Il conclave rosetano dovrebbe essere prossimo alla fumata bianca e il nuovo allenatore – mai così pontefice, collegando Serie B Nazionale a Serie A2 – dovrebbe essere Alex Finelli.
Nel pomeriggio di martedì 1° luglio, il tavolo capitolino intorno al quale dovrebbero essersi riuniti il coach bolognese, il suo agente Lorenzo Vandoni e la proprietà di Stella EBK (Daniele Camponeschi o un suo delegato), pare abbia dato via libera al tecnico, di fatto annullando il contratto triennale firmato agli inizi di luglio dello scorso anno e dunque con ancora due annualità da rispettare.
Forte di questo passaggio propedeutico, Finelli dovrebbe adesso legarsi con un contratto (forse biennale, più probabile “1+1”) alla Pallacanestro Roseto, cominciando a lavorare a spron battuto alla costruzione della squadra, in coordinamento con il direttore sportivo Marco Verrigni, che nei giorni scorsi ne aveva selezionato il profilo e sondato la posizione, prima di sottoporlo al placet della proprietà composta dal Consorzio Le Quote, che ha poi dato il via libera alla trattativa.
Se il contatto muterà in contratto, a Roseto degli Abruzzi arriverà un uomo di basket veterano, che in 40 anni tutti da allenatore – prima nelle giovanili e poi nel mondo senior – ha lavorato per tantissime squadre di alto livello come la Fortitudo Bologna, dove iniziò, Montecatini, Livorno, Imola, Ferrara, Pavia, Reggio Emilia, Virtus Bologna, Forlì, Scafati, Casalpusterlengo, Orzinuovi, Mantova, Scafati, Rieti e Treviglio.
Parallelamente alla carriera da coach, quella di formatore e team builder aziendale, che negli ultimi 20 anni lo ha portato ad acquisire diplomi importanti negli Stati Uniti d’America e oggi a essere in Italia fra il centinaio di coach professionalmente riconosciuti dalla ICF (International Coach Federation).
A livello cestistico, un suo ritratto viene dal libro “Pillacanestro” del 2019 di Stefano Pillastrini, che con Finelli ha lavorato e che così riassume: «Nelle giovanili era un mago del reclutamento, paziente nel girare tutta Italia per identificare i giovani più alti e da avviare alla pallacanestro. Alex ha iniziato al basket tantissimi giocatori fra i quali Lamma, Cittadini, Cotani, Giachetti, Garri e altri ancora. Nel lavoro individuale, è uno che ha una pazienza infinita nel lavorare con i giocatori sui dettagli e sul gesto tecnico e molti ragazzi devono a lui la loro carriera. Da coach, è eccezionalmente analitico».
A meno di clamorosi cambi di scenario, l’annuncio del nuovo allenatore potrebbe avvenire in questi giorni, anche in relazione alla necessità di costruire la squadra.