Minette – al secolo Anne Marie Renée Michaud – conobbe Giovanni Giunco durante un viaggio. Anche i più vicini ai due protagonisti hanno versioni discordanti circa quale viaggio di preciso, ma mi piace pensare che l’amore fra Minette e Giovanni sbocciò in cielo. Dove oggi si sono ritrovati.
Minette è stata la compagna di una vita di Giovanni, dedicandogli la sua stessa vita. Oggi, alle esequie, Mariacristina Marini mi ricordava che erano 55 anni che Minette – morta a 84 anni – non tornava in Francia.
Non era più tornata, neanche dopo che Giovanni era morto, nel 2002.
Minette era una rosetana atipica, come ce ne sono sempre di più oggi. Era arrivata qui per amore e per amore era restata, regalando la sua intelligenza e la sua classe alle poche persone che il severo Giovanni frequentava (mai, come in questi tempi bui, sono stato così d’accordo con il suo prezioso snobismo).
Negli anni successivi alla scomparsa di Giovanni, molto fece per Minette la vice sindaca e assessore ai servizi sociali Terea Ginoble, oggi ai funerali insieme a pochi, pochissimi componenti della comunità rosetana.
Ho contato, nel raggelante spazio della chiesa del Sacro Cuore, i presenti prima di cominciare la messa. Eravamo 21. Qualcuno si è aggiunto a funzione iniziata.
E molto, moltissimo in questi lunghi anni senza il suo Giovanni hanno fatto per Minette Mariacristina e Sergio Marini, sorella e fratello che l’elegante signora francese considerava a tutti gli effetti nipoti.
L’amore va oltre i documenti e le leggi. E se Minette – formalmente, visto che non erano sposati – non era “nulla” per Giovanni, né per Mariacristina, Sergio e gli altri parenti che le hanno voluto bene e che oggi erano presenti per l’ultimo saluto, la vita e le azioni dicono che Minette era tutto per Giovanni e che Mariacristia, Sergio e gli altri sono stati tutto per lei, nel momento del bisogno.
Questa è l’altissima bellezza dell’amore vero. Minette che ha amato per la vita Giovanni, i parenti di Giovanni che hanno colto il suo altissimo sentimento e l’hanno amata per tutta la vita. La Politica – volutamente con la maiuscola – che aveva il volto umano e senza insopportabile ghigno di Teresa Ginoble, che aiutò Minette quando la documentazione non aiutava per esercitare i suoi diritti in un paese straniero.
A questo, tutti, dovremmo tendere: amore alto.
Questo mi hanno ricordato oggi le azioni dei cari Mariacristina e Sergio Marini, che mi hanno messo in condizione di avere questa foto in cui Giovanni e Minette sono insieme.
Oggi il Presidentissimo Giovanni Giunco, Medaglia d’Oro del CONI e del CIO e fra i padri nobili degli anni ruggenti della pallacanestro rosetana – che dava del tu ai grandissimi a livello mondiale, che ospitava d’estate nel Trofeo Lido delle Rose – ha riabbracciato la sua First Lady, Anne Marie Renée Michaud.
Era Minette.