Dalle Carmelitane scalze alle Pantere calzate è un attimo. Almeno a Roseto degli Abruzzi.

Blasfemia a parte, il Lido delle Rose si conferma luogo in cui il basket ha la forza di rinnovarsi offrendo sempre nuovi boccioli. E, d’altronde, qui si gioca a pallacanestro da 99 anni.

L’ultima novità è a metà fra basket e logistica, perché vede la squadra rosetana di Serie B delle Panthers Roseto “entrare in convento”, per sistemare le proprie atlete negli appartamenti ricavati all’interno del luogo di preghiera abitato da 5 suore (quando si dice la forza dei numeri) che si trova vicino al Liceo Saffo e al Distretto Sanitario di Base, agli inizi della salita che culmina a Montepagano.

Negli ultimi anni, le Panthers sono state acquartierate alla Baia del Re di Cologna, dolce magione collinare che però in questi mesi dovrà essere sottoposta a manutenzione. Ecco dunque l’idea della dirigenza rosetana: bussare al convento, ma non per prendere i voti.

Dalla Baia del Re al Convento, dai reali alle suore, dal potere temporale a quello spirituale.

Peccato non poter invitare a una partita l’ex promessa del basket italiano Oriana Milazzo, che dopo aver giocato in Serie A1 e con la Nazionale Italiana Under 18 e Under 20, nel 2019 ha deciso di diventare suora di clausura nel monastero di Santa Chiara di Alcamo, in provincia di Trapani, diventando suor Chiara Luce.

Le Panthers potranno però coinvolgere le 5 suore presenti nel convento – se sono in età sportiva – magari per replicare una partita come quella svoltasi a marzo 2018 negli Stati Uniti, in cui la squadra della comunità delle Suore Serve del Cuore Immacolato di Maria, della diocesi di Worcester nel Massachusetts ha battuto 36-35 le Eagles. Due le particolarità dell’incontro: la finalità benefica (per finanziare la scuola del Cuore Immacolato di Maria) e la divisa delle vincitrici, che hanno giocato con le tuniche da suora!
 
In bocca al lupo alle Panthers Roseto, in nome di Dio.