ROSETO-RUVO DI PUGLIA
Ultima di regular season in archivio per la battistrada Liofilchem Roseto (62) di coach Gramenzi, che fra le mura amiche piega all’ultima curva (88-87) l’ambiziosa vice capolista Ruvo di Puglia (50) di coach Rajola, in un match dall’esito totalmente ininfluente sugli incroci playoff delle due franchigie, matematicamente certe rispettivamente del primo e del secondo posto…
Dopo un avvio favorevole (7-0) ai padroni di casa, tra l’altro privi del capitano Sacchetti e del centro Tsetserukou, gli ospiti, con invidiabile rotazione ad undici, reagivano vigorosamente, chiudendo la prima frazione sotto soltanto di una lunghezza (18-17)…
Nel secondo quarto, decisamente il più prolifico per entrambe le compagini (28-32), i pugliesi, sospinti dal versatile ex San Severo Gatto (12), si portavano sul +5 (26-31 al 15’), ma i biancazzurri, trascinati dal cobra lituano Aukstikalnis (Mvp per distacco, 30p con 7/13 dal campo, 14/16 a gioco fermo, 3r, 9 falli subiti, 2 assist, 32 di valutazione in 34m), riportavano in un amen la gara sui binari dell’equilibrio (35-35 al 17’), fino a quando il veterano Musso (9), con una delle sue classiche triple, mandava tutti negli spogliatoi per la pausa lunga, con la Crifo Wines Ruvo di Puglia avanti di un possesso pieno (46-49)…
Alla ripresa del gioco, gli ex (tutt’altro che amati, oserei aggiungere) Borra (14p + 13r, 24 di valutazione in 28m) e Jackson (20) tentavano arditamente l’attacco alla giugulare (50-59 al 23’) ma Tiberti (12p + 4r e 2 assist, 9 di valutazione in 30m) e gli altri in canotta Liofilchem - rispolverando il famoso rifiuto ideologico della sconfitta, costruito allenamento dopo allenamento dal vincente tecnico teramano Gramenzi - reagivano orgogliosamente al momento critico del big-match, entrando nel tempino decisivo sotto di cinque punti (69-74)…
Nell’ultimo quarto, nonostante il carico di energia dei padroni di casa (rotazione praticamente ad otto) sensibilmente inferiore a quello della truppa viaggiante e l’infortunio (si spera nulla di grave!) che privava la formazione rosetana anche del play Traini (6p + 2r, 3 di valutazione in 13m), Durante (10p + 3r e 5 assist, 16 di valutazione in 24m) e soci, aggrappandosi ad una difesa monumentale, ritrovavano caparbiamente la parità (82-82 al 35’), lasciando presagire definitivamente che la contesa avrebbe trovato un padrone solo nell’ultimo giro di lancette…
A 32” dal termine, il capitano ospite Jackson, con gli ospiti in vantaggio di un punto (86-87), cercava il colpo del k.o. ma sull’errore da dietro l’arco virile dell’ottimo comunitario (classe 85, non dimentichiamolo!), Roseto non catturava la carambola, consentendo un altro preziosissimo possesso alla franchigia avversaria…
A quel punto, sembrava potersi concretizzare l’agognato blitz della vice capolista sul legno del PalaMaggetti, ma anche il successivo tentativo di Musso non trovava il fondo della retina, consentendo, sul rovesciamento di fronte, al determinato Guaiana (12p + 6r e 2 assist, 18 di valutazione in 29m) di realizzare il sospirato sorpasso (87-88) con ancora 8” da giocare…
Dopo il time-out chiesto dalla compagine pugliese, era ovviamente la prima punta Jackson il “go to guy” designato ma ancora una volta la difesa locale teneva botta alla grande, dando il via ai festeggiamenti dei supporters adriatici con i loro beniamini…
In attesa di conoscere il primo avversario della post-season, che scaturirà dall’esito dei play-in e che inizierà domenica 11 maggio al PalaMaggetti, credo sia opportuno rimarcare la strepitosa regular season della formazione allestita sagacemente dal D.S. Marco Verrigni, capace di chiudere con 31 vittorie e soltanto 5 sconfitte, ben aldilà di ogni più rosea previsione e soprattutto proponendo una pallacanestro dove l’arancia non sta mai ferma, con pochi giochi a due, divertente e tremendamente indigesta per gli avversari…
Complimenti doverosi, quindi, al Consorzio Le Quote, al Presidente Ciafardoni, allo staff tecnico, atletico e medico e, naturalmente, a tutti gli atleti che vestono con grande orgoglio e professionalità una canotta importante e prestigiosa come quella osannata dal caloroso ed impareggiabile popolo biancazzurro…
Ora, ovviamente, arriva la parte più complicata e, al tempo stesso, eccitante dell’anno, quella dove la somma di ogni piccolo (e apparentemente trascurabile!) dettaglio (una riunione tecnica, una strategia tattica diversa fra una partita e l’altra di una serie, un aiuto dal lato debole tempestivo, un cambio difensivo fatto non per risparmiare passi ma per rompere un determinato gioco avversario, un prezioso extra pass, uno sfondamento subito con coraggio, un tagliafuori che magari non entra nelle statistiche ma consente un possesso in più alla propria squadra) può rappresentare il confine tra la gioia e il rimpianto, fra la terza categoria nazionale e la terra promessa, metaforicamente fra la vita e la morte.
Per il momento è tutto, il momento topico della stagione è davvero dietro l’angolo, l’aria che si respira durante le partite - all’interno del PalaMaggetti - credo ispirerà ancora una volta in maniera virtuosa, come già osservò in passato l’immenso coach Dan Peterson, la truppa in canotta biancazzurra.
Ovviamente, non so se tutto questo basterà per conquistare la Serie A2, ma di sicuro battere tre volte in una serie playoff al meglio delle cinque una formazione preparata tecnicamente, tatticamente e atleticamente come quella allenata da coach Gramenzi, con il vantaggio del fattore campo meritatamente acquisito, sarà, a mio modesto avviso, un bel cubo di Rubik per tutte le avversarie, nessuna esclusa.
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Gabri Di Bonaventura
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