campionato in Serie B, segnava quasi 4 canestri ogni 6 tentativi (65%), mentre da 3 punti la percentuale era del 33% con 2,4 tentativi a partita.

Il nuovo Squalo dice di sé: «Sono un giocatore principalmente altruista, cui piace far divertire i propri compagni di squadra e che si adatta un po’ a tutte le esigenze. La cosa che amo più fare in campo è l’uno contro uno, anche se il prossimo campionato a Roseto dovrò trovare delle alternative».

Già, perché Leonardo sa che nel ruolo di “2” troverà quasi sempre atleti americani e non sarà facile metterla sul fisico.

Atleta ruspante, Campione Under 17 nel 2009 con Pesaro, ha giocato in cadetteria a Fossombrone, Anagni e Riva del Garda per poi arrivare nel’attuale A2 con Capo d’Orlando, ancora under. Poi ancora cadetteria a Montegranaro, San Severo e – lo scorso anno – Caserta, dove ha giocato 30 partite di stagione regolare a 13,4 punti, 4,3 rimbalzi e 2,3 assist in 28,2 minuti di media.

A Roseto, Ciribeni ritroverà Raffaele Rossi, responsabile del settore giovanile, a proposito del quale ricorda: «Ho vissuto anni indimenticabili con lui. Partivamo ogni pomeriggio in treno per andare ad allenarci a Pesaro, tornando la sera tardi. Lui mi doveva sopportare e non era facile!».

Dei futuri compagni di squadra conosce capitan Pierich, che onora così: «L’ho incontrato quando lui giocava in A2 e io, under, guardavo».

Circa il ruolo di guardia titolare che D’Arcangeli intende affidargli, conclude: «Il coach mi ha dato un ruolo molto importante e io sono pronto per ricambiare la sua fiducia. Sarà una sfida affascinante».



Stampato il 03-29-2024 16:06:45 su www.roseto.com