Serie B Nazionale – Pallacanestro Roseto – Playoff – Semifinali
IL ROSETO? DONA DONI!

Partita dominata e 2-0, grazie soprattutto alle prove di Donadoni e Klyuchnyk, ben supportati da Santiangeli e Guaiana. La partita, le pagelle di Settepanella, le foto di Cusano. E un appello agli istruttori dei bimbi a bordo campo.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 22 Maggio 2024 - Ore 01:30

ROSETO 80
FABRIANO 59

Parziali: 27-14; 22-17 (49-31); 16-17 (65-48); 15-11 (80-59).

ROSETO: Durante 4, Maiga 7, Marcucci n.e., Dervishi, Donadoni 17, Guaiana 10, Tamani 2, Mantzaris 1, Klyuchnyk 18, Santiangeli 13, Thioune 8. Coach: Gramenzi.

FABRIANO: Verri 2, Centanni 11, Stanic 3, Gnecchi 5, Bedin n.e., Bandini 5, Negri 10, Granic 14, Giombini 10, Nkot Nkot. Coach. Niccolai.


La Pallacanestro Roseto batte nettamente Fabriano per 80-59, conducendo con autorevolezza per tutto l’incontro.

È un Roseto che “dona doni” e cioè offre ai suoi tifosi una prova fatta di abnegazione, corsa, spettacolo e difesa asfissiante. E unendo le due parole viene anche fuori l’MVP: Donadoni, appunto.

Alla palla contesa, Roseto – senza l’infortunato Petracca che segue i suoi compagni di squadra purtroppo in stampelle – parte con Mantzaris e Durante doppio play, Guaiana ala piccola, Maiga ala grande e Klyuchnyk centro.

Fabriano – con Bedin in panchina per problemi fisici, che non scenderà in campo – risponde con Stanic in regia, Centanni guardia, Negri e Gnecchi ali e Giombini centro.

Il primo quarto vede partire subito forte Roseto, che con Klyuchnyk in bella evidenza piazza un 8-0 e poi va sul 11-1. Al 5° minuto le squadre sono sul 14-6, poi Roseto continua a macinare gioco e allunga sul 27-14 del 10°, grazie a un “platoon system” che vede 8 giocatori dei 9 in rotazione impiegati, dei quali 7 a segno con Santiangeli (7 punti), Guaiana (6), Donadoni (5) e Klyuchnyk (4) sugli scudi tutti insieme. Per Fabriano, con Stanic ben contenuto dal ticket difensivo/oppressivo composto da Guaiana e Donadoni, c’è gloria per il mobile lungo Giombini (5 punti) e per il fromboliere Centanni (4).

Nel secondo quarto, Roseto continua a difendere con una intensità davvero notevole, spinto ancora da Klyuchnyk e Donadoni, trovando il 37-20 del 15° minuto e raggiungendo il massimo vantaggio di 20 punti con il canestro dal campo di Thioune (44-24). Stanic segna il suo primo canestro a un minuto e mezzo dall’intervallo e combina per 3 punti e Fabriano va al riposo inseguendo 49-31.

Nel Roseto, da segnalare le doppie cifre di Klyuchnyk (13, dei quali 9 nel secondo quarto) e Donadoni (10), ben supportati da Santiangeli (8 ma 3 falli). Per Fabriano, i migliori realizzatori sono Centanni (8) e Giombini (7).

Nel terzo quarto, Fabriano comincia in modo volitivo con una difesa a tutto campo e al 25° insegue 54-40. Per Roseto si mette in evidenza Thioune, che però sbaglia anche tiri facili, mentre per Fabriano Negri e Granic segnano 5 punti ciascuno. Al 30°, il punteggio è di 65-48.

Nell’ultimo quarto, Roseto passa dagli oltre 20 punti di vantaggio agli 11, con Fabriano motivata dal classe 2004 Bandini (65-54 al 33°). Gramenzi chiama timeout e invita i suoi a non distrarsi anzitempo, così Roseto torna a eseguire i giochi e a rimettere distanza rispetto alla compagine marchigiana.

La partita finisce 80-59, con Donadoni mattatore assoluto in forza di 17 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate per 34 di valutazione in 24 minuti.

Molto bene anche Klyuchnyk, miglior realizzatore con 18 punti, 3 rimbalzi, 2 assist e 18 di valutazione in 19 minuti.

Da segnalare anche le prestazioni di Marco Santiangeli, che chiude con 13 punti, 4 rimbalzi e 10 di valutazione in 5 minuti, e Vincenzo Guaiana, che segna 10 punti, cattura 6 rimbalzi e smazza 2 assist per 10 di valutazione in 30 minuti.

Dopo la convincente seconda vittoria nella serie, Roseto proverà a chiudere i conti in gara 3 venerdì a Fabriano, che giocherà nel fortino da mille posti malcontati del PalaChemiba di Cerreto D’Esi e che ovviamente vorrà allungare la serie, magari rischiando anche Bedin, non messo in campo in gara 2.

Coach Andrea Niccolai, intervistato – da ospite alla trasmissione TIMEOUT 2.0, alla vigilia di gara 2 – aveva ragione nel tirarmi amichevolmente le orecchie per “eccesso di rosetanità” della mia telecronaca di gara 1, per aver detto che “Roseto aveva espugnato il PalaMaggetti”, parlando poi di rotazione a “7 e mezzo” (0,25 Thioune e 0,25 Maiga), dopo l’infortunio di Petracca. Infatti, in gara 2 Maiga è addirittura partito in quintetto e Thioune ha giocato la sua miglior partita da quando è a Roseto, valorizzando la chiosa ironica del coach degli avversari che mi invitava a rispettare di più i giocatori, perché erano a tutti gli effetti componenti della rotazione. Magistrale la sua battuta, legandosi alla mia poca considerazione: “Dalli a me”. E in gara 2, con Bedin infortunato, davvero gli sarebbero serviti.

Tutto vero. Mi scuso con il coach per il mio eccesso di zelo rosetano. E, in più, credo che i complimenti – per quanto indiretti – di coach Niccolai ai giovani della rotazione gramenziana siano meritati. Anche perché un altro coach – Gabri Di Bonaventura – in telecronaca di gara 2 ha fatto notare come la maggioranza dei giocatori in rotazione nel Roseto hanno “2” come primo numero nell’anno di nascita. Si tratta di 5 giocatori su 9: Maiga (2005), Durante (2002), Tamani (2002), Thioune (2001) e Guaiana (2000).

PER FATTO PERSONALE
Non sparate sui telecronisti, né sui giornalisti.

Più il Roseto va avanti, più c’è gente al PalaMaggetti. Bene, benissimo.
Aumenta anche il numero di ragazzini delle giovanili presenti. Evviva.
Da gara 2 contro Fabriano hanno pure le bandierine. E questo già non va benissimo.
Perché, purtroppo, un numero spropositato di ragazzini scavalca le transenne ed entra nel campo di gioco, durante la partita, pur stando dietro ai rotor, dove comunque non potrebbe stare, visto che ci impedisce di vedere metà porzione di campo e di raccontare in modo completo ciò che vediamo per la telecronaca. Perché se non vediamo... non riusciamo.
Ce ne sono poi alcuni più “gasati”, che agitano le bandiere dandocele a volte in testa –ovviamente senza volerlo – ma creandoci problemi mentre facciamo la telecronaca.
Infine, un altro pugno di ragazzini si riversa in campo a partita finita, mentre noi scriviamo con il computer aperto e acceso. E così – come poche ore fa – finisce che una pallonata prenda il PC portatile appena ricondizionato e gli crei qualche danno.
Quindi appello agli istruttori che portano i ragazzini al campo e pure ai genitori, se ci sono. Fate in modo che i ragazzini si divertano e godano la partita, ma – cortesemente – magari evitate che entrino a bordo campo a partita in corso, oppure sventolino bandiere “dentro” il campo impedendoci di vedere, o ancora ce le diano in testa... e infine che evitino magari di fare una loro partita dentro il campo una volta finita la partita... o che almeno vadano nella metà campo alla fine della quale non ci sono i giornalisti a scrivere.
È una questione di educazione e rispetto degli altri. Che se si impara fin da piccoli è meglio.
Grazie.

PLAYOFF
Tabellone 2
SEMIFINALI
ROSETO-FABRIANO 2-0
LIBERTAS LIVORNO-JESI 2-0


Luca Maggitti Di Tecco


PAGELLE
ROSETO-FABRIANO 80-59
Le pagelle del professor Lorenzo Settepanella.


GIORDANO DURANTE 7-
Cifre abbastanza anonime e che non danno propriamente l'idea dell'impatto che esercita sulla gara (4 punti con 2/7 dal campo, 1 rimbalzo, 1 persa, 1 recupero 3 assist). Instancabile, furbissimo, paziente e scaltro nel capire quando scalare una marcia e quando premere sull'acceleratore. Ed i suoi assist, gesti tecnici di rara bellezza.

VINCENZO GUAIANA 7,5
Ancora una volta in missione speciale su Stanic, seguito anche al gabinetto, ancora una volta decisivo nella capacità di contenerne l'estro e l'abilità di creare per sé ed i compagni (1/7 dal campo in 24' per il playmaker di Niccolai), aggiungendo la consueta grande dose di fisicità e canestri pesanti (10 punti con 4/10 dal campo, 6 rimbalzi e 5 perse tuttavia bilanciate da 2 recuperi, 2 assist ed 1 stoppata in 30').

ALESSIO DONADONI 9
Mani e fisico dappertutto, neuroni che corrono più veloci del pallone e, soprattutto, delle idee avversarie. Talento, durezza, attributi, lucidità, leadership, versatilità. Impressionante (17 punti con 4/9 dal campo, 7/8 ai liberi, 8 rimbalzi, 4 stoppate, 4 recuperi e 5 assist in appena 24', per un roboante 34 di valutazione).

MARCO SANTIANGELI 7,5
Qualche sontuosa bordata alternata a lunghi silenzi, scoprendo di essere particolarmente a proprio agio entrando a gara in corsa, producendo raffiche dal nulla. E difende anche lui (13 punti con 3/7 dal campo, 4 rimbalzi, 3 perse ed 1 assist in 25').

DIMITRI KLYUCHNYK 8
Straordinariamente produttivo all'interno di un'area nella quale fa la voce grossa approfittando dell'assenza di Bedin, punendo ogni mismatch che la difesa marchigiana azzarda e mostrando anche una impeccabile tenuta mentale nell'arco di tutta la gara (18 punti con 7/8 dal campo, 3 rimbalzi, 2 perse, 2 assist in appena 19').

OUSMANE MAIGA 7
In quintetto da finto numero quattro a causa dell'indisponibilità di Petracca, allunga le rotazioni tenendo il campo con grande padronanza, impreziosendo la propria gara con due canestri ravvicinati nella prima parte della gara ed un micidiale candelotto chioda bara nel finale (7 punti con 3/4 dal campo, 2 rimbalzi ed 1 recupero in 16'). Assai utile.

VANGELIS MANTZARIS 7
Non segna ma fa segnare, fornendo una evidente tranquillità di base ad un gruppo che ne riconosce la leadership e che si fida ciecamente delle sue scelte sul parquet (1 punto con 0/4 dal campo ma 7 rimbalzi, 3 recuperi e 5 assist in 25').

ELHADJI THIOUNE 6
Qualche fragoroso schiaccione in mezzo ad alcune imperdonabili vaccate sia davanti che dietro, ma ce la mette tutta, fornendo nerbo e fisicità (8 punti con 3/6 dal campo, 3 rimbalzi e 3 perse in 10').

GEORGES TAMANI 5,5
Ancora un giro indietro malgrado l'indubbio impegno ed energie profuse che, tuttavia, fatica ad incanalare correttamente (2 punti con 0/3 dal campo, 2/6 ai liberi, 4 rimbalzi, 3 perse, 1 recupero e 4 falli subiti in 19').

COACH FRANCO GRAMENZI 9
Consapevole del fatto che ripetersi a livelli almeno equivalenti a distanza di appena 48 h fosse tutt'altro che scontato, riesce addirittura a superarsi, brutalizzando un avversario parso molto meno in palla di 48h prima, e del quale ormai conosce a menadito pregi e, soprattutto, difetti che mette spietatamente a nudo fin dalle primissime battute. Adotta la consueta, impeccabile gestione delle energie (nessuno dei suoi oltrepassa i 30' sul parquet) e ottiene le migliori risposte possibili da un gruppo che, privo di un elemento di grande importanza tattica, si compatta per trovare dentro di sé le risorse mancanti. L'assenza di Bedin senza dubbio lo avvantaggia, ma l'idea di base è che il suo Roseto avrebbe dominato in ogni caso. E ora si lavorerà per reggere l'enorme forza d'urto prevista in Gara 3.

Lorenzo Settepanella

IMMAGINI
ROSETO-FABRIANO 80-59
Le foto di Mimmo Cusano per Cusano Photo.
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10226284436277984&type=3







Stampato il 11-20-2025 21:12:21 su www.roseto.com