Nel 2021, fresco general manager delle Panthers Roseto che all’epoca militavano in Serie B, Francesco Del Governatore affermò: «Io voglio andare in Serie A2 e poi, entro quattro o cinque anni, voglio salire in A1».
Tutto l’ambiente fece spallucce, declassando a boutade la riflessione del dirigente chiamato dal presidente Gianpaolo Pigliacampo al suo fianco, per dare più stabilità al sodalizio cestistico femminile rosetano, aprendolo a più ampi orizzonti di crescita.
Nonostante i sorrisi a mezza bocca e le difficoltà degli anni della cadetteria, alla fine è andata proprio come voluto da Del Governatore, che nel basket femminile ha ricalcato le orme lasciate un quarto di secolo prima nella pallacanestro maschile dal general manager Michele Martinelli, nel 1998 chiamato dal compianto presidentissimo Giovanni Giunco e in 2 anni solari capace di portare il Roseto Basket prima in Serie A2 in quello stesso anno e poi, nel 2000, in Serie A1.
Il buon lavoro del dirigente fatto nel 2024/2025, unito alla strepitosa stagione della squadra, ha portato Simone Righi alla vittoria dell’Oscar della Lega Basket Femminile come miglior coach della Serie A2 Girone B e lo stesso Del Governatore alla vittoria dell’Oscar come miglior dirigente della Serie A2 (Premio Natalino Carzaniga).
Al ritorno da Brescia, dove si è giocata la prima giornata di campionato con la formula dell’Opening Day, giunto alla sua 23^ edizione, e dove Roseto ha prevedibilmente perso contro le campionesse d’Italia di Schio, Del Governatore ha commentato: «Essere a Brescia, fra le prime 11 squadre d’Italia, è stata una grandissima emozione. Abbiamo giocato contro Schio che, pensando al calcio, è come se una provinciale avesse affrontato il Paris Saint-Germain. Insomma: ne abbiamo fatta di strada!».
Dopo la partita, l’assegnazione dei premi nella prestigiosa cornice del Teatro Borsoni di Brescia. Il general manager chiosa: «Quando ho ritirato il premio ero molto emozionato, perché in mente avevo il film di questi miei 6 anni con le Panthers Roseto, facendo coesistere gli impegni familiari e da imprenditore con quelli crescenti nella pallacanestro. Davvero non è stato facile, così come non è facile oggi, per una piccola società come la nostra, stare allo stesso livello di grandi sodalizi sportivi figli di città molto grandi e di potentati economici».
Circa il premio, Del Governatore conclude: «Il mio premio lo condivido, oltre che con la mia famiglia, con tutto lo staff delle Panthers, perché è tutto lo staff a meritarlo, avendo disputato una stagione eccezionale in cui ha dato tutto».