Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO-UDINE: LE PAGELLE DEL PROFESSOR LORENZO SETTEPANELLA.

I voti ai giocatori del Roseto, sconfitti dai friulani.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 06 Ottobre 2019 - Ore 23:45

ROSETO 74
UDINE 87

Parziali: 26-15; 14-27 (40-42); 19-25 (59-67); 15-20 (74-87).
La partita e le foto su ROSETO.com.

http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=17835

KHADEEM LATTIN 5
Regala un paio di isolate fiammate solo ed unicamente nei minuti in cui il dirimpettaio Beverly, che sistematicamente lo sovrasta, è richiamato in panchina da causa dei falli. Per il resto non vede palla praticamente mai ed è da salvare solo il suo lavoro a rimbalzo (9, in quasi 33 minuti). Da rivedere, specie perché non incontrerà tutte le domeniche avversari come Beverly.

LEO MENALO 5
15 minuti senza incidere, ma non è aiutato né dal minutaggio, né dalla ripartizione dello stesso (gioca i primi 11 minuti e gli ultimi 4, con oltre 20 giri di lancetta consecutivi di panchina). Ma qui il talento c'è, in abbondanza, e il ragazzo avrà un futuro radioso. Resta però da capire se possa, al momento, a 17 anni, garantire i picchi e la continuità di rendimento di uno straniero vero.

ANTONIO DE FABRITIIS 5,5
Colpisce dalla distanza mostrando buona mano, ma se è costretto a costruirsi il tiro tutta la sua pericolosità periferica subisce una drastica riduzione. Le due micidiali boiate che combina nell'ultimo quarto derivano da questo aspetto. Puro giocatore di sistema, all'interno di un contesto in cui il sistema non esiste.

ARISTIDE MOUAHA 5
Carica a testa bassa come un pitbull cercando di creare per sé e per i compagni, ma va solo a destra e la mette unicamente sul piano fisico. Non è poi pienamente consapevole della conclamata ignoranza delle proprie mani, perché se non c'è da vergognarsi per lo 0/2 da tre punti, per l'1/7 dalla lunetta, francamente, sì.

ABRAMO CANKA 7
La feroce determinazione difensiva nei confronti di Cromer ed un'inaspettata precisione offensiva (13 punti con 5/9 dal campo in 28 minuti), segno di indubbi miglioramenti, calamitano meritati applausi e costituiscono, al pari della gara di Bayehe, la miglior notizia per gli Sharks usciti con le ossa rotte dal confronto con Udine.

LAZAR NIKOLIC 4,5
Un paio di jumper e l'impegno difensivo non lo assolvono dai soliti peccati. Assoluta mancanza di pericolosità offensiva e croniche indecisioni rischiano di essere un lusso che gli Sharks, specialmente in una stagione come questa, non possono permettersi. E i tre, quattro mattoni sciaguratamente lanciati verso il canestro friulano oltre che un paio di airball, puri episodi di porno basket, rimangono inaccettabili da parte di un giocatore di serie A.

JORDAN BAHEYE 7,5
Senza dubbio alcuno il migliore in campo per D'Arcangeli. Molto attivo ed intraprendente fin dalle primissime battute (10 punti nel solo primo quarto), giocando con profitto in post alto per evitare di sovrapporsi con Lattin, e fornendo un buonissimo contributo anche a rimbalzo. Una gara assai intensa, intelligente, ricca di fiducia nei propri mezzi (17 punti con 6/10 dal campo, con 2/3 nel tiro pesante, e 6 rimbalzi, in 25 minuti), intaccata solo dai falli. Tanto migliorato rispetto alla scorsa stagione.

SIMONE PIERICH 4
Un 3 punti al primo pallone toccato, poi una interminabile serie di errori sia in fase di impostazione che al tiro (2/11 dal campo in 20 minuti). Una serataccia, figlia anche di una condizione fisica non ottimale, ma ci può stare.

COACH GERMANO D'ARCANGELI 5
Sa che le speranze di portarla a casa contro un avversario che gioca veramente a pallacanestro coincidono unicamente con la possibilità di tenere un ritmo forsennato, sbagliando poco o niente. Ma dopo i primi 10 minuti di difesa feroce e proficuo run and gun (5/7 da 3 punti nel primo quarto), al calare del fiato e delle percentuali, e passato lo stordimento dei friulani, i suoi Sharks finiscono per arenarsi sui fondali. Non convince la gestione del minutaggio di Menalo, specialmente in una serata in cui non fa canestro nessuno (Nikolic 4/11, Pierich 2/11, Mouaha 2/6), e non piace un attacco che, quando è costretto ad eseguire a velocità più bassa, fa una fatica enorme a spremere punti e non riesce a provocare l'uscita per falli di né Zilli, né Beverly, a lungo in campo con 4 penalità a testa. Per non parlare dell'imbarazzo mostrato nell'attaccare la zona di Ramagli, parsa ai suoi un rebus irrisolvibile. Non è sicuramente Udine l'avversario che gli Sharks devono battere nella corsa alla salvezza, ma i primi segnali non sono stati proprio incoraggianti.





Stampato il 04-30-2024 08:16:41 su www.roseto.com