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V. CINE-CITTÀ
/ DALLA PARIGI DI PIETRA
ALLA PARIGI DI GESSO
La città contemporanea sembra rassegnata a non essere più un’opera d’arte.
Riferendosi alla Parigi del quindicesimo secolo, Victor Hugo, in una pagina di Notre-Dame de Paris, scrive: “La grande città è andata deformandosi giorno dopo giorno. La Parigi gotica sotto cui si cancellava la Parigi romantica s’è cancellata a sua volta. Ma si può dire quale Parigi è venuta a sostituirla? [...] La Parigi attuale non ha dunque alcuna fisionomia globale. È una collezione di esemplari di vari secoli, e i più belli sono spariti. La capitale cresce solo di case, e che case! Al ritmo a cui si evolve, Parigi si rinnoverà ogni cinquant’anni. Sicché il significato storico della sua architettura si cancella di giorno in giorno. I monumenti diventano sempre più rari, e sembra di vederli inabissarsi a poco a poco, sommersi dalle case. I nostri padri avevano una Parigi di pietra; i nostri figli avranno una Parigi di gesso.”
Hugo segnala il fenomeno della disgregazione della forma urbis. Descrive il declino di ogni organicità compositiva e strutturale. Allude a una fase in cui sta definitivamente entrando in crisi l’unità stilistica della città. Dinanzi a un paesaggio edificato disomogeneo, è profondo il disagio: non siamo più in possesso di un criterio rigoroso, che ci consenta di esprimere un giudizio sicuro sul valore delle realtà in cui ci troviamo a vivere.
Convenzioni millenarie vanno in frantumi. Entra in crisi ogni pianificazione.
Vincenzo Trione
EFFETTO CITTÀ
Arte / Cinema / Modernità
Bompiani – 2014 – 830 pagine – Euro 58,00
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