Mancanze
ADDIO, GUSTAVO TOLOTTI.

L’ex Azzurro è scomparso a 55 anni. Nel 1999 giocò per un breve periodo con il Roseto che fu poi promosso in Serie A1. Un ricordo e le nostre condoglianze.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 17 Luglio 2022 - Ore 23:45

Ieri, 16 luglio 2022, a 55 anni è morto Gustavo Tolotti, portato via da un male incurabile.

Lascia la moglie Angela e i figli Matteo e Gaia.

Giocatore Azzurro, ha vestito 21 volte la maglia dell’Italia partecipando ai Campionati Mondiali del 1990 in Argentina e vincendo la Medaglia d’Argento ai Goodwill Games del 1994 a San Pietroburgo. Con la Nazionale Sperimentale ha invece vinto la Medaglia d’Oro ai Giochi del Mediterraneo di Salonicco del 1991, mentre giocando con le giovanili ha conquistato la Medaglia di Bronzo ai Campionati Europei Juniores del 1986 e ai Campionati Mondiali Juniores di Bormio del 1987.

A livello di club, dopo l’inizio con Rieti è stato una bandiera della Viola Reggio Calabria (campionati dal 1986 al 1999, con l’eccezione del 1992/1993 passato alla Virtus Roma).

Nell’estate del 1999, Michele Martinelli lo chiamò a Roseto degli Abruzzi, a comporre il Roseto che giocò in estate il 54° Trofeo Lido delle Rose, vinto dalla Virtus Bologna, e partecipò al campionato di Serie A2, vincendolo direttamente a sorpresa e conquistando la prima, unica, storica promozione in Serie A1 nell’aprile del 2000.

In quel Roseto, Gustavo Tolotti giocò in precampionato e 8 (come il suo numero) partite di stagione regolare, prima di trasferirsi a Imola, con la quale finì la stagione, per poi ritirarsi e dedicarsi all’allenamento.

Nel progetto iniziale del presidente Michele Martinelli, del compianto direttore sportivo Pier Francesco Betti e di coach Phil Melillo, Tolotti doveva essere l’ala grande titolare di un quintetto che vedeva Leo Busca in regia, Paolo Moretti nel ruolo di guardia, Abdul Fox in quello di ala piccola e Albert Burditt in quello di centro.

L’anticipata partenza di Tolotti comportò il passaggio in quintetto di Giovanni Savio, che a Roseto giocò forse la migliore stagione della sua carriera. L’infortunio di Paolo Moretti, poi, comportò una modifica negli assetti del quintetto, con l’arrivo di Mario Boni e il ruolo di Abdul Fox riconvertiro da primo terminale offensivo a uomo-squadra, comunque capace di dare il suo risolutivo apporto.

Personalmente, di Gustavo Tolotti ricorderò la delicata gentilezza e l’eccezionale educazione di un adorabile cremasco.

Se ben ricordo, una sera andammo anche a visitarlo nella sua abitazione rosetana – Giorgio Pomponi e io – confezionando una puntata di “A casa di...”, all’interno della trasmissione “Basketland”, in onda su Teleponte, che accompagnò quella felice e vincente stagione del basket rosetano, della quale ha fatto parte, seppur per un breve periodo (che non cancella l’affetto né il merito), l’educatissimo Gustavo Tolotti.

Alla sua famiglia e a tutti coloro i quali gli hanno voluto bene, le condoglianze mie personali e di Roseto.com.



Stampato il 03-29-2024 13:12:54 su www.roseto.com