Serie A2 Est – Roseto Sharks
IMPASSE CAMPIONATO: IL PIANO DEL ROSETO PER RIPARTIRE LA PROSSIMA STAGIONE.

Con l’emergenza Coronavirus che aumenta, la proposta degli Sharks potrebbe essere un modo per salvaguardare i risultati finora maturati e concentrarsi sul futuro. Il comunicato e la lettera alle società.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 20 Marzo 2020 - Ore 23:00

Con l’Italia scossa dalla tragedia dovuta al Coronavirus, in campo cestistico continua da un paio di settimane un dibattito su cosa fare dei vari campionati nazionali 2019/2020, che al momento sono tutti bloccati (si è fermata pure la Turchia), insieme a Eurolega e NBA.

In Serie A2 Est, il Roseto Sharks e l’Urania Milano sono le uniche due squadre ad aver disputato tutte le 26 partite della stagione regolare. Tutte le altre devono recuperare almeno una partita, mentre Forlì, Piacenza, Imola, Montegranaro e Orzinuovi ne devono recuperare due. Il Roseto ha oggi 16 punti, occupando il penultimo posto e tenendo dietro il solo Orzinuovi (che però ha 2 partite da giocare) a 14 punti.

Quando tutte le squadre termineranno i recuperi, dovrebbe essere emessa la classifica della stagione regolare che dovrebbe portare ai 6 turni della fase a orologio, terminata la quale ci dovrebbero essere playoff, playout e le prime retrocessioni dirette. Il condizionale è però quanto mai d’obbligo, visto che l’Italia è bloccata, sport compreso, fino al 3 aprile e al momento non si sa quando l’emergenza Coronavirus sarà superata.

Dunque, come finirà la stagione? Nessuno può dirlo, come ha dichiarato lo stesso presidente della Lega Nazionale Pallacanestro, Pietro Basciano: «La prima scadenza è il 3 aprile, fissata da CONI e FIP. Non mi sento di dire per tornare in campo, ma come data nella quale il Governo confida di vedere contenuta l’emergenza, valutando l’efficacia delle misure intraprese. Se lo scenario sarà questo, come tutti ci auguriamo, è ipotizzabile pensare ad una ripresa dell’attività nel giro di una settimana-dieci giorni, per dare tempo alle Società di calarsi nuovamente in un clima agonistico. Ma la prudenza è più che d’obbligo. Salvaguardare la validità della stagione è l’obiettivo di tutti, cercando di capire quante date resteranno a disposizione e valutando la possibilità di allungare la stagione nel mese di giugno, se le Società daranno disponibilità. E da lì capire se le formule di Serie A2 e Serie B possono essere salvaguardate: integralmente, parzialmente, o con necessarie revisioni. Qualunque scenario non è realistico, finché non sapremo quando l’attività potrà riprendere. L’unica certezza è che si cercherà il più possibile di salvare la stagione, nel rispetto di ciò che finora ha espresso sul piano sportivo».

Anche la Federazione Italiana Pallacanestro, con il presidente Petrucci, punta alla continuazione di tutti i campionati, anche se attualmente nessuno sa quando l’emergenza Coronavirus finirà e quando le squadre potranno tornare ad allenarsi.

In questa situazione, spicca la posizione controcorrente del Roseto Sharks, che con il suo presidente, Antonio Norante, ha emesso il 13 marzo 2020 un comunicato stampa chiedendo lo stop immediato del campionato per puntare, con ottimismo e speranza, già alla prossima stagione. Il sodalizio cestistico rosetano è stato il primo a “metterci la faccia”, uscendo alla scoperto con un documento articolato che offre un contributo e alcune proposte, scrivendo una lettera a tutte le società di basket (il comunicato e la lettera sono riportati integralmente in calce all’articolo). La presa di posizione del Roseto è avvenuta ufficialmente intorno alle 18.30 del 13 marzo 2020, dopo che – alle 17.30 circa – la Lega Nazionale Pallacanestro aveva diffuso un comunicato stampa alla fine del Consiglio Direttivo, parlando di desiderio unanime di portare a termine la stagione. Evidentemente, questo desiderio non era unanime, come hanno poi dimostrato le varie prese di posizione anche di altre società di Serie A2 e Serie B.

Il Roseto nel suo documento ha elogiato il presidente Petrucci, definendolo “unico dirigente sportivo italiano di livello internazionale” e spingendolo a prendere decisioni finalizzate al congelamento della stagione, proponendo anche una formula per ricominciare, nel campionato 2020/2021, con i punti attualmente detenuti in classifica, in modo da rispettare il verdetto dei campi della finora incompleta stagione 2019/2020.

La presa di posizione del Roseto ha però fatto infuriare sia la Lega sia la Federazione, con il presidente Petrucci che ha definito patetici i tentativi di alcune società (e tra queste il Roseto è quella che ha preso la posizione più chiara) di voler sospendere i campionati, trovandosi in condizioni economiche o di classifica critiche.

Il presidente Antonio Norante ha incassato il rimbrotto federale, ma ha rilanciato convinto: «A Roseto il basket esiste da 99 anni e nessuno può mancare di rispetto alla storia cestistica della nostra città. Noi siamo stati semplicemente i capofila di una serie di società desiderose di andare verso una fine anticipata della stagione, per pianificare il futuro in questo momento così difficile. Nei prossimi giorni, dovremmo diffondere un comunicato congiunto delle società che la pensano come noi. Perché le battaglie di principio vanno combattute e noi lo avremmo fatto anche se fossimo stati soli».

Insomma: il Roseto continua per la propria strada, mandando un messaggio: tante società la pensano come noi, anche se siamo stati i primi a metterci faccia a firma. Adesso il problema è evitare che il Roseto possa essere additato al pubblico ludibrio dai poteri forti del basket, con eventuali ripercussioni in campo agonistico.

Intanto, l’emergenza Coronavirus non tende a placarsi, anzi aumenta. Cresce perciò lo sconcerto nel mondo del basket, visto che quasi certamente le misure restrittive proposte dal Governo saranno prolungate oltre il 3 aprile 2020. Intanto, molti giocatori stranieri hanno fatto ritorno in patria e le società hanno sospeso gli allenamenti.

In questo articolato contesto, la Lega Nazionale Pallacanestro ha svolto riunioni in videoconferenza giovedì 19 e venerdì 20 marzo 2020, parlando con Virginio Bernardi, presidente dell’Associazione Procuratori, e il giorno dopo con il presidente del sindacato allenatori (USAP), Gianni Zappi, e il presidente e il vice presidente del sindacato giocatori (GIBA), Alessandro Marzoli e Mario Boni.

Le riunioni hanno avuto come oggetto la valutazione di strategie comuni in un momento estremamente complesso, nonché anomalo, per la salute nazionale e della pallacanestro italiana. Tutte le parti in causa, ovviamente hanno dichiarato l’obiettivo comune di individuare percorsi che possano salvare la stagione. Solo che, al momento, manca il fattore più importante per la valutazione di cosa fare e cioè il tempo. Quando si potrà tornare ad allenarsi? In quanti giorni le squadre potranno rimettere insieme giocatori italiani e stranieri e tornare a un livello di forma accettabile?

Insomma: si attende l’unico sviluppo oggi determinante e cioè l’evolversi della pandemia. Poi saranno Governo e Coni a dare le direttive entro le quali Federazione e Lega si muoveranno.

Più i giorni passano, però, e più cresce lo schieramento di chi suggerisce di dichiarare conclusa la stagione sportiva, per concentrarsi esclusivamente sul campionato 2020/2021 e avere più tempo per assorbire gli enormi danni economici, che la pandemia ha portato anche nello sport.

Il presidente federale Petrucci, che troppo presto ha etichettato come patetico il tentativo di fermare la stagione da parte di società che rischiano la retrocessione, rischia di doversi ricredere di fronte allo svilupparsi degli eventi, anche perché i 99 anni di storia cestistica rosetana sono la miglior garanzia contro ogni possibile strumentalizzazione dell’emergenza da parte della dirigenza, che per prima ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto in modo trasparente.

Staremo a vedere.

ROSETO SHARKS
Comunicato Stampa

STOP IMMEDIATO AL CAMPIONATO E, CON OTTIMISMO E SPERANZA, PENSIAMO GIA' ALLA PROSSIMA STAGIONE
A causa della diffusione del Covid-19, che ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare la situazione pandemica, riteniamo che sia giunta ormai l'ora di prendere decisioni importanti e di assumersi ognuno la responsabilità di scelte indifferibili anche in ambito sportivo a tutela di tutti, compresi atleti e addetti ai lavori, anche loro madri e padri di famiglia con gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Tutto ciò anche in considerazione al fatto che non si intravede neanche lontanamente quando si potrà uscire da questa emergenza tant'è che il direttore generale dell'OMS ha affermato di prevedere nelle settimane a venire un aumento del numero dei casi, ipotesi che si sta già verificando in Italia.
A proposito di decisioni va elogiato il Presidente della FIP, Gianni Petrucci, il quale, unico dirigente sportivo italiano di livello internazionale, dimostrando tutta la sua riconosciuta autorevolezza, ha dato prova ancora una volta di avere i cosidetti attributi richiamando l'intero basket europeo ad assumere decisioni inequivocabili ed univoche in questo caos di incertezza generale, richiedendo concretezza e sottolineando che la salute viene prima di ogni competizione sportiva.
Per cui in questa drammatica situazione qualcuno ci dovrebbe spiegare che senso ha ancora continuare a parlare di possibili soluzioni per concludere i campionati, proprio mentre si scoprono casi di coronavirus nel mondo dello sport e addirittura la NBA mette da parte gli interessi  economici sospendendo tutte le gare.
Non si può più perdere tempo correndo dietro ad ipotesi di fantasia ma bisogna avere il coraggio e il dovere morale e civico di prendere la decisione di fermare tutto "cristallizzando" le classifiche così come sono oggi nella speranza di poter ripartire la prossima stagione magari recuperando nel prossimo mese di Settembre gli incontri che non si sono potuti disputare e determinando in questo modo la classifica con cui iniziare il campionato 2020/2021. D'altra parte ad oggi non sono state definite nè le promozioni nè le retrocessioni.
Di fronte all'emergenza mondiale rappresentata dal Coronavirus, che sta mietendo migliaia di vittime anche nel nostro paese costringendo tutti a sacrifici anche economici,  cosa volete che possa interessare agli italiani, sportivi compresi, se si rimanda tutto al prossimo campionato?
Senza dimenticare che, se non ci si concentra immediatamente su soluzioni in grado di tutelare la sopravvivenza delle società sportive garantendo chi lavora nello sport, l'intero sistema rischia di collassare e di non riuscire a riprendersi più. Come si fa a non rendersi conto delle estreme difficoltà che stanno attraversando anche gli imprenditori e le aziende che hanno creduto nello sport, le società per i mancati incassi e per i contratti sottoscritti con sponsor che stanno risentendo direttamente ed indirettamente dell'attuale crisi causata dall'emergenza sanitaria. Ci chiediamo come sia possibile che ci sia ancora qualcuno che non si rende conto di quello che sta accadendo in questi giorni e continui a pensare alla ripresa degli allenamenti, giocare a porte chiuse o altre assurdità di questo genere. Fortunatamente il numero uno dello sport italiano, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, ha capito molto bene lo stato in cui rischia di trovarsi l'intero settore sportivo tant'è che ha giustamente richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell'annunciato piano di sostegno economico che si sta definendo in questi giorni.
Chi pensa che l'emergenza si possa concludere in due o tre settimane vive in un altro mondo, considerando che la scienza non sa rispondere a chi chiede quando sarà pronto un efficace vaccino.
In un momento come questo lo sport deve passare in secondo piano mentre bisogna essere tutti concentrati ad affrontare una vera e propria battaglia che solo restando uniti e compatti riusciremo a vincere anche adottando misure straordinarie tenuto conto della straordinarietà del periodo che stiamo vivendo. Oggi, in ambito sportivo, possiamo solo pensare, con ottimismo e speranza, a pianificare il dopo coronavirus e dovremo farlo senza indugi altrimenti si rischia di perdere altro tempo prezioso impedendo al Governo, alle istituzioni sportive, alle società, ai tesserati e a tutti gli altri addetti ai lavori di assumere a loro volta decisioni per far fronte ognuno ai propri impegni e affrontare nel modo migliore  l'emergenza augurandoci che l'attuale situazione possa finire il più presto possibile.

Roseto Sharks
IL PRESIDENTE
Antonio Norante

                           

ROSETO SHARKS
Lettera alle Società di Serie A2 e Serie B

     Ai Sigg. Presidenti delle società di pallacanestro di serie A/2 e serie B
     A causa della diffusione del Covid-19, che ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare la situazione pandemica, riteniamo che sia giunta ormai l'ora di prendere decisioni importanti e di assumersi ognuno la responsabilità di scelte indifferibili anche in ambito sportivo a tutela di tutti, compresi atleti e addetti ai lavori, anche loro madri e padri di famiglia con gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Tutto ciò anche in considerazione al fatto che non si intravede neanche lontanamente quando si potrà uscire da questa emergenza tant'è che il direttore generale dell'OMS ha affermato di prevedere nelle settimane a venire un aumento del numero dei casi, ipotesi che si sta già verificando in Italia.
A proposito di decisioni mi sento di elogiare il Presidente della FIP, Gianni Petrucci, il quale, unico dirigente sportivo di livello internazionale, dimostrando tutta la sua riconosciuta autorevolezza, ha dato prova ancora una volta di avere i cosidetti attributi richiamando l'intero basket europeo ad assumere decisioni inequivocabili ed univoche in questo caos di incertezza generale, richiedendo concretezza e sottolineando che la salute viene prima di ogni competizione sportiva.
In questa drammatica situazione qualcuno ci dovrebbe spiegare che senso ha continuare a parlare di soluzioni per concludere i campionati proprio mentre si scoprono casi di coronavirus nel mondo dello sport e addirittura in USA si mettono da parte gli esorbitanti interessi  economici che ruotano attorno alla NBA sospendendo tutte le gare.
Non bisogna più perdere tempo correndo dietro ad ipotesi di fantasia e bisogna avere il coraggio e il dovere morale e civico di prendere la decisione di fermare tutto "cristallizzando" le classifiche così come sono oggi nella speranza di poter ripartire la prossima stagione magari recuperando nel prossimo mese di Settembre gli incontri che non si sono potuti disputare determinando in questo modo la classifica con cui iniziare il campionato 2020/2021. D'altra parte ad oggi non sono state definite nè le promozioni nè le retrocessioni.
Di fronte all'emergenza mondiale rappresentata dal Coronavirus che sta mietendo migliaia di vittime anche nel nostro paese e costringendo tutti a sacrifici anche economici,  cosa volete che possa interessare agli italiani, sportivi compresi, se si rimanda tutto al prossimo campionato ?
Senza dimenticare che, se non ci si concentra immediatamente su soluzioni in grado di tutelare la sopravvivenza delle società sportive garantendo chi lavora nello sport, l'intero sistema rischia di collassare e di non riuscire a riprendersi più. Come si fa a non rendersi conto delle estreme difficoltà che stanno attraversando anche gli imprenditori e le aziende che hanno creduto nello sport e le società per i mancati incassi e per contratti sottoscritti con sponsor che stanno risentendo direttamente ed indirettamente dell'attuale crisi causata dall'emergenza sanitaria. Ci chiediamo come sia possibile che ci sia ancora qualcuno che non si rende conto di quello che sta accadendo in questi giorni e continui a pensare alla ripresa degli allenamenti, giocare a porte chiuse o altre assurdità di questo genere. Fortunatamente il numero uno dello sport italiano, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, ha capito molto bene lo stato in cui rischia di trovarsi l'intero settore sportivo tant'è che ha giustamente richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell'annunciato piano di sostegno economico che si sta definendo in questi giorni.
Chi pensa che l'emergenza si possa concludere in due o tre settimane vive in un altro mondo, considerando che le conseguenze in ambito sanitario e per l'economia mondiale saranno difficilmente quantificabili.
In un momento come questo purtroppo lo sport deve passare in secondo piano mentre bisogna essere tutti concentrati per affrontare una vera e propria battaglia che, solo restando uniti e compatti, riusciremo a vincere anche adottando misure straordinarie tenuto conto della straordinarietà del periodo che stiamo vivendo. Oggi, in ambito sportivo, possiamo solo pensare, con ottimismo e speranza, a pianificare il dopo coronavirus e dovremo farlo senza indugi altrimenti si rischia di perdere altro tempo prezioso impedendo al Governo, alle istituzioni sportive, ai tesserati, alle società e a tutti gli altri addetti ai lavori di assumere a loro volta decisioni per onorare i propri impegni e affrontare nel modo migliore questa drammatica congiuntura augurandoci che l'emergenza possa terminare il più presto possibile.
Pertanto, tenuto conto innanzitutto dei sacrifici a cui sono sottoposti tutti i lavoratori del settore e tutte le società, ritengo utile sottoporvi le proposte che, se saremo d'accordo, chiederemo vengano accolte dal Governo centrale, dal CONI, dalla FIP, da LNP:
1) stop immediato e definitivo del campionato, senza promozioni nè retrocessioni, ripartendo con l'attuale classifica       all'inizio della stagione 2020/2021 (previo svolgimento nel prossimo mese di Settembre dei recuperi relativi alle gare non disputate nell'ultima parte della prima fase di qualificazione). In questo modo la classifica sarà aggiornata definendo la griglia di partenza del nuovo campionato. Così potremo tener conto dei risultati ottenuti sul campo riferiti alla stagione da annullare senza urtare la suscettibilità dei club di vertice nè favorire in alcun modo gli altri (praticamente, per fare un esempio, Ferrara inizierà il campionato già a 30 punti mentre Roseto partirà dagli attuali 16 punti). 
2) applicazione immediata di misure economiche a sostegno dei tesserati e delle società:
    - transazione al 29/02/2020 dei contratti con i tesserati, (atleti, tecnici, collaboratori, ecc...), relativi alla stagione in corso e inserimento da parte del Governo di idonei ammortizzatori sociali nei loro riguardi,(come si sta prevedendo per tutti gli altri lavoratori ed anche  per le attività o le aziende), in modo da bilanciare i mancati compensi per la riduzione del periodo contrattuale dovuto alle difficoltà in cui versano le società a causa della crisi in atto;
    - rinvio delle ritenute erariali e previdenziali, delle imposte dirette e indirette (Iva, Ires, Irap) e di eventuali rateizzazioni in corso;
    - annullamento definitivo della V^ e VI^ rata FIP già sospese e finora rinviate a data da destinarsi;
    - annullamento definitivo della III^ e IV^ rata servizi LNP già sospese e finora rinviate a data da destinarsi;
3) spostamento della presentazione delle liberatorie, rilasciate dai tesserati relativamente ai compensi di Gennaio e Febbraio 2020, a fine Giugno, all'atto di iscrizione alla stagione sportiva 2020/2021;
4) sospensione provvisoria dei lodi arbitrali e delle ingiunzioni di pagamento di competenza della FIP da regolarizzare, anche transattivamente, entro fine Giugno, all'atto di iscrizione alla stagione sportiva 2020/2021.
Nella speranza di aver interpretato le reali esigenze del nostro settore e considerando l'urgenza di assumere decisioni responsabili, resto in attesa di un vostro riscontro che potrete inviare al nostro indirizzo al più presto e, comunque, entro mercoledì 18 Marzo. In questo modo e, nonostante i tempi  ristrettissimi, se vi sarà l'adesione della maggioranza delle società, le richieste saranno consegnate ai diretti interessati per consentirne l'immediata applicazione.
Vi aggiornerò sulle adesioni e su eventuali altri sviluppi relativi a questa iniziativa.
Cordiali saluti.

Roseto Sharks
IL PRESIDENTE
Antonio Norante




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