Uomini di Basket
JOEL BOGANELLI: DA HAITI ALLA NAZIONALE DI BASKET IN CARROZZINA, GRAZIE ALL’AMORE.

Intervista all’atleta Azzurro e degli Amicacci Abruzzo Giulianova sulla sua vita, i suoi sogni e le sue sfide in campo e fuori, alla vigilia della Final Four di Champions Cup di Istanbul. Le domande e i link per i video.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 24 Aprile 2025 - Ore 18:45

Joel Boganelli, classe 2006, nativo di Haiti, è una promessa – o, forse – già una certezza – del basket in carrozzina essendo già un atleta della Nazionale Italiana, nonché Capitano dell’Italia Under 22.

Joel gioca da due stagioni nella Amicacci Abruzzo Giulianova, con la quale sarà di scena dal 1° al 4 maggio a Istanbul, in Turchia, per la Final Four di Champions Cup: la coppa dei campioni e cioè il più importante trofeo continentale per club.
 
Di seguito, le domande poste a base della nostra conversazione e, in calce, i link per vederla su Facebook o su Instagram.

1.Joel Boganelli, sei nato ad Haiti con una spina bifida occulta e una malformazione denominata “Sindrome della Sirena”, o “Sirenomelia”. Se dovessi parlare della tua disabilità  a chi non ti conosce, come la definiresti?

2.Una volta l’ex fuoriclasse NBA Mahmoud Abdul-Rauf, che giocò una stagione a Roseto nel 2005 e che era affetto dalla Sindrome di Tourette, mi disse: “Io sono un uomo con una disabilità evidente: in tanti ne hanno una, ma non è evidente”. Ci pensi mai a questa cosa e cioè a quante persone ti circondano e che esternamente hanno tutte le cose a posto, ma dentro hanno un bel po’ di casini?

3.In occasione del terremoto del 2010, quello devastante di magnitudo 7 della Scala Richter, incontri un uomo che cambia la tua vita e che oggi è tuo padre, avendoti adottato: Maurizio Boganelli, soccorritore ad Haiti con il progetto “Una Scuola per Haiti”. Era il 2010 e tu avevi soltanto 4 anni. Come è nato il vostro legame che ti ha portato a seguirlo in Italia?

4.Papà Maurizio ti porta all’ospedale Meyer di Firenze e subisci 9 operazioni in un anno solare. Cosa ti ha dato la forza di resistere, da bambino, a tutto questo?

5.Quali sono le cose che più ti ricordi di Haiti?

6.Hai provato il basket in carrozzina per la prima volta a 9 anni. Come accadde e perché ti avvicinasti proprio al basket in carrozzina?

7.Nel 2019 sei stato adottato ufficialmente, nel 2021 hai esordito in Nazionale Italiana di Basket in Carrozzina, segnando il tuo primo canestro. Avevi 15 anni, soltanto 15 anni. Cos’hai provato a vestire l’Azzurro e a segnare così giovane, quando magari dovevi giocare nelle nazionali giovanili?

8.Se valuti tutto ciò che ti è capitato nei tuoi primi 19 anni di vita, qual è il pensiero dominante?

9.Chi è il tuo giocatore di riferimento, nel basket i carrozzina?

10.E quello di riferimento nel basket in piedi?

11.Quali altri sport ti piacciono?

12.Uno sportivo fuori dal basket che ammiri molto e perché?

13.Quanto è importante per te coach Carlo Di Giusto?

14.Come ti trovi a Giulianova, con gli Amicacci?

15.Andate a giocarvi la Champions Cup con due squadre spagnole e una tedesca che spendono molto più di voi. Con quale atteggiamento andate e come ti senti, personalmente, a disputare questa competizione?

16.Uno che esordisce a 15 anni con l’Italia, è destinato a diventare un campione. Ti pesa questa pressione?

17.Quando avrai finito di fare il campione di basket in carrozzina, cosa vorresti fare nella vita?

VIDEO
JOEL BOGANELLI
Intervista di Luca Maggitti Di Tecco del 24 aprile 2025.
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Stampato il 04-30-2025 14:19:28 su www.roseto.com