Serie A2 Est – Roseto Sharks
GIACOMO ROSSI: OCCHIO A CIRIBENI E NIKOLIC...

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo giovedě 15 agosto 2019.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 17 Agosto 2019 - Ore 10:45

Giacomo Rossi, lo scorso campionato direttore sportivo e in questa stagione general manager degli Sharks, è l’ombra di coach Germano D’Arcangeli che segue da anni alla Stella Azzurra.

Il dirigente, originario di Siena, traccia un bilancio della prima fase di preparazione precampionato: «Abbiamo cominciato prima di tutti: sinceramente non ricordo squadre di A1 o A2 che abbiano cominciato il 5 di agosto. Però possiamo dire che questi giorni in più hanno significato davvero tanto, perchè abbiamo ragazzi che provengono da mondi e realtà diverse e quindi era necessario inserirli subito, tutti nella stessa pagina del libro dal punto di vista morale e attitudinale, ancor prima di quello tecnico. Adesso siamo già un gruppo che lavora 7-8 ore al giorno».

Buona e salubre l’aria che si respira nel gruppo, secondo il general manager: «Avendo una squadra così giovane, c’è entusiasmo e voglia di dimostrare le proprie capacità. Insomma: quell’atmosfera di sfida e competizione che produce miglioramenti più rapidi. Diciamo che nessuno si risparmia».

Squali giovanissimi, ma concentratissimi a dispetto dell’età, come spiega il dirigente: «Il sentimento predominante è la concentrazione. Da un gruppo di ragazzi forse non è la prima cosa che ti aspetti, ma tutti quanti stanno cercando di farsi trovare pronti in ogni momento e in situazioni che alcuni di loro non avevano mai visto. Ora è il momento di capire, arrivare al limite e magari sbagliare, ma comunque imparare».

Qualcuno ha colpito più degli altri Rossi, che chiosa: «Il primo è Ciribeni, che non conoscevo di persona e devo ammettere che è un ragazzo fantastico e sarà uno dei cardini del gruppo. Ha la semplicità, la professionalità e l’umiltà che servono a questo Roseto. Poi c’è Nikolic, che conoscendolo invece da quando era tredicenne ho mai visto così sereno, soprattutto nel gestire le emozioni e le situazioni. La scorsa stagione per lui è stata importantissima, si è trovato sulle montagne russe tra alti e bassi, ma alla fine era un diciannovenne alla prima stagione senior. Credo abbia analizzato tutto a mente fredda e sia clamorosamente migliorato, perché nessuno alla sua età può crescere senza passare attraverso gli errori».

Una cosa sorprende, paradossalmente, il GM che chiude con un sorriso: «Vedere coach D’Arcangeli sereno. Forse mi dovrei preoccupare!».



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