Musica & Arte (Con)Temporanea
PIER E I SUOI CUMULONEMBI

Pierfrancesco Speziale, in arte Pier, cantautore, musicista polistrumentista e produttore di Montesilvano, ha realizzato un video che è anche un record mondiale. Da vedere.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 28 Marzo 2024 - Ore 21:30

La distruzione della propria arte, è essa stessa arte?

Ho conosciuto alcuni artisti che – iconoclasti di se stessi – sostenevano la necessità di dover distruggere le proprie creazioni (pittura, scultura) poco dopo averle create.

Catarsi? Boh.
Purissimo egoismo? Mah.
Perfidia verso il resto del genere umano? Eh.
Snobismo portato all’estasi mistica? Mmh.

Banksy – che in molti chiamano Bansky – ha fatto molto parlare di sé quando ha distrutto le sue opere. A livello mondiale.

E allora mi chiedo: che uditorio merita l’artista che affida una propria opera a Madre Natura, cedendole il potere del ghiribizzo in merito a quando distruggerla. Oppure riprendersela. O, ancora, nutrirsene?

Per molti l’arte è nata nella notte dei tempi umani come risposta alla paura, o alla malattia. Chissà invece, ai giorni nostri, qual è stato il propellente per “Cumulonembi”: canzone e video di Pier – al secolo Pierfrancesco Speziale – che ha portato alla realizzazione di un’opera d’arte temporanea ottenuta scrivendo, con l’aiuto di 17 volontari, il testo su una spiaggia.

Opera che  è rimasta lì due giorni, poi Madre Natura ha deciso di berla.

Se arte è tutto ciò che ci emoziona (o ci colpisce, o ci fa riflettere), credo che “Cumulonembi” sia un’opera da ammirare. Comodamente. Riflettendo. Il link del video è in calce.

Quanto all’artista, invece, posso dirvi che è un abruzzese di Montesilvano, ha 32 anni ed è un cantautore, musicista polistrumentista e produttore, con un solido curriculum in cui spiccano un diploma in Pianoforte Classico e uno in Composizione Pop.

Produttore per talenti emergenti nel suo studio che si chiama “bar44”, Pier è pure arrangiatore d’orchestra per artisti come Giuliano Sangiorgi, Arisa e Morgan e lo scorso 2 febbraio ha pubblicato “SolePioggia”: il suo primo EP, realizzando poi “Cumulonembi”, che – parlando di arte – pare essere il primo tassello di un progetto artistico più ampio, che dovrebbe essere svelato per gradi.

Arte è pure identificazione? Ci sta.

Chi di noi non ha mai scritto qualcosa sulla battigia, aspettando che il mare venisse a prenderselo?

Così Pier ha voluto affidare al mare che “sembra mosso dalle mani di lavandaie” (Luca Carboni, Lungomare, 1987, frammento) il suo tormento amoroso, per lasciarlo alfine andare. Perché, per dirla con le sue parole: “C’è un dopo per ogni sofferenza, in un viaggio attraverso il lato piovoso delle relazioni”.

Quale server è così grande da poter conservare tutti i pensieri pensati, le idee cambiate, le relazioni passate, i progetti sognati?

Mo’ ci penso. E intanto mi riguardo il video...

Pier
CUMULONEMBI

Il video su YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=5jdmdLton-A

 







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