Olimpiadi di Tokyo – Basket – Italia
SIMONE FONTECCHIO: IL LAVORO PAGA!

L’abruzzese, figlio e nipote d’arte, miglior realizzatore nella vittoria dell’Italia contro la Germania all’esordio dei Giochi Olimpici. Qualche riflessione e qualche articolo sull’erede di una grande dinastia sportiva.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 25 Luglio 2021 - Ore 20:30

«Bisogna prenderci come siamo, gente rimasta di confine (a quale stato o nazione? O, forse, a quale tempo?) – con una sola morale: il Lavoro».

Così scriveva Ennio Flaiano a Pasquale Scarpitti, parlando dell’Abruzzo e dell’essere abruzzesi.

Dal 1972 – anno di pubblicazione della lettera nella quale è contenuto il frammento – al 2021, anno in cui si disputano le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate di un anno a causa della pandemia mondiale dovuta al Covid-19, per applaudire un atleta abruzzese che del Lavoro (con la L maiuscola) ha fatto la sua morale: Simone Fontecchio, ala classe 1995 di 203 cm, figlio d’arte della campionessa di basket Malì Pomilio e del campione di salto ostacoli Daniele Fontecchio (con un fratello maggiore, Luca, che pure gioca a pallacanestro, lo scorso campionato in cadetteria). Simone è pure nipote di Vittorio Pomilio, a sua volta giocatore di basket.

Nel vittorioso esordio dell’Italia contro la Germania di oggi alle Olimpiadi di Tokyo (92-82, in rimonta), Simone Fontecchio è stato il cannoniere degli Azzurri, segnando 20 punti (5/5 nelle triple) e continuando così una scia di prestazioni superbe che sono cominciate nel torneo preolimpico di Belgrado, vinto battendo in finale i padroni di casa della Serbia.

Il pescarese Simone Fontecchio, campione di Germania con l’Alba Berlino nella stagione appena conclusa e fresco di accordo pluriennale con gli spagnoli del Saski Baskonia, rappresenta il trionfo della forza di volontà applicata al lavoro costante e quotidiano.

Un lavoro che gli ha consentito di migliorare il suo tiro, come mi ha dichiarato qualche giorno fa l’Italia Basket Hall of Fame, Iwan Bisson. Un lavoro che si è incrociato con la sua maturazione umana, visto che si è sposato ed è diventato padre, come ha osservato il campione Roberto Brunamonti, team manager dell’Italia che ha seguito gli Azzurri fino alla partenza per il Preolimpico di Belgrado.

Insomma: onore e gloria a Simone Fontecchio, abruzzese forte e gentile, erede di una dinastia di donne e uomini di sport e capace di crescere stagione dopo stagione, imponendosi grazie al lavoro.

Di seguito, alcuni articoli che riguardano Simone e la sua famiglia, tratti dall’archivio di Roseto.com.

18 giugno 2014
Trofeo Lido delle Rose
VITTORIO POMILIO E SIMONE FONTECCHIO: 57 ANNI DOPO, IL NIPOTE SULLE ORME DEL NONNO.

Vittorio Pomilio giocò l’edizione del 1957, Simone Fontecchio si appresta a giocare quella del 2014. L’ennesima bella storia del Trofeo Lido delle Rose.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=12565

14 dicembre 2014
Serie A
SIMONE FONTECCHIO: IL PREDESTINATO.

Intervista al 19enne abruzzese che ha stregato la Virtus Bologna, con due triple che hanno significato 4 punti in classifica.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13111

17 giugno 2015
Try out ai Boston Celtics
IL SOGNO AMERICANO DI SIMONE FONTECCHIO

L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 16 giugno 2015.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13877

13 giugno 2021
Basket & Campioni
GIAMPAOLO RICCI E SIMONE FONTECCHIO: L’ABRUZZO DEL BASKET CONQUISTA ITALIA E GERMANIA!

Venerdì il chietino Ricci ha vinto lo Scudetto con la Virtus Bologna, oggi il pescarese Fontecchio ha vinto il titolo tedesco con l’Alba Berlino.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=19107







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