Gara 3 della fase playoff (Roseto) e playout (Teramo) nella terza categoria nazionale, diamo uno sguardo rapido a quanto accaduto alle due franchigie cestistiche abruzzesi ancora in gioco.
ROSETO
Veni, vidi, vici.
Missione compiuta per il Roseto di coach Trullo che sbanca (78-82) la tana del Cassino di coach Vettese e chiude perentoriamente la pratica con l’ostica ma corta compagine ciociara, in attesa di vedere cosa accadrà in gara 4 (domenica 23 alle ore 18) fra Rieti e Jesi, dopo che i marchigiani di coach Ghizzinardi, nella prima delle due partite casalinghe a disposizione, ha sorprendentemente battuto di misura (68-67) i più quotati avversari, guidati da coach Righetti, conquistando il primo punto nella serie…
Tornando alla gara disputata in terra laziale, dopo un primo tempo letteralmente dominato dai biancoblu (22-25, 37-49), i padroni di casa (l’inossidabile lungo Visnjic 15, l’esterno classe 97 Fioravanti 16) provavano a scuotersi e, trascinati in particolare dall’ispiratissimo play Teghini (23p con 4/9 da 3), tornavano in linea di galleggiamento (48-51 al 25’) ma Nikolic (13p + 4r, 8 di valutazione in 14m) e soci non si lasciavano impressionare e con una grande riaccelerata chiudevano la terza frazione sul +13 (50-63), rimettendo decisamente le mani sul match…
Con i locali ancora disorientati dal contro-break subito, la franchigia del Presidente Ciafardoni provava a sferrare cinicamente il colpo del k.o. (54-71 al 34’) ma Lestini (5) e soci erano duri a morire e, complice un calo dei rosetani e un rivedibile 22/34 ottenuto dagli adriatici dalla linea della carità, si ritrovavano fra le mani, con il tabellone fermo sul 78-81, l’arancia del supplementare ma, nel convulso finale, le due triple, scagliate prima da Rischia (11) e poi proprio da Teghini, non trovavano il fondo della retina, permettendo a Di Emidio (8) e compagnia di alzare le braccia al cielo e staccare il sospirato e meritato ticket per la semifinale…
Palma di Mvp al capitano Ruggiero (14p con 4/9 complessivo, 3/4 a gioco fermo, 6r, 4 falli subiti, 17 di valutazione in 26m), ottimamente spalleggiato dal veterano Amoroso (15p con 4/9 dal campo, 3/4 in lunetta, 3r, 2 stoppate, 15 di valutazione in 27m), dal concreto Pastore (10p con 3/5 dal parquet, 3/4 ai liberi, 2r, 5 falli subiti, 14 di valutazione in 27m) e dall’under Sebastianelli (9p con un chirurgico 4/6 complessivo, 9 di valutazione in 20m).
In attesa di tornare in campo, per gara 1 di semifinale, domenica 30 maggio, Serafini (6) e gli altri in canotta rosetana approfitteranno di qualche giorno di riposo per eliminare un po' di tossine e rigenerarsi al meglio al fine di ottimizzare la settimana di lavoro che preparerà molto presumibilmente (non me ne vogliano i supporters jesini!) l’appassionante sfida con l’agguerrita Rieti di coach Righetti.
L’eventuale scontro fra le due compagini, entrambe costruite per raggiungere la terra promessa, prevede il vantaggio del fattore campo ai laziali, in virtù del primo posto ottenuto nella stagione regolare da Ndoja e compagni.
TERAMO
Se fosse una canzone del compianto Franco Battiato (1945-2021), sicuramente sarebbe “Segnali di vita”, tra l’altro la mia traccia preferita del fortunatissimo album “La voce del padrone” (1981)…
Senza scomodare le famose meccaniche celesti, la matricola Teramo di coach Salvemini batte un colpo e piega fra le mura amiche il lanciatissimo Civitanova di coach Foglietti, reduce da cinque vittorie in fila (!) e sceso dalle Marche in Abruzzo per chiudere definitivamente la stagione 2020/2021…
Sulla loro strada, però, Casagrande (4) e soci, che lasciavano in tribuna la guardia Fabi per il lungo Vallasciani (4), non hanno trovato questa volta una compagine arrendevole e inspiegabilmente “depressa”, come quella vista in gara 2 al PalaRisorgimento, ma una truppa decisa come non mai a vendere cara la pelle e allo stesso tempo organizzata mirabilmente dal tecnico teatino che, allungando la difesa e puntando sulla voglia di rivalsa dei suoi ragazzi, ha trovato la chiave giusta per togliere certezze agli avversari ed ottenere il ritmo perfetto sul quale ottimizzare le qualità degli atleti in maglia Tasp…
Dopo un primo quarto interlocutorio (17-15), i locali, che ripresentavano l’ala forte Esposito (4) al posto del centro D’Andrea, rompevano gli indugi e con un parziale strepitoso (22-6) mettevano alle corde gli avversari (il lungo Lusvarghi 12p + 10r, l’under Rocchi 10, il metronomo Andreani 9), prendendo vantaggio, in molte occasioni, dalla fase difensiva (cosa vista raramente durante questa stagione) e raggiungendo gli spogliatoi per la pausa lunga con sedici lunghezze di vantaggio (39-23).
Nel terzo quarto, complice anche gli insoliti errori compiuti soprattutto in fase offensiva dall’esperta franchigia marchigiana (6/40 da 3 e 15/27 in lunetta, con saldo negativo di 15 fra perse e recuperate, mentre Teramo 11/31 da dietro l’arco e 9/12 a gioco fermo, con saldo negativo di 3 fra perse e recuperate), Serroni (9) e soci contenevano agevolmente il tentativo degli ospiti di riaprire il match, conservando il cospicuo vantaggio all’alba del tempino decisivo (55-39).
Nell’ultima frazione, Teramo entrava in amministrazione controllata e lo stesso Civitanova non si sforzava più di tanto per impensierire i padroni di casa, rivolgendo probabilmente lo sguardo a gara 4, in pratica il secondo dei tre match-point che Milani (8) e soci hanno sulle corde della propria racchetta…
Soprattutto per quanto prodotto nel primo tempo (14p), direi di assegnare la palma di Mvp all’esterno Di Bonaventura (18p con 8/15 complessivo, 3r, 1 stoppata, saldo attivo di 2 fra perse e recuperate, 19 di valutazione in 30m), a cui hanno fornito preziosissima sponda il bomber Rossi (14p con 4/14 dal parquet, 3/3 ai liberi, 2r, 4 falli subiti, 3 recuperate, 4 assist, 15 di valutazione in 33m), l’ispirato innesto in cabina di regia Cucco (15p con 0/1 da 2 ma 5/8 da dietro l’arco, 3r, 4 assist, 15 di valutazione in 24m) e il solito, a tratti imprendibile, Tiberti (12p con 5/9 dal campo, 2/2 in lunetta, 10 carambole, 6 falli subiti, 21 di valutazione in soli 16m giocati per problemi di falli).
Rinfrancati nel morale e, aggiungerei, forse ora più consapevoli dell’importanza primaria della fase difensiva, i ragazzi del Presidente Nardi tenteranno in gara 4 - magari correggendo alcuni dettagli importanti come ad esempio evitare i frequenti falli sanzionati in fase offensiva piazzando blocchi in movimento - di allungare ulteriormente la serie e tornare in terra marchigiana a giocarsi il tutto per tutto; dall’altra parte, è lecito attendersi (domenica 23 al PalaBinchi, ore 18) un avversario completamente diverso da quello sceso in campo in gara 3, vista la caratura e il vissuto cestistico del roster gestito prima da coach Mazzalupi e poi da coach Foglietti, che, a mio modesto avviso, di sicuro aveva le potenzialità per agganciare gli ultimi posti dei playoff, come hanno fatto, ad esempio, Jesi e Senigallia.
Ho finito, ci becchiamo prestissimo, buon vento alle spalle.
ROSETO.com
Gabri Di Bonaventura
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