GIULIANOVA 66
ROSETO 59
Parziali: 16-8; 16-14 (32-22); 21-21 (53-43); 13-16 (66-59).
La partita e le foto su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=18754
Edoardo Di Emidio 5,5
Cerca di tenere il manubrio dritto e di prendere tutti i tiri che la difesa di Zanchi gli concede, lasciandone, però, troppi sul ferro (2/9 dall'arco). E Panzini gli scappa un po' troppe volte.
Jacopo Lucarelli 4
Soffre di una fastidiosa borsite e gioca senza essersi potuto allenare in settimana. È da vedere se questo possa bastare a motivare una prestazione gravemente insufficiente (6 rimbalzi, ma appena 2 punti con 1/5 dal campo in 19') e a giustificare un nervosismo che lo porta a non voler rientrare in campo, a partire dal minuto 26, dopo un inopportuno diverbio con l'assistant coach avversario. Perché se la motivazione è sufficiente allora il giocatore va fermato e recuperato. Altrimenti, Houston, abbiamo un problema.
Fabio Massimo Sebastianelli 5
Torna nelle rotazioni ma per quello che combina, o meglio, che non combina, non fornisce grandi argomenti contro il panchinamento ininterrotto di domenica scorsa. Eppure avrebbe fisico e fondamentali per incidere positivamente. Da recuperare, soprattutto se le condizioni di Pastore e Lucarelli sono queste.
Antonio Ruggiero 7
Parte in quintetto e porta, pressoché da solo, il peso di un attacco perimetrale al quale mancano, ormai, troppi punti di riferimento. La sua è una partita totale, senza sbavature (15 punti con 3/6 dal campo, 8/10 ai liberi, 6 falli subiti e 7 rimbalzi). Trullo prega di continuare ad averlo in salute adesso ed in futuro.
Andrea Pastore 5
Per la prima volta fuori dallo starting five, difende, ma non mostra alcun segnale di risveglio, soprattutto per quanto concerne la gestione della responsabilità (1/5 dal campo in 33'). Ma a questo punto è anche lecito chiedersi se questa crisi dipenda da lui o da chi lo gestisce. Portargli qualche buon blocco per liberarlo al tiro, ad esempio, non sarebbe una cattiva idea.
Alberto Serafini 5
Più volte battezzato sul perimetro dalla difesa di Zanchi, non riesce mai a fornire il suo abituale contributo di sostanza. E se attorno gli manca qualità, difficilmente potrà fornirla lui.
Valerio Amoroso 7
Gioca sul dolore e si vede, ma è capace, con orgoglio e classe, di generare le giocate di grandissima qualità che propiziano il parziale che riporta il Roseto in partita nell'ultimo quarto (alla fine raggranella 13 punti con 4/9 dal campo, 5/6 ai liberi, aggiungendo 10 rimbalzi in 30'). E le sue parole, a fine partita, suonano pesanti come macigni.
Aleksa Nikolic 6
Anche lui sorprendentemente fuori dal quintetto, è autore di qualche buona iniziativa quando il Roseto è sotto, e di tanta superficialità quando sarebbero serviti ruggiti e schiaccioni. In difficoltà sia contro la fisicità di Thiam che contro il mestiere Di Carmine. Impatto inferiore a quello che le sue cifre lascerebbero intendere (12 punti con 4/10 dal campo, 8 rimbalzi).
Coach Tony Trullo 4,5
Prova a mescolare le carte cambiando il quintetto base, alternando difesa a uomo con la zona 2-3 e rimettendo Sebastianelli nelle rotazioni. Quella che non cambia è la qualità della pallacanestro, molto bassa, soprattutto in attacco, che i suoi uomini producono per 25 minuti abbondanti. L'orgoglio di Ruggiero e Amoroso mette una pezza in un ultimo quarto dall'andamento sorprendente, ma comunque insufficiente a cambiare l'epilogo di una gara che i suoi, nonostante una schiacciante supremazia a rimbalzo (42-34, con ben 11 rimbalzi offensivi) non hanno mai agguantato né mai mostrato di meritare. Anzi, il suo Roseto finisce inviluppato nelle trappole difensive di Zanchi (la cui aggressività provoca svariate delle 20 palle perse che alla fine i rosetani conteranno) e dal perimetro prende, praticamente, quasi solo i tiri che la difesa avversaria, consapevolmente (battezzando Di Emidio e Serafini), gli lascia. Ma averli trasformati con il 12% (3/24) non gli avrebbe permesso di vincere nemmeno contro il dopolavoro ferroviario.