Cenni sui primi due quarti, intervista tripla a Brandimarte, Sorgentone e Padovano, dichiarazioni di Pasini e Corbelli, tuffo nel passato dopo aver rivisto Alessia Cabrini, Scudettata Under 17 nel 2013 a Mosciano Sant’Angelo.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 10 Settembre 2023 - Ore 15:15
PANTHERS ROSETO
THUNDER MATELICA
Parziali (tabellone azzerato ogni fine quarto): 24-18; 22-20; 9-8; 23-17.
Sabato pomeriggio amichevole Panthers Roseto-Thunder Matelica, sabato sera presentazione Pallacanestro Roseto da conduttore.
Entrambi gli impegni, completi, non ci stanno. Così propendo per un tempo delle femmine e poi via a perfezionare la scaletta per i maschi.
Intanto, la bella visione di Antonio “Lu Bòja” – storico capo tifoso rosetano degli Anni 80 – defilato a godersi la partita (lui, come me, se possibile ama vedersi le gare da solo). Poi un gradito ritorno: il dottor Enzo Brandimarte medico sociale delle rosetane.
Enzo, che a livello di club è legato alle fortune del Roseto Basket e con esso molte volte ha festeggiato, ha un curriculum stellare con gli Azzurri. E se con la maschile è arrivato alle giovanili, lavorando per ultimo con coach Stefano Pillastrini, nella femminile ha diviso le emozioni del lavoro nella Nazionale con il compianto Riccardo Maria Sales: il Barone. Insomma: chapeau!
Arrivo al PalaMaggetti con largo anticipo e il preciso intento di fare una intervista tripla al “doc” e ai due esordienti “Over 60” nel basket femminile, che poi sono i due allenatori: Massimo Padovano per il Roseto e il rosetano doc Domenico Sorgentone per il Matelica. Il video lo trovate in calce.
Quando vado a salutare Domenico, sulla panchina del Matelica, vengo folgorato dal viso di una ragazza. Penso ad alta voce e dico a Domenico: coach, ma lei non è Alessia Cabrini?
La ragazza mi guarda e annuisce. Domenico – che mi vuole tanto bene – le dice: “Occhio, che è un provolone!”.
Rido di me, dei miei diametri brachimorfi e prendo atto che basta guardarmi per non credere all’ammonimento sorgentoniano. Poi chiedo una foto al coach con la sua atleta, che ricordo vincere lo Scudetto Under 17, esattamente 10 anni fa, nella Finale Nazionale di Mosciano con la Fortitudo Rosa Bologna, battendo in finale il favorito Geas di coach Silvia Zanotti e della tonitruante Cecilia Zandalasini.
Anche Alessia si ricorda (ero “Pippo Baudo” pure lì, fra giornalismo e conduzione) e io glorifico quei giorni, chiedendole della play che mi fece sorridere tantissimo in telecronaca della finale (perché su una rimessa si girò e sorrise a me e coach Franco Ghilardi, che stavamo commentando e l’avevamo nominata in tono elogiativo) e cioè Sofia Vespignani. Se ho capito bene, gioca contro una squadra contro la quale le Pantere giocheranno, mi pare di aver inteso Treviso. Sarà un piacere rivederla in campionato.
Il tuffo nel passato è potente e mi rassicura sulla mia esistenza in vita (dopo il video, in calce il link per rivedere la giornata finale con le premiazioni, grazie al solito, ineffabile, Mimmo Cusano).
Passo quindi alla intervista tripla, poi mi accomodo sulla tribuna alle spalle delle panchine, cercando la solitudine.
L’amichevole inizia con la prova di forza di Alexandrine Obouh Fegue. La valchiria mora del Lido delle Rose segna i primi 10 punti del Roseto ed è un piacere vederla correre il campo, girarsi sotto canestro o impennare dal post alto, segnando con aulico gesto.
Con Matelica gioca la 48enne Carolina Sanchez – lo scorsa stagione a Roseto – e anche in questo caso è un piacere vederla dominare nonostante il quasi mezzo secolo.
Roseto è divertente – come può essere divertente una squadra che sta insieme da due settimane – e coach Padovano concede minuti a tutte le sue atlete.
Annoto la capacità della tosta Caterina Màttera (la lunga dal cognome sdrucciolo... o la lunga sdrucciola, fate voi) di farsi trovare pronta correndo il contropiede o facendo bottino sotto canestro con felina agilità.
Bene poi la classe 2005 Valentina Resemini, play che prende il posto della titolare Giulia Cecili, per il suo impavido impatto sulla partita, nonostante la giovane età. E mi viene in mente la canzone “Pitbull”, diventata famosa grazie al film “Gatto nero, gatto bianco” di Emir Kusturica. Insomma: in regia abbiamo una sorta di sincretismo cestistico fra una miniatura del medioevo e il cubismo che sovverte le regole della buona creanza stilistica.
Primo quarto: 24-18. E tabellone azzerato.
Dopo il primo quarto, il mio amico coach Sorgentone – che mi coccolo dalla tribuna – con fare da pubblico ministero della pallacanestro raduna in cerchio le sue atlete e il suo incipit della requisitoria è musica per me, che lo conosco da oltre un quarto di secolo e l’ho seguito vincere buona parte dei suoi 11 campionati: «Adesso vi do un’informazione...».
Le discepole partono a razzo e staccano le Pantere, che poi recuperano e vincono il quarto di allegriano corto muso, per 22-20.
Cosa importantissima – perché in partite ufficiali può costare una sconfitta a tavolino! – da segnalare alle squadre che giocano a Roseto e al Comune che ha in gestione il PalaMaggetti: nel primo tempo si guasta la consolle che serve all’ufficiale di campo per segnare i punti sul tabellone. Il buon Antonio – custode in pensione, ma sempre attivo – provvede alla sua sostituzione e così Gianpaolo Pigliacampo, nell’occasione presidente-segnapunti, può continuare ad aggiornare il punteggio. E però la scorsa stagione, in una partita di campionato della Pallacanestro Roseto, la consolle andò in palla e si perse circa un quarto d’ora. Insomma, ripeto: Panthers Roseto, Pallacanestro Roseto e Roseto Basket 20.20 (in ordine di categoria): coordinatevi con il Comune e verificate per bene se c’è bisogno di una ulteriore consolle (il cui costo comunque è inferiore a quello di una eventuale sconfitta a tavolino perché non funzionano gli strumenti). Io mo’ ve l’ho detto, poi fate voi...
Tornando alla partita, prendo la via dell’uscita e incontro Pasquale Zeppillo, vicepresidente delle Panthers e arbitro dal fulgido passato. Gli do una pacca sulla spalla, complimentandomi per quanto visto nel primo tempo e dicendogli che adesso starà a lui – per curriculum, autorevolezza e capacità – garantire sia il perfetto ambientamento delle atlete sia il corretto e completo processo di fusione delle due anime dirigenziali societarie: quella rosetana gestionale e quella petroniana tecnica.
Ultima nota interessante: 300 spettatori circa, per un’amichevole precampionato di A2 femminile a Roseto, sono una piacevole novità.
E adesso, grazie alla tecnologia (vocali su WhatsApp), ecco i pensieri post amichevole della direzione sportiva e di quella generale: la parte petroniana che ha costruito la squadra.
Massimiliano Pasini, direttore sportivo delle Panthers Roseto.
«È stata la nostra prima partita, giocata in condizioni direi imballate perché veniamo da due settimane di atletica molto intense. Questo significa passing game in attacco e difesa generica, senza cose specifiche. Detto che questo è il basket estivo delle amichevoli, registro con piacere alcune sorprese come quella di Resemini, che a mio avviso può fare la titolare in questa squadra e che stiamo provando a far giocare playmaker. Più in generale, direi squadra solida e diversi quintetti in campo, rispettando la condizione atletica iniziale. Io sono soddisfatto e adesso il coach – che ho visto con un atteggiamento molto, molto positivo – dovrà sempre più calarsi in questa sua nuova esperienza, per inserire tutte quelle cose che con il lavoro quotidiano sarà fisiologico fare. Grazie al pubblico, perché per essere una amichevole c’erano tante persone e la cosa, visto anche l’orario e la splendida giornata di sole, mi lascia ben sperare. Adesso continueremo con amichevoli per sciogliersi e cominciare a conoscerci, in vista del nostro obiettivo che è ovviamente il campionato. La società è soddisfatta dell’impegno di tutte le nostre ragazze, anche perché Matelica – che credo farà un buon campionato – veniva con due nuove buone giocatrici come Kraujunaite e Georgieva ed è una squadra agguerrita con un allenatore molto conosciuto, bravo e desideroso di fare bene nella sua Roseto, come Sorgentone».
Luca Corbelli, direttore generale delle Panthers Roseto.
«La cosa più importante è che nessuno si è fatto male, perché con il carico di lavoro che stiamo attuando è importante che nessuno si fermi in modo da andare avanti con il nostro lavoro. Si sono viste individualità importanti e a mio avviso si è visto che la squadra ha un potenziale infinito, perché – per fare due esempi – non tutte le squadre possono permettersi di far uscire dalla panchina Sorrentino e Mattera. Coach Padovano ha proposto tanti quintetti, a seconda delle situazioni fisiche e dei carichi di lavoro che come sempre sono assorbiti in maniera differente da giocatrice a giocatrice. Tutto sommato quindi una buona amichevole, in cui è spiccata come dominante la Obouh Fegue – ma lo sapevamo – mentre la Resemini è stata a mio avviso la lieta sorpresa di questo scrimmage. Si tratta di una ragazza che lavora con criterio e costanza e quando si fa così le cose vengono fuori. Ottimo il pubblico, il cui applauso finale è stato simpatico, incoraggiante e bello e ha creato subito il giusto feeling con la squadra. Quindi avanti con serenità. La prossima settimana giocheremo in amichevole contro una squadra di Serie A1 e potremo contare su ragazze che stanno bene, grazie all’ottimo lavoro del preparatore fisico Antonio D’Egidio».
VIDEO
[PANTHERS ROSETO: PRIMA AMICHEVOLE DI STAGIONE.]
Roseto degli Abruzzi, PalaMaggetti, sabato 9 settembre 2023.
Prima del primo scrimmage delle Pantere rosetane, contro le pari categoria e prossime avversarie in campionato del Matelica, interviste a: Enzo Brandimarte, medico sociale del Roseto; Domenico Sorgentone, coach del Matelica; Massimo Padovano, coach del Roseto.
https://www.facebook.com/lucamaggitti/videos/955318108877084
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