Coppa Italia Serie B
DUILIO ‘EL GRINTA’ BIRINDELLI

Piacenza vince la Coppa Italia cadetta e il suo Capitano, che iniziò nel 2003 a Roseto, è protagonista dell’azione decisiva. Un paio di articoli di 18 anni fa per ricordarlo, con le riflessioni di Merletti, Martinelli e Settepanella.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 04 Aprile 2021 - Ore 18:15

La Coppa Italia di Serie B è stata vinta dal Piacenza, che ha battuto all’ultimo tiro Rieti, squadra che ha dilapidato 17 punti di vantaggio accumulati nel terzo quarto. La vittoria è stata di 3 punti (69-66).

Piacenza è stata squadra gladiatoria anche in semifinale, tornando in partita dopo un altro svantaggio in doppia cifra subito da Livorno e vincendo di 5 (72-67).

La fatica più grossa, in termini di punti, Piacenza l’ha fatta nel Quarto di Finale contro Roseto, vincendo di 2 con il punteggio di 71-69 (con Roseto che ha scagliato la bomba per la vittoria, seppur della disperazione e dalla propria metà campo, con Lucarelli).

Complimenti dunque alla squadra di coach Campanella e del capitano Duilio Birindelli, che proprio a Roseto, nell’ormai lontano 2003, cominciò la sua carriera arrivando 19enne dalla natia Rufino, in Argentina, insieme a una nidiata di gauchos (con lui il play Mariano Castets, l’esterno Pato Rodriguez e il lungo Sebastian Cacciolla) per completare la squadra di Serie A del Roseto Sharks, scelti da Andrea Merletti che in quella stagione era vice allenatore di Luca Dalmonte.

Ricordo che, dopo una vittoria casalinga contro Siena, Bootsy Thornton chiese al nostro Norman “The Storm” Nolan chi fosse quel ragazzino che gli si era attaccato come un gatto agli zebedei per tutta la partita. Era Duilio Birindelli.

Il gaucho biondo, arrivato ala piccola (200 cm, classe 1984), negli anni è diventato un professionista della cadetteria, giocando vicino a canestro e irrobustendosi progressivamente.

Oggi è un veterano e gioca d’esperienza e astuzia, come quella che – nell’azione fondamentale della finale – lo ha portato a subire sfondamento da Basile, decidendo la partita a favore della sua Piacenza e alzando, da Capitano, la Coppa Italia di Serie B.

Per onorare il caro Duilio – che ha iniziato con il Roseto nel 2003 e nel 2021 vince da Capitano la Coppa Italia di Serie B nell’anno in cui la pallacanestro rosetana compie 100 anni – pubblico di seguito un mio articolo datato 11 dicembre 2003, che tesseva le sue lodi dopo che aveva risposto presente a coach Luca Dalmonte che lo aveva lanciato giovanissimo in quintetto e la pagella di fine anno di Lorenzo Settepanella, che gli assegnò un 6 (ricordiamo, a un ragazzo di 19 anni catapultato nella massima serie italiana). Rileggersi i due articoli, 18 anni dopo, fa un certo effetto.

Duilio, che poi giocò anche in Serie B nella vicina Atri, il 15 agosto 2006 fu pure premiato dalla municipalità della sua città natale, Rufino, con l’assegnazione del “Escudo Oficial Municipal de la ciudad de Rufino y el Decreto que lo declara vecino ilustre”. Chissà se il trofeo vinto oggi gli porterà un’altra onorificenza.

Complimenti dunque a Duilio “El Grinta” Birindelli, che nel torneo estivo di Porto San Giorgio – 19enne pulcino – non esitò a scazzottarsi con Mario Boni, all’epoca condottiero del Teramo.

Serie B
COPPA ITALIA

QUARTI DI FINALE
Livorno-Taranto 63-62
Roseto-Piacenza 69-71
Rimini-Rieti 64-73
Cividale-Agrigento 64-69

SEMIFINALI
Livorno-Piacenza 67-72
Rieti-Agrigento 77-63

FINALE
Piacenza-Rieti 69-66



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DUILIO BIRINDELLI


11 Dicembre 2003
Pubblicato su IL TEMPO d’Abruzzo e su ROSETO.com

ROSETO – Una delle gradite sorprese dell’Euro Roseto capace di vincere in casa contro Cantù e Siena è il diciannovenne argentino Duilio Birindelli, che soprannominiamo “El Grinta” per meriti acquisiti sul campo.
Birindelli, lanciato in quintetto da coach Luca Dalmonte per sopperire prima all’infortunio e poi alla partenza di Juan Manuel Moltedo, si è rivelato un’importante arma tattica difensiva. Duilio, argentino di passaporto italiano, è un’ala di 200 cm tondi, classe 1984, biondo e con occhi chiari, arrivato a Roseto insieme a Castets, Rodriguez e Cacciola.
Un poker di argentini dal passaporto tricolore appartenenti alla scuderia Forti-Montano, chiamati la scorsa estate da Amadio e scelti da Andrea Merletti, assistente di Dalmonte, che di Birindelli dice: “Duilio è una roccia, un atleta forte e potente. In Argentina lo facevano giocare da ala forte, ma il suo ruolo è ala piccola. La sua grinta ne fa un’arma tattica difensiva buona persino nella nostra serie A. È giovane e ha ampi margini di miglioramento, a iniziare dall’uso della mano sinistra”.
Birindelli fu subito apprezzato anche da Michele Martinelli, quando non era ancora General Manager rosetano, che lo vide scazzottarsi con Mario Boni al torneo estivo di Porto San Giorgio e disse: “È il mio giocatore preferito di questo Roseto. Non ha paura di niente”.
Verissimo: Duilio non ha avuto paura di Boni e non ne ha avuta neanche del canturino Johnson o del senese Thornton, che ha sofferto in maniera evidente la sua asfissiante marcatura.
Nativo di Rufino, nella provincia di Santa Fé, Birindelli ha iniziato a giocare a 4 anni con il Newbery. Da 13 a 17 anni ha giocato con l’Olimpia Venado, militando nella B1 argentina a 17 anni prima di finire in A2, con la maglia del River Plate.
Al termine della stagione sudamericana, l’avventura italiana insieme ad altri 8 compagni e ad un allenatore e le prove sostenute a Jesi, Osimo, Livorno, Reggio Calabria e Roseto, dove la società biancoblù lo firma insieme ad altri tre per completare il roster, contando sul passaporto italiano. Timido e riservato, Birindelli parla poco l’italiano e per niente l’inglese.
Per Roseto spende parole d’amore: “Dopo i primi tempi difficili, lontano dalla famiglia, ora sto molto bene. Pubblico caldo e cittadina piccola e tranquilla come la mia”. Sul suo ruolo in campo, Duilio si schernisce: “Sono giovane, ho tutto da imparare. Mi piace giocare da ala piccola e il mio contributo è soprattutto difensivo”.
Sul futuro, El Grinta ha le idee chiare: “Sognavo fin da bambino di giocare in Europa, per poi tornare in Argentina a fine carriera. Vorrei coronare il mio sogno”.
Tranquillo e pacato, Duilio passa il tempo libero leggendo o guardando film in TV. Per Natale arriverà la sua famiglia a trovarlo: una buona occasione per mangiare l’asado di cui è ghiottissimo.

Luca Maggitti

 
11 Luglio 2004
Pubblicato su ROSETO.com
PAGELLA ROSETANA: DUILIO BIRINDELLI.
I voti di Lorenzo Settepanella ai giocatori  dell’Euro Roseto 2003/2004.

Trattasi dell'elemento del roster rosetano utilizzato con meno continuità nell'arco della stagione, oltre che quello, tra gli atleti appartenenti alla pattuglia argentina, più pronto a recitare un ruolo, seppur di secondo piano, in un campionato così altamente competitivo come quello di serie A.
Buttato nella mischia quasi a sorpresa da Luca Dalmonte, che necessitava di un tampone nel ruolo di “3” per via dei problemi fisici di Moltedo, Duilio ha risposto presente, vivendo tuttavia una stagione tormentata a causa di noie muscolari di varia natura. Il tutto quasi a rimarcare l'esuberanza fisica di un atleta che nel suo gioco ha ancora poca qualità, ma che ha uno
spirito di sacrificio ed una dedizione alla causa corale davvero non comuni.
Ala piccola ma anche guardia, ed in qualche caso perfino secondo lungo per via di una buona attitudine alle battaglie in quota, Duilio è un difensore grintosissimo, duro, orgoglioso, che non disdegna la bagarre. Il senese Bootsy Thornton, vale a dire uno degli esterni più forti e completi d'Europa, ne ebbe una dimostrazione lampante, andando a sbattere più volte contro il torace dell'oriundo argentino e finendo presto fuori partita.
In attacco Duilio è un giocatore ancora da costruire. Mani così così, tiro da fuori carente (anche per via di uno stile da correggere) ma primo passo non disprezzabile, Duilio ha discreta visione di gioco e spiccata attitudine al passaggio interno ed in generale alla ricerca del compagno libero.
È un giocatore di squadra autentico, che rende al massimo se può concentrarsi sulla difesa. Non un talento naturale, ma un giocatore costruito che ha bisogno di affinarsi e che comunque, dimostrando di poter difendere con grande profitto, può meritare un posto
in Serie A.
È, al momento, l'unico giocatore rosetano con il contratto valido anche per la stagione prossima. Il suo passaporto italiano, inoltre, è prezioso in virtù dei vincoli burocratici in vigore
nel nostro mondo cestistico e di conseguenza non è da escludere la presenza di Duilio nel roster rosetano anche nella stagione 2004-2005.
Voto: 6.

Lorenzo Settepanella







Stampato il 04-25-2024 17:08:21 su www.roseto.com