Gianluca Ginoble – Il Volo
L’AMBASCIATORE DI ROSETO E DELL’ABRUZZO NEL MONDO TORNA AL FESTIVAL DI SANREMO

Dopo la vittoria del 2015 con ‘Grande Amore’ e il terzo posto del 2019 con ‘Musica che resta’, Il Volo torna al Festival con ‘Capolavoro’. In bocca al lupo alla ‘nostra’ star internazionale, a cui dovremmo volere un po’ più bene. Per il nostro bene..

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 29 Gennaio 2024 - Ore 16:30

Qualche giorno fa ho rivisto, a Roseto degli Abruzzi, Gianluca Ginoble, che passeggiava sul mare insieme all’adorato Nonno Ernesto.

Abbiamo bevuto un caffè e fatto quattro chiacchiere a tre, citando più volte l’ideale quarto del tavolo: Ernesto Junior, fratello più piccolo di Gianluca.

Sanremo si avvicina e Gianluca tornerà in gara al Festival dei Fiori, con il Volo.

Si tratterà della terza partecipazione, dopo l’esordio con vittoria del 2015 (65^ edizione, cantando “Grande amore”) e il terzo posto del 2019 (69^ edizione, cantando “Musica che resta”).

La canzone che presenterà il trio si intitola “Capolavoro”.

Insomma: non c’è due senza tre.

Gianluca Ginoble – rosetano dell’antico borgo di Montepagano – tornerà sul palco della più importante manifestazione italiana quanto a occupazione della televisione, dei social media e di ogni altro spazio. Decine di milioni di persone in Italia parleranno dell’evento e miliardi nel mondo in qualche modo saranno coinvolti dai vari rimandi della manifestazione.

Ogni volta che si muove un simile circo mediatico, io penso a Gianluca seduto a bere un caffè a Roseto, parlando gentilmente con chiunque va a salutarlo. E ho l’immagine di una Ferrari lasciata in garage, per far correre in competizioni dove serve classe e velocità qualche vespone truccato.

Già, perché mi chiedo: possibile che Gianluca va a Sanremo e nessuno in Comune o in Regione lo chiama – a 8 giorni dall’inizio della kermesse – per congratularsi, incitarlo, incoraggiarlo?

Sia chiaro, parliamo di politica e di governo a vari livelli e non pretendo certo che gli amministratori lo chiamino perché veramente amano l’artista o il suo genere o apprezzano questo ragazzo esemplare per educazione e cultura, rimasto educatissimo nonostante un successo globale che facciamo persino fatica  immaginare.

Non pretendo questo. Io, per di più, sono di parte perché lo stimo da sempre.

No, voglio essere cinico e disgraziato fino in fondo!

Se io fossi un pubblico amministratore – ai vari livelli abruzzesi, essendo Gianluca stato nominato, anni fa, ambasciatore sia dell’Abruzzo sia di Roseto degli Abruzzi nel mondo – lo chiamerei perché Gianluca crea clamore mediatico. Perché i suoi profili social fanno più interazioni di tutti quelli dei vari comuni, province e regione messi assieme. Per non parlare di quello del Volo.

Io vedo Gianluca che da quasi 15 anni – fra pochi mesi saranno 15 – parla bene (di più: parla con amore) di Roseto degli Abruzzi e dell’Abruzzo, aiutando davvero questi territori a essere conosciuti. Di contro, non vedo uguale interesse da parte di chi governa, soprattutto la parte turistico-culturale del territorio. E mi chiedo: perché?

Che senso ha questo masochismo?

Una ultima riflessione, restando a Roseto, nel limitato di via Latini. E parlando di turismo e – più in generale – promozione territoriale.

La parte di via Latini che va verso il mare, quella dopo la via Nazionale, ha in alto un sistema di luci decorative con le parole della celeberrima “Nel blu dipinto di blu” (Volare) di Domenico Modugno. Bene, benissimo.

Ma, mi chiedo: abbiamo Gianluca Ginoble che ha vinto il festival di Sanremo a 10 anni, alla prima partecipazione, ha scelto di vivere a Montepagano di Roseto, dove sono le sue radici, parla sempre bene del suo luogo natio e del territorio, è sempre disponibile quando si tratta di visitare associazioni che operano per il bene del territorio... e non mettiamo “Grande Amore”?

Possibile che sia così incredibilmente difficile inserire le parole di “Grande Amore” sulla “rambla” di Roseto degli Abruzzi (via Latini, nella parte che va verso la collina), magari facendo accendere le luci per la prima volta proprio a lui e facendogli cantare da solo e dal vivo a cappella la canzone?

È così difficile rispettare una pop star internazionale che vive dove è nata e che ha il solo difetto di non tirarsela? Non per lui, ribadisco.

Lui Ormai viaggia da Rai 1 in su, da Canale 5 in su, dal Corriere della Sera in su.

Per noi, per il nostro territorio che annaspa, per un turismo da meno 100.000 presenze in due anni... per il fatto che non ci fila nessuno e che il costosissimo VisitRoseto.it fa tanti like o visite quanto un sito messo su da una scuola elementare, per insegnare ai bimbi a usare il web.

Possibile che preferiamo tenerci la Ferrari in garage e andare a fare le sfide col vespone truccato? Ma che senso ha?

Sindaco Mario Nugnes, te lo ricordi quando portai Gianluca Ginoble all’Oratorio del Campo dei Preti su richiesta del mio amico Padre Antonio Ghidoni (articolo in calce), che voleva conoscerlo e che definì “Grande Amore” una preghiera e nell’omelia invitò i fedeli a votare Il Volo?

Sindaco, te lo ricordi? Eri “scirriàto” di capelli e davi ripetizioni pomeridiane e Gianluca venne ad abbracciarti (lui, a te!), dicendomi che eri stato il suo insegnante pomeridiano quando frequentava l’Oratorio? Se non te lo ricordi, ti metto qui la foto di Mimmo Cusano di quel giorno.

Sindaco, riusciamo a chiedere il favore alla Ferrari di dare una mano a questo paesino, che scivola sempre più verso l’inconsistenza numerica e che ha bisogno come l’aria di un grande piano di rilancio?

Io non lo so se Gianluca Ginoble – che si appresta all’ennesimo tour mondiale in occasione dei 15 anni del Volo – ha tempo, ma so di certo che una sua foto, un reel o un pensiero vale la somma di tutti gli sforzi di siti, siterelli, pagine e paginette delle nostre parti.

E se lo dico è perché io stesso mi sono ritrovato miei articoli su di lui tradotti in inglese, spagnolo, rumeno, portoghese e altro ancora, sul web. E io sono un giornalista scarso che mai, altrimenti, sarebbe stato tradotto!

Io, per l’ennesima volta, ci metto queste riflessioni. Voi governanti – a qualsiasi livello –  farete ciò che credete. Spero solo che siate illuminati dal faro del bene comune e del reale progresso, nel vostro quotidiano operare.

Come che sia, a Gianluca Ginoble e Il Volo il mio grande in bocca al lupo, ricordando le emozioni della vittoria del 2015 – quando compì 20 anni esattamente il giorno del suo esordio da concorrente del Festival – riproponendo in calce alcuni articoli che scrissi.

Dàje sìmbre fùrte, Gianlù!


ROSETO.com > Archivio > 10 febbraio 2015
Gianluca Ginoble
COMPLEANNO A SANREMO

Il rosetano, componente del Volo, compirà 20 anni nel giorno del suo esordio da concorrente al Festival della Canzone Italiana.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13351

ROSETO.com > Archivio > 15 febbraio 2015
Festival di Sanremo
VINCE IL VOLO, VINCE GIANLUCA GINOBLE.
Il cantante rosetano entra nella storia della musica italiana a 20 anni. Un orgoglio per il Lido delle Rose, che adesso dovrebbe dedicargli una serata al PalaMaggetti per fargli i complimenti.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13366

ROSETO.com > Archivio > 17 febbraio 2015
Il Volo vince il Festival di Sanremo 2015
GIANLUCA GINOBLE: STORIA DI UN PREDESTINATO.
L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo lunedì 16 febbraio 2015.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13379

ROSETO.com > Archivio > 18 febbraio 2015
Il Volo vince il Festival di Sanremo 2015
GRANDE AMORE E’ UNA PREGHIERA: PAROLA DI PADRE ANTONIO.
L’articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo lunedì 16 febbraio 2015.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13386







Stampato il 12-23-2025 15:41:28 su www.roseto.com