Mancanze
ADDIO, MARCO BONAMICO.

Se ne va il ‘Marine’ del basket italiano. Un ricordo.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Luned́, 04 Agosto 2025 - Ore 12:15

Oggi è morto Marco Bonamico, vinto da un male che lo aveva colpito da poche settimane. Aveva 68 anni.

Marco è stato un campione, vincendo con l’Italia la Medaglia d’Oro ai Campionati Europei di Francia 1983 e la Medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Mosca 1980.

Con la Virtus Bologna ha vinto Scudetti e Coppe Italia, con Napoli e Forlì ha vinto la Serie A2.

Fu pure il miglior realizzatore di una finale di Coppa Campioni, persa contro il Maccabi Tel Aviv nel 1981.

Marco, ligure nato a Genova, aveva un cognome conciliante (Bonamico) e un soprannome potente (Marine): dunque racchiudeva l’enormità e le variabili dell’essere umano. 

Atleta a cavallo fra le due ere geologiche del basket nostrano, separate dall’introduzione del tiro da 3 punti (1984/1985), fu uno dei primi a saper interpretare e capitalizzare la regola, unendo il suo essere fromboliere da Bonamico al suo essere devastante in penetrazione (e in difesa) da Marine. 

Schietto, ironico, capace di riflessioni a lunga gittata – come il suo tiro – sullo sport, sul basket e sulla vita, aveva una qualità che ho sempre apprezzato nelle persone che a vario titolo hanno un incarico e parlano a una platea: l’ironia, unita all’ostracismo dato a tutte le banalità.

Mi permetto sia perché lo seguivo nelle sue riflessioni su Facebook sia perché, nell'arco di un quarto di secolo, ho avuto l’onore di cenare più volte con lui e con il compianto Franco Lauro – insieme agli amici Giorgio, Lorenzo, Marco e altri ancora – quando erano insieme telecronisti per il basket nazionalpopolare (che tanto ci manca), che andava sui canali in chiaro della Rai e abbracciava l’audience e la conseguente popolarità.

Lui e Franco erano perfetti per il mix di notizie e rilievi tecnici, così come era perfetto quando lavorava con Massimiliano Mascolo, giornalista Rai di lungo corso.

Dopo la carriera agonistica, è stato presidente della GIBA – il sindacato giocatori – e della Legadue.

A marzo 2021, noi di ROSETO.com scrivemmo un articolo per stargli vicino, quando ebbe un ricovero ospedaliero dovuto a Covid-19.

Ma i ricordi belli sono tanti e quasi tutti legati alle tavolate – a Roseto, Montegranaro, Ferentino – quando, trovatici a margine di telecronache, partite o manifestazioni cestistiche, si discorreva di pallacanestro e lui, che aveva pure le “phisique du role”, teneva banco coccolato da tutti, che ringraziava con il suo sorriso sornione.

Il ricordo dei ricordi è quando, in alcune telecronache del Roseto che giocava in Serie A1, sostenne che gli scampi mangiati al ristorante “Spizzico”, da Giuliano, erano di una bontà unica, legando una volta il suo commento a un due aste visto in Curva Nord, dedicato da qualche ironico genio e tifoso rosetano agli avversari, che recitava: “NON AVRETE SCAMPI”.

L’ultimo ricordo, invece, è la sua condivisione – il 21 luglio 2025 – sul suo profilo Facebook del post dei giocatori dell’Italia Under 20, che dopo aver vinto la Medaglia d’Oro ai Campionati Europei avevano scritto: “Grazie mille a tutti i commenti negativi e razzisti sotto i vari post, ci avete dato la carica!!”, corredato da un cuore.

Marco aveva condiviso, approvando gli Azzurrini con questa sua introduzione: “La risposta giusta a un branco di cialtroni”.

Sui massimi sistemi, come sempre d’accordo con te, Marine!

Riposa in pace.



Stampato il 08-21-2025 17:44:51 su www.roseto.com