Serie A2 – Pallacanestro Roseto
VIETATO FARE HARAKIRI! E SE LE DUE PARTITE A PORTE CHIUSE LE TRASMETTESSE UNA TV LOCALE?

L’anteprima della trasferta a Cento e qualche riflessione, con annessi consigli, a seguito dei provvedimenti delle forze dell’ordine. Perché mai il Roseto ha rischiato così grosso e perché la maggioranza dei tifosi non può pagare un prezzo così alto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 18 Ottobre 2025 - Ore 19:00

La Liofilchem gioca la sesta di campionato a Cento, affrontando domenica 19 ottobre la squadra degli ex Edoardo Tiberti – fra i protagonisti della promozione della passata stagione – e coach Emanuele Di Paolantonio, che guidò Roseto in A2 nelle stagioni 2016/2017 e 2017/2018 al tempo degli Sharks. 

Il Roseto, dopo la vittoria iniziale contro la Fortitudo Bologna, è reduce da 4 sconfitte consecutive: in trasferta contro Mestre e Bergamo e in casa contro Pesaro e Cremona. Cento ha 4 punti in classifica e ha finora un bilancio di 1 vinta e 1 persa in casa e 1 vinta e 2 perse in trasferta. 

La compagine della provincia di Ferrara ha vinto a sorpresa all’esordio a Livorno per 68-77, poi ha perso contro Torino in casa, in trasferta a Mestre, è tornata alla vittoria battendo in casa Forlì 83-76 e nell’ultimo turno ha ceduto a Rieti per 73-67. 

Dunque impegno difficile per la squadra di Finelli, che in settimana ha rilasciato Nazzareno Italiano, il quale ha firmato per Scafati. 

La compagine rosetana deve invertire quanto prima la rotta, anche se il campionato resterà comunque molto difficile e salvarsi sarà complicato, anche per le notizie arrivate nei giorni scorsi, con il divieto del Prefetto di Ferrara di vendere biglietti ai tifosi rosetani impedendone la trasferta a Cento e l’ordinanza della Prefettura di Teramo che ha disposto la disputa a porte chiuse delle partita casalinghe del Roseto contro Rieti del 26 ottobre e Avellino del 2 novembre. 

L’atto dell’ufficio del Governo sul territorio fa seguito alla determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS) di mercoledì 15 ottobre 2025, dopo i gravi incidenti accaduti dopo la partita fra Roseto e Pesaro dello scorso 8 ottobre 2025. 

Inoltre, la Lega Nazionale Pallacanestro ha deciso di revocare la diretta su Rai Sport del 21 novembre per la partita Roseto-Livorno, ricollocando la partita a domenica 23 novembre. 

Evidentemente, Roseto non è più considerata una piazza che divulga una idea positiva di pallacanestro. 

Questi atti, che per incidenti causati da pochi penalizzano l’intera comunità rosetana (pensiamo soltanto agli abbonati che hanno pagato per uno spettacolo al quale non potranno assistere), rappresentano una sconfitta totale e su tutta la linea per la pallacanestro cittadina, che solo pochi mesi fa festeggiava l’anno migliore in 104 anni di basket nel Lido delle Rose.

Dunque, è auspicabile un urgente momento di profonda riflessione che coinvolga Pallacanestro Roseto, Amministrazione comunale, forze dell’ordine locali e varie componenti della tifoseria organizzata. 

La parte dirigente della Pallacanestro Roseto deve assolutamente farsi parte diligente nei confronti dei tutori delle forze dell’ordine, altrimenti questa stagione finirà male, anzi malissimo, come dimostrano chiaramente i prodromi che tutti noi abbiamo davanti agli occhi.

Perché ormai il sodalizio è stato inquadrato e “declassato” a “società che dà problemi”. Questo significa che, per colpa di pochi, pagano tutti i tifosi. E molto duramente.

In questi giorni ho ricevuto tante lamentele da parte degli sportivi che reclamano il loro diritti, avendo sottoscritto un abbonamento con “annessa TAC”, lasciando tutti i dati e quindi essendo perfettamente rintracciabili. Tanti rosetani, soprattutto maturi o anziani, si lamentano perché – magari pensionati a 1.000 euro al mese – in una famiglia hanno speso intorno a 700 euro per 2 abbonamenti e adesso, giustamente, reclamano il loro diritto di 70enni a seguire in pace il Roseto. Una over 70 e un over 80 li sento mugugnare ogni giorno: sono Mamma Liliana e Papà Dino.

I più giovani e combattivi, tra i quali qualche professionista, paventano invece la possibilità di una “class action” fra abbonati nei confronti della Pallacanestro Roseto la quale, se è vero che è “parte lesa” in caso di casini, è pure il soggetto in capo al quale ricade la responsabilità oggettiva: perno di ogni gestione sportiva.

Giocare a porte chiuse due partite – per di più contro squadre forti come Rieti e Avellino – significa per il Roseto perdere decine e decine di migliaia di euro. Ed è un primo forte danno. Senza contare gli agguerriti abbonati che vorrebbero indietro una parte di quanto pagato anticipatamente, visto che è uno spettacolo (come quando un concerto viene annullato, in pratica, e si procede al rimborso dei biglietti).

Come gestire questo momentaccio – l’unico brutto, ma brutto assai! – della storia della Pallacanestro Roseto, che in 5 stagioni ha sempre veleggiato col vento in poppa e vinto tutti i trofei cadetti della LNP?

A mio avviso, qualcosa si può e si deve fare. Ecco, di seguito, qualche consiglio non richiesto.

ATTEGGIAMENTO GENERALE
La Pallacanestro Roseto deve “riconciliarsi” con le forze dell’ordine e con gli organismi federali. Perché – usando una metafora – se sei animalista non puoi far parte del circolo della caccia alla volpe (e viceversa). La dirigenza deve quindi ritrovare una modalità operativa costruttiva e rispettosa, per stare al tavolo delle laiche liturgie del potere e dell’organizzazione, come ci si deve stare. Altrimenti sarà sempre più trattata come una società paria, nel consesso delle 20 di A2.

PARTITE A PORTE CHIUSE IN CHIARO IN TV
Andando a Canossa, nello zaino del penitente si potrebbe provare a mettere – oltre alla cenere per cospargersi il capo – anche una richiesta al Prefetto per far trasmettere le partite Roseto-Rieti e Roseto-Avellino in chiaro da una TV locale (Super J, Rete 8, TV6, etc.).
Questo ristorerebbe un minimo il danno subito dagli abbonati, mostrerebbe la buona volontà della società e potrebbe essere un primo riavvicinamento operativo per il futuro con le forze dell’ordine.
Altrimenti la stragrande maggioranza delle centinaia di abbonati saranno “cornuti e mazziati”, visto che dovranno comprare la partita su LNP o andare in qualche posto pagando la consumazione per uno spettacolo già pagato in estate.
Io credo che – per ragioni di ordine pubblico – la cosa si possa fare, superando il problema dei diritti TV della LNP. Ovviamente, se ne occupino gli aventi causa.

MAGGIOR COORDINAMENTO FRA COMUNE E SOCIETÀ 
Anche questo rapporto è a mio avviso perfettibile.
L’Assessore allo Sport deve prendere in mano la situazione e il Comandante della Polizia Locale deve sapere (qualcuno glielo dica, perché è di fuori e non può saperlo) che quando eravamo in Serie A2 e Serie A1 c’erano i vigili urbani fuori dal PalaMaggetti per dirigere il traffico in uscita da Piazza Olimpia, mentre adesso è una sorta di Parigi-Dakar, con tutti contro tutti.
Il Sindaco viene sempre alle partite, con lui il Vice sindaco. Possono aiutare in maniera netta a fare e far fare un salto di qualità.

CONTROLLI PIÙ PUNTUALI 
Alcune signore – sempre in questi giorni – mi hanno detto che all’ingresso fanno loro aprire le borse per dei controlli. Una donna mi ha detto che le hanno fatto buttare una crema (probabilmente il tubetto era ritenuto un oggetto pericoloso, non ho approfondito). Le donne con le quali ho parlato erano intorno ai 70 anni e il loro fisico non avrebbe fatto paura a nessuno.
Quindi l’auspicio è di controlli certamente presenti ed efficaci, ma magari più puntuali, evitando l’introduzione all’interno del PalaMaggetti di cose pericolose a vario titolo.

Insomma: no al cupio dissolvi, proprio mo’ che siamo risorti nella carne!

Pallacanestro Roseto, Comune, Forze dell’ordine, Tifoseria organizzata: telefonatevi, riunitevi, siate coesi nel voler difendere il buon nome di una città che – altrimenti – rischia mestamente di naufragare, tutelando i diritti di chi (la stragrande maggioranza) chiede soltanto di assistere a uno spettacolo (avendo pagato prima il biglietto). Chi non è interessato alle sorti della Pallacanestro Roseto, può benissimo fare altro.

Mentre sto chiudendo questo articolo – alle ore 18:40 – mi arriva questa email, di un lettore che evidentemente ha letto il mio pezzo di ieri. La pubblico, ringraziandolo, perché non poteva esserci chiusura migliore.

Gent.mo Luca,
condivido in pieno il suo auspicio ad un confronto diretto tra tutti i soggetti interessati. 
La pallacanestro Roseto non merita questo trattamento, sicuramente per colpa del comportamento di pochi soggetti.
Anzi, io spero che la Pallacanestro Roseto resti il simbolo di una piccola realtà che rappresenti il basket a livello nazionale.
Anche se abito ad Ancona, seguo su piattaforma e quando posso vengo al palazzetto per guardare il Grande Roseto.
Con stima
Luciano Di Bonaventura


Forza e coraggio, da parte di tutti, dunque.

Vietato suicidarsi sportivamente!



Stampato il 10-19-2025 21:44:01 su www.roseto.com