Serie B – Girone D – Pallacanestro Roseto
EDOARDO, DANILO E IL PATTO DI FRONTE AL MARE...

Intervista a Edoardo Di Emidio, che spiega cosa lo ha fatto restare nel Lido delle Rose. A cominciare dal colloquio fronte mare con coach Danilo Quaglia.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Marted́, 02 Agosto 2022 - Ore 11:15

“Di fronte al mare, la felicità è un'idea semplice”, scriveva Jean-Claude Izzo nell’intestazione del primo capitolo di “Chourmo. Il cuore di Marsiglia”.

Edoardo Di Emidio, playmaker del Roseto, classe 1993, è un rosetano doc che con il cuore ha portato la Coppa Italia 2022 nel Lido delle Rose, risultando sia l’MVP della manifestazione sia il cannoniere.

Purtroppo però, dopo la gioia della coppa, è arrivato il lancinante dolore della seconda finale consecutiva persa e la sensazione di non potercela fare ad andare avanti giocando nella terra natia: «Tornati da Rimini, per una settimana mi sono chiuso in casa per sbollire la delusione. Sono uscito a malapena per fare la spesa. E sentivo di non avere le forze per continuare, perché era più la frustrazione per l’obiettivo sfuggito che la fiducia per il futuro».

Poi, piano piano, qualcosa è cambiato per il regista dalle buone letture e vicino ai trent’anni. Il sole e il calore della gente, il merito degli avversari, la coscienza di aver dato tutto, giorno dopo giorno hanno suturato le ferite.

Fino all’incontro davanti al mare con il coach, più giovane di lui, Danilo Quaglia. Di Emidio spiega: «Non riferirò cosa ci siamo detti, ma quel colloquio e il successivo con il direttore sportivo Alessio Di Francesco mi hanno ridato forza e fiducia. Parlo di reale convinzione, altrimenti non sarei rimasto: non potrei mai fingere, a casa mia. Perciò ringrazio il coach, il ds e la società tutta che mi ha fatto sentire importante».

Dunque Edoardo resta nella sua Roseto e, dopo il ritiro di Antonello Ruggiero – passato a fare il team manager e precendente capitano – quasi certamente avrà la fascia, essendo stato il vice, anche se lui tiene a precisare: «Sarebbe un grande onore, ma aspetto che sia il gruppo a fare la scelta della nomina del Capitano».

Circa la squadra, il regista della compagine rosetana riflette: «Siamo indubbiamente più forti e profondi dello scorso anno. E poi siamo davvero grossi, come ho potuto notare nel pre-raduno. In tutti e 5 i ruoli in campo abbiamo possibilità di alternare almeno 2 giocatori e possiamo variare a livello tattico in molti modi. Insomma: io credo che siamo forti, molto forti, e che se saremo bravi a compattarci senza fare casini in campo, che possono succedere quando è pieno di giocatori forti e abituati ad avere la palla, possiamo davvero arrivare fino in fondo stavolta e andare in A2».

Naturalmente è ciò che tutti i tifosi rosetani si augurano, sperando che il “patto di fronte al mare” fra coach e regista abbia successo.



Stampato il 04-26-2024 09:00:24 su www.roseto.com