PANTHERS ROSETO 83
TRIESTE 51
Parziali: 24-16; 28-16 (52-32); 15-14 (67-46); 16-5 (83-51).
PANTHERS ROSETO: Aispurua 5, Resemini, Botteghi 29, Sorrentino 18, Bona n.e., Cecili 11, Miccio n.e., Lemma 2, Bardarè, Mattera 15, Polimene, Maroglio 3. Coach: Padovano.
TRIESTE: Visintin, Briganti, Rosset n.e., Tempia 2, Ostojic 10, Miccoli 10, Leghissa 6, Sammartini 12, Lombardi 4, Camporeale 2, Carini 5. Coach: Mura.
DER PANTHER
La Pantera nel Jardin des Plantes di Parigi.
Del va e vieni delle sbarre è stanco
l’occhio, tanto che nulla più trattiene.
Mille sbarre soltanto ovunque vede
e nessun mondo dietro mille sbarre.
Molle ritmo di passi che flessuosi e forti
girano in minima circonferenza,
è una danza di forze intorno a un centro
ove stordito un gran volere dorme.
Solo dalle pupille il velo a volte
s’alza muto. – Un’immagine vi penetra,
scorre la quiete tesa delle membra –
e nel cuore si smorza.
Rainer Maria Rilke
(1875-1926)
La Pantera di Rilke si è liberata, la speranza di libertà ha raggiunto il cuore e il cuore è balzato oltre l’ostacolo.
Il Roseto capolista di coach Padovano annichilisce Trieste – quarta forza del campionato – per 83-51, nonostante le assenze per infortunio di tre giocatrici da quintetto come Alexandrine Obouh Fegue, Liliana Miccio e Serena Bona, che complessivamente sommano circa 30 punti e 20 rimbalzi.
La compagine giuliana, che non ha schierato per infortunio Macarena Rosset – esterna da 18 punti, 5 rimbalzi e 5 assist – è stata subito sommersa dall’onda di piena delle rosetane, che sono partite alla palla contesa con Cecili in regia, Sorrentino e Bardarè esterne, Botteghi da ala grande tattica e Mattera centro.
Con la giovane Bardarè a battagliare difensivamente e le rosetane a pressare a tutto campo, il primo quarto ha visto Botteghi segnare 9 punti e dispensare assist di qualità sopraffina, supportata da Mattera (6), Sorrentino (5 punti) e Cecili (4).
Roseto, avanti 24-16 nel primo quarto, scava il primo solco al rientro del secondo parziale, piazzando un perentorio 10-0 che porta le Panthers sul 34-16 e costringe il coach ospite Mura a chiamare timeout, per provare a scuotere le sue atlete che però continuano a subire la l’inusitata pressione rosetana che comporta un parziale di quarto di 18-16, con il punteggio che alla fine del primo tempo è di 52-32.
Le statistiche evidenziano lo stato di estasi mistica di Botteghi, che ha già 23 punti, con Sorrentino a quota 10, Cecili a 9, Mattera a 8 e Aispurua a 2.
Dopo l’intervallo ci si aspetta il rientro in campo di una Trieste determinatissima, invece Roseto controlla il quarto sul 15-14 e al 30° ha di fatto chiuso i giochi avanti 67-46.
Nell’ultima frazione, invece, le ragazze di Padovano trovano il modo di giocare un altro grande quarto vincendolo 16-5 e chiudendo con un eloquente 83-51 la sfida.
A bordo campo, il direttore generale Corbelli e il direttore sportivo Pasini si sciolgono in un liberatorio pianto, che vale le trasferte Roseto-Bologna fatte in settimana, portando le atlete infortunate a fare controlli e terapie.
Finisce in gloria, con il pubblico che si coccola le proprie beniamine.
La palma di MVP è ovviamente di Allegra Botteghi, che in 35 minuti segna 29 punti, cattura 7 rimbalzi, serve 6 assist e totalizza un tonitruante 36 di valutazione.
Doppia cifra anche per Giulia Sorrentino (18 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 20 di valutazione in 36 minuti), Caterina Mattera (15 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi e 17 di valutazione in 29 minuti) e Giulia Cecili (11 punti, 6 rimbalzi, 8 assist e 20 di valutazione in 31 minuti).
Tutta la squadra è, comunque, da ovazione.
VIDEO
PANTHERS ROSETO-TRIESTE 83-51
Le interviste a fine partita a: Caterina Mattera, Luca Corbelli (commosso), Giulia Cecili (che saluta Macarena Rosset), Allegra Botteghi (che ho chiamato Angelina Mango, complimentandomi per la vittoria al Festival di Sanremo e la Capitana, da vera campionessa, non ha fatto una piega), Sofia Aispurua, Massimo Padovano e Pasquale Zeppillo.