ROSETO-MESTRE (Gara 2)
“Mister I ain’t a boy, no I’m a man
And I believe in a promised land”
(Bruce Springsteen “The Promised Land”, 1978.)
Nella madre di tutte le gare, la cazzuta Liofilchem Roseto di coach Gramenzi, sempre priva per indisponibilità fisica del play marchigiano Traini, agguanta caparbiamente, in un finale vietato ai cardiopatici (72-69), anche il secondo punto della serie finale e si posiziona a soli 40m dalla Serie A2…
Dopo un primo quarto frizzante e leggermente favorevole ai locali (23-20), nonostante le sei triple (!) messe a segno dagli avversari, la compagine veneta produceva il massimo sforzo difensivo per non far correre il tassametro offensivo biancazzurro, concedendo a Durante (6p + 5r e 2 assist, saldo negativo di 2 fra perse e recuperate, 6 di valutazione in 29m) e soci la miseria di dodici punti (!) e rientrando negli spogliatoi per la pausa lunga con cinque lunghezze di vantaggio (35-40) che, alla fine della fiera, apparivano pure pochi, soprattutto considerando la mira mostrata dagli ospiti da dietro la fatidica linea dei 6,75 (10/18 contro il 3/17 della Liofilchem)…
Al rientro sul parquet di un PalaMaggetti assordante e colorato di biancazzurro, le difese prevalevano sugli attacchi avversari, producendo un terzo periodo interlocutorio (14-14) e rimandando il tutto al tempino decisivo, che si preannunciava ricco di pathos (49-54) per l’importanza della posta in palio…
Capitan Sacchetti (8p + 5r 11 di valutazione in 21m) al 33’ griffava la sospirata parità da dietro l’arco dei sogni (58-58) e quando, sul 67-62 a 02:53 dalla fine, la franchigia veneta (Reggiani 20 con 4/7 da 3, Aromando 7, l’ex Giordano 6) sciupava l’ennesimo, sanguinoso possesso (saldo negativo di 9 fra perse e recuperate, esattamente come gli abruzzesi), per la truppa allestita dal D.S. Verrigni lo striscione del traguardo sembrava decisamente più vicino…
Roseto però, complice l’aggressiva ed organizzata difesa ospite, tornava inaspettatamente ad incepparsi e così, a 28” dal termine con il punteggio fermo sul 68-66, il play-guardia mancino (ex PL) Rubbini (21 con 6/10 da 3) si metteva in proprio e provava, ostacolato dal generoso Tiberti (11p + 4r e 3 assist, 12 di valutazione in 23m), la tripla del velenoso sorpasso ma l’arancia si spegneva sul primo ferro…
Nel concitatissimo finale, l’ex Contento (8) si ritrovava fra le mani il potenziale siluro dell’overtime ma anche la conclusione, scagliata centralmente da dietro l’arco dei sogni, della talentuosa guardia classe 91 – inevitabilmente seguita con il fiato sospeso da tutto il pubblico di fede rosetana presente nell’impianto adriatico - veniva sputata dal ferro, generando il boato liberatorio che dava il via ai festeggiamenti per quella che potrebbe essere stata (il condizionale è d’obbligo!) l’ultima uscita casalinga dei biancazzurri…
Palma di Mvp al navigato, ex Faenza, Pastore (13p con 2/3 da 2, 3/5 da 3, saldo negativo di 2 fra perse e recuperate, 12 di valutazione in 24m), ben supportato dal bomber lituano Aukstikalnis (11p + 2r e 3 assist, 5 falli subiti, 11 di valutazione in 23m), dal jolly siciliano Guaiana (9p + 6r, 9 di valutazione in 31m) e dal preziosissimo leader emotivo Donadoni (5p + 4r, 7 di valutazione in 20m).
Con il legittimo desiderio di chiudere prima possibile la serie ed iniziare le sospirate vacanze, dopo una stagione a dir poco intensa ed impegnativa, sabato 14 giugno (ore 20:30) Dellosto (3p + 7r, 8 di valutazione in 15m) e soci, sul prestigioso legno del Talercio di Venezia, proveranno a sfruttare il primo dei tre match-point a disposizione, pur consapevoli che gli irriducibili avversari in canotta Gemini Mestre faranno di tutto per regalare ai propri tifosi, presenti anche in gara 2 al PalaMaggetti, una grande gioia ed allungare il più possibile la serie, con la speranza di tornare in riva all’Adriatico mercoledì 18 giugno (ore 20:45) per disputare una gara 5 tutt’altro che scontata.
Chi la spunterà?
ROSETO.com
Gabri Di Bonaventura
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