Emergenza Coronavirus Covid-19
ONCOLOGIA MEDICA DELL’UNIVERSITÀ DELL’AQUILA: IL DOPPIO TRIAGE E IL PLAUSO INTERNAZIONALE.

Giampiero Porzio e il suo team si distinguono per studi pubblicati e supporti forniti all’Associazione Tumori Toscana. E al loro studio plaude pure l’Università di Bristol.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 05 Maggio 2020 - Ore 23:45

L’Oncologia Medica dell’Università degli Studi dell’Aquila ha maturato una consistente esperienza nella gestione delle cure domiciliari oncologiche nel corso di catastrofi naturali, come documentato dalla pubblicazione di lavori su autorevoli riviste scientifiche.

Relativamente a questo setting di cura, la pandemia da Covid-19 sta ponendo problemi simili a quelli affrontati dopo il terremoto del 2009.

In questa fase, l’Oncologia Medica sta supportando l’Associazione Tumori Toscana nell’organizzazione e la gestione del Servizio di Cure Domiciliari Oncologiche nelle città di Firenze, Prato e Pistoia.

In collaborazione con l’MD Anderson Cancer Center di Houston (Texas) è stato elaborato un protocollo, definito di “doppio triage”, adattando al setting domiciliare quanto viene quotidianamente applicato nel day hospital aquilano, che, ad oggi, non ha subito alcuna riduzione della normale attività.

Il protocollo è finalizzato a garantire continuità di cura ai pazienti, tutelando, nello stesso tempo, la salute degli operatori, valorizzando al massimo il ruolo delle infermiere case-manager.

L’esperienza è stata rapidamente pubblicata sul “Journal of Pain and Symptom Management” e sta già trovando applicazione sia in Italia sia all’Estero, in particolare in centri di Oncologia cileni, argentini e canadesi.

Una recente pubblicazione dell’Università di Bristol ha riconosciuto l’originalità del protocollo, considerandolo uno dei due “innovative treatment” finora proposti nella gestione delle cure domiciliari in corso di pandemia.

Giampiero Porzio – oncologo che in gioventù allenò il Roseto Basket in cadetteria – ha così commentato: «Come nel basket, anche nell’oncologia è importante giocare con compagni di valore. In questo caso, lo scambio quotidiano di esperienze ed opinioni con i miei Colleghi aquilani e fiorentini ci ha consentito di mettere a punto un protocollo che si è rivelato applicabile ed efficace. Poi, Eduardo Bruera – che, per inciso, sta alle cure palliative oncologiche come Michael Jordan sta al basket – ci ha messo il canestro vincente. Direi un buon gioco di squadra, per giocare una partita difficile».







Stampato il 04-26-2024 00:15:46 su www.roseto.com