“Gli eroi son tutti giovani e belli…”
Nella mia mente, Ugo Nigrisoli non è mai invecchiato.
È rimasto e rimarrà, per sempre, giovane e bello!
Dentro di Lui – per rimanere con Guccini – ardeva “la fiaccola dell’anarchia”.
Anarchico nella vita, ribelle a tutte le regole, sciupafemmine, viaggiatore.
Anarchico sul campo dove, “appena liberato il freno”, mordeva gli avversari, sprigionando potenza e fantasia.
La Stella Azzurra di Valerio scese alla “Fossa dei Leoni” con Kunderfranco-Bastianoni-Gatti- Quercia-Andreussi. E scusate se è poco!
Ugo, “con forza cieca di baleno”, cancellò Gatti dal campo e ci portò alla vittoria.
Al ritorno a Roma, Valerio lo aspettava al varco. Ugo – si racconta dopo una notte corsara – lo beffò di nuovo, segnandone una trentina.
Adesso, mi dicono sia morto.
Ma a me, e credo a tutti noi, “piace pensarlo ancora dietro al motore”, mentre fa correre la locomotiva della nostra passione e della nostra fede.