Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO ‘COVERCIANO DEL BASKET’ PER NON VENDERE LA A2: L’APPELLO DI ETTORE CIANCHETTI.

Il Presidente della ripartenza dell’attuale ciclo, invoca un sistema capace di reggersi facendo basket 365 giorni l’anno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 20 Maggio 2020 - Ore 12:00

«Roseto deve restare in Serie A2, costruendo un sistema in grado di valorizzare il basket ogni giorno dell’anno. Per questo mi appello a imprenditori e istituzioni, affinché supportino un sodalizio che nel 2021 compirà 100 anni di storia».

Parola di Ettore Cianchetti, lucido e preciso come deve essere un chirurgo che negli anni ha salvato la vita a tante donne, in qualità di direttore del Centro senologico dell’ospedale Bernabeo di Ortona.

Cianchetti è stato il presidente della rinascita dell’attuale Roseto nella stagione di C2 2009/2010, quando la squadra vinse il campionato aprendo un ciclo che ha consentito poi – grazie a due ripescaggi per altrettanti secondi posti e a una riforma dei campionati – di tornare in Serie A2 nel 2013/2014, restandoci fino ad oggi.

Il professore, rosetano doc che oggi vive a San Giovanni Teatino, risponde in modo sui generis all’intervista telefonica, visto che mentre parla si sentono palleggi. Infatti spiega: «Ho un pallone e un canestro montato nel giardino di casa. Quando devo rilassarmi per ricaricarmi e trovare la migliore concentrazione, esco a fare due tiri e questo mi aiuta meglio a focalizzare i problemi. Come quello della sopravvivenza del basket di alto livello a Roseto, che deve necessariamente passare per la trasformazione della mia città natale in una “Coverciano del basket”».

Cianchetti, classe 1949, ricorda perfettamente l’epopea delle estati ruggenti all’Arena 4 Palme, così come ha bene impresse in mente le brillanti idee di uomini di basket come “Il Colonnello” Aldo Anastasi e Giovanni Giunco.

Ed è proprio citando Anastasi e la sua idea dell’università del basket a Roseto che il professore riflette: «Per numero di abitanti ed economia, Roseto non dovrebbe fare la A2, perché troppo piccola e “povera” rispetto alle grandi città. Eppure per buona parte del secolo ha sfidato colossi e spesso vinto. C’è quindi bisogno che Comune, imprenditori e gente di buona volontà supportino la proprietà e che il basket diventi un sistema sportivo, sociale e turistico in grado di gestire la squadra di A2, il museo del basket all’interno del PalaMaggetti, i tornei estivi all’Arena 4 Palme e il centro federale del basket 3x3. Unendo le forze è possibile scongiurare la vendita del titolo».





Stampato il 04-20-2024 04:19:58 su www.roseto.com