Gara 2 della fase playoff (Roseto) e playout (Teramo) nella terza categoria nazionale, proviamo a dare uno sguardo rapido a quanto accaduto alle due franchigie cestistiche abruzzesi.

ROSETO
Buona anche la seconda per il Roseto di coach Trullo che regola (69-59) il Cassino di coach Vettese e mette sulla propria racchetta il punto del match-point, da sferrare in trasferta a partire da venerdì 21 maggio (ore 20:30) quando, sul campo della franchigia laziale, si disputerà gara 3…
Dopo un primo quarto equilibrato (24-21), le difese prendevano nettamente il sopravvento sugli attacchi, consegnando agli annali statistici un secondo periodo che sicuramente non verrà ricordato fra i momenti più spettacolari della stagione (12-6!) ma che comunque consentiva ai locali di raggiungere gli spogliatoi per la pausa lunga con tre possessi pieni di vantaggio (36-27), che in una partita a basso punteggio rappresentavano un discreto tesoretto con cui ipotecare la parte buona del referto…
D’altra parte, la forza mentale di una squadra si vede proprio quando l’attacco non gira a dovere, perché è proprio in quei casi che le compagini vincenti si aggrappano maggiormente alla fase difensiva, fino a quando la manovra offensiva non riacquista la giusta fluidità.
Al ritorno in campo, erano gli ospiti (il regista Teghini 10, la guardia Grilli 9, l’esterno Fioravanti 8) a menare le danze e quando il buon Lestini (17) siglava dal pitturato il sospirato sorpasso (39-41 al 26’), qualche piccolo brivido correva sulla schiena dei giocatori biancoblu, che però erano bravissimi a riprendere immediatamente le redini dell’incontro, chiudendo la terza frazione avanti di 4 lunghezze (51-47).
Nel tempino decisivo, i ciociari - sempre caratterizzati da una rotazione a 7 che diventa inevitabilmente penalizzante quando si gioca ogni tre giorni - tentavano il tutto per tutto e quando lo scaltro play Rischia (4) siglava da fuori il canestro del -1 (56-55 al 35’), era super pronto coach Trullo a fermare il gioco, chiamando tempestivamente time-out…
La mossa sortiva effetti devastanti per gli ospiti, visto che i padroni di casa, memori di gara 1 e catechizzati a dovere dallo staff tecnico, mordevano le caviglie di Visnjic (5) e soci, griffando un parziale velenoso (13-4) che valeva l’agognata posta in palio.
Hombre del partido il capitano Ruggiero (16p con 6/11 dal campo, 3/3 ai liberi, 7r, 2 stoppate, 18 di valutazione in 25m), a cui hanno offerto preziosa sponda il solido esterno Lucarelli (17p con 4/11 complessivo, 7/7 ai liberi, 4r, 5 falli subiti, 2 assist, 17 di valutazione in 33m), la combattiva ala forte Serafini (10p + 8r, 13 di valutazione in 32m) e il fosforico play Di Emidio (7p + 4r e 3 assist, 14 di valutazione in 29m).
A questo punto, appare chiaro che la franchigia presieduta da Ciafardoni rivolgerà grande attenzione a gara 3 non solo per chiudere la serie ma per farlo prima possibile, al fine di pianificare al meglio la semifinale, che già s’intravede all’orizzonte, con il temibile Rieti, quando la formazione di coach Righetti - che al momento guida la serie 2-0 con la giovane truppa jesina guidata da coach Ghizzinardi - avrà il vantaggio del fattore campo, legittimato dal raggiungimento della prima posizione ottenuta al termine della stagione regolare (ricordo, per la cronaca, che Roseto è arrivata quarta).
 
TERAMO
Niente da fare per la matricola Tasp Teramo di coach Salvemini che, anche in gara 2, torna a mani vuote dal PalaRisorgimento di Civitanova, asfaltata impietosamente (80-59) dalla tonica compagine di coach Foglietti che così si posiziona ad una sola vittoria dalla permanenza in Serie B…
Dopo un primo quarto tutto sommato combattuto (23-19), i locali hanno perentoriamente rotto gli indugi, confezionando nei due tempini centrali un parziale terrificante (40-23) che in pratica ha reso la quarta frazione un garbage time decisamente anticipato (63-42)…
Tra le due formazioni, a mio modesto avviso, troppa la differenza di taglia fisica, talento ed esperienza per non consentire all’attrezzata franchigia marchigiana di portarsi avanti 2-0, soprattutto dopo che Teramo, che ha nuovamente scelto di spedire in turnover l’ala forte Esposito, è tragicamente implosa nei minuti finali di gara 1, quando, sotto di 2 a meno di 3m dalla fine (60-58), ha inanellato una serie di errori (tecnici e mentali) che hanno consentito agli uomini di Foglietti di incassare il primo punto e di giocare con grande fiducia il secondo match della serie…
Con l’atletico Vallasciani, ottavo senior del club, ancora in tribuna, lusso mica da ridere a questi livelli, direi di assegnare la palma di Mvp alla talentuosa guardia, classe 2000, Rocchi, soprattutto per i 14 punti realizzati nel primo quarto (alla fine saranno 17 con 5/10 da 3), ottimamente supportato dall’ispiratissimo esterno Felicioni (15 con 3/3 da dietro l’arco), dal collaudato ex Roseto Casagrande (12), dall’esperta ala Milani (10) e dall’incisivo lungo Lusvarghi (10p + 10r).
In casa Teramo, gli elementi in doppia cifra sono risultati il play, neo arrivato, Cucco (13p con 4/10 dal campo, 2/2 ai liberi, 2r, 2 perse, 4 assist, 12 di valutazione in 25m), il lungo Tiberti (11p + 4r, 9 di valutazione in 29m) e il volitivo under Guilavogui (10p + 2r, 14 di valutazione in 17m) mentre il bomber Rossi (6p con 1/14 complessivo, 3/3 in lunetta, 2r, 3 assist, 2 di valutazione in 27m), lo specialista Serroni (0p con 0/6 dal parquet, 2r, -4 di valutazione in 24m) e l’esterno Di Bonaventura (7p con 2/10 dal campo, 2/2 a gioco fermo, 7r, 2 perse, 6 falli subiti, 5 assist, 12 di valutazione in 28m) hanno sicuramente vissuto serate migliori.
Spalle al muro, Francesco Faragalli (8p + 6r e 2 assist, 11 di valutazione in 28m) e soci tenteranno (venerdì 21 ore 20:30) con tutte le loro forze - immagino alzando il livello di aggressività difensiva e di conseguenza anche il ritmo del match - di allungare la serie e sperare, arrivando eventualmente a gara 4, di turbare la serenità dei marchigiani, quanto mai decisi a sferrare il colpo del k.o. per poi tirare fuori dall’armadio costume ed infradito…

Ho finito, ci becchiamo prestissimo, buon vento alle spalle.


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Gabri Di Bonaventura
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