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DONTE DI VINCENZO: BUON SANGUE, ABRUZZESE, NON MENTE.

‘Big Ragù’ ha un’occasione storica: venire in Italia, vestire l’Azzurro, aiutare la Nazionale... e gustare finalmente gli originali spaghetti alla chitarra con le pallottine.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 21 Luglio 2025 - Ore 20:30

Secondo la vulgata fu un errore commesso dal genitore all’ufficio anagrafe: “Donte”, al posto di “Dante”. 

Più probabilmente, fidando sul senso pratico figlio di radici abruzzesi del padre – John F. DiVincenzo – il 31 gennaio del 1997 a Newark, Delaware, Stati Uniti d’America, fu registrato volontariamente Donte Michael DiVincenzo, per evitare a quel ragazzo dai capelli rossi, coi bisnonni originari dell’Abruzzo teramano, l’onta perpetua di essere chiamato per tutta la vita “Deinte”, a causa di quel perfido dittongo iniziale di pronuncia (o, peggio ancora, “Dente”). 

Fu vera gloria? Fu sincero rispetto del sommo poeta? 

Bisognerà chiederlo a Donte DiVincenzo, statunitense giocatore di basket in NBA, fresco di convocazione con l’Italia da parte di coach Gianmarco Pozzecco con la particolare formula di “aggregato al gruppo”. 

C’è infatti da aspettare il completamento dell’iter burocratico iniziato lo scorso 14 luglio, quando il Consiglio dei Ministri ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali, al play-guardia di 193 cm attualmente in forza ai Minnesota Timberwolves. 

Il Quirinale, da parte sua, ha confermato l’avvenuta firma del presidente Sergio Mattarella. Adesso si attende la registrazione del Dpr presso la Corte dei Conti, per poter completare l’iter. 

Intanto, l’atleta arriverà il 30 luglio per il Training Camp 2025 che si svolgerà a Folgaria (Trento) dal 23 al 31 luglio e che aprirà la preparazione in vista dell’Europeo previsto dal 28 agosto al 14 settembre. 

E magari chiarirà definitivamente l’arcano del suo nome a gente che potrà capirlo appieno come i “cugini alla lontana” abruzzesi Simone Fontecchio, da Pescara, Giampaolo Ricci, da Chieti e Matteo del Principio, da Atri (preparatore fisico personale di Fontecchio). 

Donte DiVincenzo potrebbe essere l’inserimento che fa compiere un salto di qualità decisivo all’Italia, in chiave podio agli Europei. 

Infatti, l’uomo soprannominato “Big Ragù” a causa delle sue origini italiane in rapporto alla sua chioma rossa (qui non ci sono dubbi) è un forte giocatore NBA, che ha pure vinto due volte la NCAA da protagonista (nel 2016 e nel 2018, da MVP) con i Wildcats dell’università di Villanova. 

Nella lega professionistica americana, prima di Minnesota, ha invece finora vestito le maglie di Milwaukee Bucks, Sacramento Kings, Golden State Warrios e New York Knicks. 

Con i Bucks ha vinto il titolo nel 2021, pur saltando i playoff dopo il primo turno a causa di un infortunio alla caviglia sinistra. In quell’occasione disse pure: «Devo portare a Giannis Antetokounmpo la pasta fatta in casa di mia madre». 

Buon sangue, abruzzese, non mente.

Com’era? Ah, sì: nel basket, tutto nasce o passa da Roseto (e dintorni). Poi si evolve.



Stampato il 08-21-2025 17:45:36 su www.roseto.com