Serie A2 Est – Roseto Sharks
FRA PLATOON SYSTEM E LEADERSHIP

Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 5 novembre 2019.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 06 Novembre 2019 - Ore 10:06

Dalla zona playoff a quella playout nel giro di una settimana, dall’elogio del “platoon system” alla ricerca di un leader nel giro di sette giorni.

È quel che è successo agli Sharks, che dopo la partita persa con l’onore delle armi a Verona, nella quarta di campionato, hanno infilato due sconfitte casalinghe consecutive contro San Severo e Mantova, mostrando preoccupanti segnali di involuzione.

E siccome lo sport – e il basket in particolare, visto che non prevede il pareggio – è uno degli ultimi settori in cui se vinci hai ragione e se perdi hai torto e non si può buttarla in politica, dopo la bruttissima prova offerta dal Roseto contro il Mantova, c’è stata una riunione fra il patron Cimorosi, il presidente Norante e il general manager Giacomo Rossi. Oggetto? L’involuzione della squadra, appunto.

Coach D’Arcangeli, in sala stampa, ha difeso il suo progetto e, come sempre, offerto il petto alle critiche. L’allenatore degli Squali non è simpatico a una parte della tifoseria, che dal primo giorno lo vede come un usurpatore, e questo rende il lavoro dopo una sconfitta ancor più difficile vista la pressione. Per questo è un bene che la squadra sia tornata ad allenarsi a Roma.

Purtroppo, due sconfitte hanno ridato fiato ai contestatori in servizio permanente effettivo della partnership Roseto/Stella Azzurra e questo, invece, non è un bene.

La squadra perde e il coach ha le sue colpe, certo, ma allora quando lo scorso campionato ha conquistato i playoff, risultando la più bella sorpresa del campionato, avrebbe meritato qualche applauso convinto da chi ha invece sempre negato ogni merito a una compagine che oggi, pur avendo 4 punti, mostra alcune criticità sia tecniche sia psicologiche.

Infatti, il Roseto è la squadra peggiore del girone sia nel tiro da 3 punti (26%) sia nei tiri liberi (65%), nonostante sia la prima per rimbalzi (40,4 a partita, dei quali 25,7 difensivi e 14,7 offensivi).

L’enorme vitalità di una rotazione profonda (il “platoon system”) va bene quando i giocatori eseguono il piano partita e trovano il canestro, ma diventa un boomerang quando nessuno segna e non c’è un leader di riferimento pronto a caricarsi la squadra sulle spalle.

Il paragone con i giocatori dello scorso anno, ruolo per ruolo, evidenzia come il 17enne Menalo non sia ancora adeguato al livello della A2 come lo era Person, mentre Lattin è un gradino sotto il rendimento di Sherrod che ha sostituito. Nulla può dirsi del sostituto di Akele, visto che l’infortunato Oliva non ha finora mai giocato, mentre Ciribeni e De Fabritiis, ingaggiati per sostituire Rodriguez, sono stati limitati da infortuni e, salvo due buone prestazioni di De Fabritiis coincise con le due vittorie, al momento restano da valutare.

L’impressione è che la società utilizzerà le partite di Montegranaro e Orzinuovi, per vedere se il Roseto saprà guarire dalle proprie paure e tornare a vincere, oppure se sarà necessario ingaggiare un cannoniere americano.



Stampato il 03-28-2024 22:54:16 su www.roseto.com