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Gara 4 contro i marchigiani, con i rosetani che conducono 2-1. Palla contesa domenica 26 maggio 2024, alle ore 19, in trasferta.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 26 Maggio 2024 - Ore 11:00
«Fabriano ha giocato una grande gara piena di energia e non poteva essere altrimenti, visto che era con le spalle al muro. Questi sono i playoff: un giorno puoi giocare in modo stratosferico e l’altro scioglierti di fronte alle difficoltà e così possono fare i tuoi avversari. Noi siamo una squadra che se scende di energia fa fatica contro chiunque, figuriamoci contro una squadra forte come Fabriano e in una semifinale playoff. Quindi resettiamo tutto in vista di gara 4, portandoci la lezione appresa in gara 3. Abbiamo altre due chance per chiudere la serie, dunque non facciamo drammi e concentriamoci».
Così il direttore sportivo della Pallacanestro Roseto, Marco Verrigni, che da atleta i playoff gli ha giocati e quindi sa benissimo quale universo emozionale e nervoso contengano al loro interno le serie, soprattutto quelle da 3 vittorie su 5 gare.
Nei playoff si gioca ormai sulla motivazione e sulla capacità di dimenticare l’esito di ciascuna gara appena conclusa, per immergersi nella nuova sfida fino a quando la serie non è conclusa.
Un delicato equilibrio fra ambito psicologico e capacità tecnico-tattica di eseguire il piano partita, tenendo ovviamente conto delle energie che si spendono giocando ogni due o tre giorni e dell’esperienza accumulata dai giocatori in partite di questo genere.
Roseto ha dalla sua il “platoon system” che coach Franco Gramenzi ha saputo creare, con diversi giocatori in grado di coprire due se non tre ruoli, agendo con grande energia all’interno di rotazioni che possono andare in profondità coinvolgendo – dopo l’infortunio di Andrea Petracca – 9 giocatori, dei quali però 5 sono nati dall’anno 2000 in poi: Guaiana (2000), Thioune (2001), Durante (2002), Tamani (2002), Maiga (2005).
Dunque i pregi della lena atletica e i difetti della carriera acerba e priva di esperienza.
All’interno di questo combinato disposto, si muove lo staff tecnico insieme alla squadra, per trovare le soluzioni che possano di nuovo portare alla vittoria.
La Libertas Livorno, che con un perentorio 3-0 ha staccato il biglietto per la finale e aspetta la vincitrice della sfida fra Roseto e Fabriano, è la dimostrazione di come le montagne russe emozionali dei playoff debbano essere ben dominate. Già, perché nei quarti di finale ha chiuso la serie contro Faenza soltanto alla bella, dopo aver vinto gara 1 in casa (83-68), perso gara 2 fra le mura amiche (62-67), vinto gara 3 a Faenza all’ultima penetrazione (63-64) riprendendosi il fattore campo e perso gara 4 (61-56), prima della vittoria nella bella casalinga (72-59). Poi, nonostante la grande fatica ai quarti, la semifinale superata di slancio: ennesima dimostrazione di come i playoff siano un territorio in cui le regole della stagione regolare scompaiono ed entrino in gioco fattori extracestistici, in modo molto marcato.
Vedremo se Roseto saprà chiuderla in gara 4 o dovrà giocarsi tutto alla bella al PalaMaggetti.
Palla contesa questa sera alle ore 19, al PalaChemiba di Cerreto d’Esi (AN), agli ordini degli arbitri Luca Rezzoagli di Rapallo (GE) e Matteo Luchi di Prato.
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