Serie A2 Est – Roseto Sharks
NICOLA GIORDANO: UN VIOLINO CON LA VOCE DA CONTRABBASSO.

Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO Abruzzo del 11 febbraio 2020.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 12 Febbraio 2020 - Ore 10:45

Nicola Giordano, 17 anni il prossimo 21 luglio, veneto di Marghera, play-guardia di 184 centimetri, è un violino dotato della voce ruvida del contrabbasso.

Nella vittoria del Roseto contro il Piacenza, il ragazzino è stato determinante giocando 38 minuti, nel corso dei quali ha segnato 14 punti (il suo massimo finora in carriera in A2), aggiungendo 3 rimbalzi e 2 assist.

Oltre alle cifre, evidenti nella loro bontà, il giovane che non vuole essere trattato da bambino ci ha messo una grinta eccezionale, evidentemente ricordandosi della sua partita da quindicenne, lo scorso 7 aprile 2019 in Roseto-Verona, quando per la prima volta si attaccò con costrutto ai garretti dello statunitense Jazzmar Ferguson, ritrovato domenica con la maglia del Piacenza.

Giordano ammette che la sua prestazione ha fatto leva sul positivo ricordo della vittoria dello scorso campionato contro Verona e della sua gagliarda prova difensiva, dichiarando: «All’inizio avevo un po’ di pressione, perché cercavo di replicare la medesima prestazione dello scorso campionato. Poi, con il passare dei minuti, ho cercato di non pensarci più, difendendo con tutte le energie che avevo».

Fra le immagini emblematiche del successo rosetano, c’è pure quella, nell’ultimo quarto e in un momento decisivo, in cui Giordano, gravato di 4 falli, difende spalle a canestro contro il fuoriclasse Mike Hall, grosso il doppio di lui, tenendolo e costringendolo a sciupare palla. Una soddisfazione per Nicola, che chiosa: «Nonostante i miei 4 falli, su quella difesa non mi sono tirato indietro. Ho pensato fosse un piccolo, provando a fermarlo mettendoci il petto e direi che è andata bene».

Altro momento da ricordare, la tripla frontale di tabella segnata nel terzo quarto, a proposito della quale il giovane scuola Stella Azzurra osserva: «Non ho pensato, ho preso e tirato sperando che andasse dentro. Pensarci troppo porta al rischio di sbagliare, anche se in quella tripla di tabella c’è stato un pizzico di fortuna».

Circa il ritorno del Roseto alla vittoria dopo 7 sconfitte consecutive, Giordano riflette: «Abbiamo parlato in squadra, ma direi che più che altro eravamo stanchi di perdere, per cui la nostra voglia è venuta fuori contro Piacenza. Il ritorno in squadra di Mitja Nikolic ci ha dato una grandissima mano e tutti abbiamo ritrovato una energia dentro noi stessi che da tanto non riuscivamo a mettere in campo».

Sul suo ruolo in squadra, il sedicenne osserva: «So di essere il più giovane, ma cerco di non pensarci mettendomi sullo stesso piano dei miei compagni di squadra e assumendomi le stesse responsabilità. Non voglio essere trattato da bambino, ma come un giocatore professionista».

Beniamino del pubblico rosetano, Giordano conclude sorridendo: «Ringrazio di cuore il pubblico, per come mi vuole bene. Io sento il loro affetto e quando gioco metto ogni energia in campo, dando tutto quello che ho. Forse questo mi è riconosciuto dai tifosi».







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